2) Episodio 2 – Through The Valley

Non eravamo pronti a dirci addio così presto. Anche se ci abbiamo giocato mille volte, anche se siamo semplicemente spettatori dall’acuto sesto senso. La morte di Joel è una delle dipartite più struggenti che siamo mai state raccontate in un medium visivo.
E The Last of Us 2 è stata eccezionale nel portarlo in scena.
Dopo aver stabilito fin da subito le loro intenzioni, il gruppo di Abby riesce, per un fortuito tiro di dadi, a incrociare il proprio cammino con quello di Joel e Dina. Li in quella baita isolata, mentre la città di Jackson e è sotto attacco, nessuno può sentire urlare il nostro protagonista. Abby si abbatte su di lui come un rapace feroce, una Furia giunta dall’Oltretomba per saldare il debito. La puntata funziona perché si sviluppa attraverso un crescendo che ci fa sperare, fino all’ultimo, che Joel possa ancora salvarsi. Non si tratta, però, dell’episodio più intimo di questa seconda stagione di The Last of Us dato che lo scontro con gli infetti mantiene un alto livello di epicità.
1) Episodio 6 – The Price

Al primo incontrastato posto si piazza il sesto episodio. Se non bastasse già il titolo a farci intuire la materia trattata, di certo ci pensa il prologo che ci getta da subito in una valle di lacrime. Se la seconda puntata è l’addio in itinere di Joel, in cui questo caso siamo di fronte al suo canto del cigno. L’epilogo della loro storia che, procedendo per compleanni, si premura di raccontare come e perché il rapporto si sia incrinato per sempre.
Quel muro al quale abbiamo accennato parlando della prima puntata è il frutto di una nutrita schiera di bugie impilate l’una sull’altra. L’ultima e più terribile è quella di Eugene. Con lui, Ellie riesce finalmente ad aprire gli occhi sulla fallibilità di Joel. Riconoscendone vizi e peccati, la ragazza si rende conto che il genitore non è perfetto. Accade a tutti i figli prima o poi. Ed è proprio la genitorialitá il tema principale del sesto episodio che, unito alla colpa atavica, ci offre un ritratto frammentato ma sincero di un personaggio grandioso: Joel Miller.