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Come diverse serie Apple TV+, la pubblicità di The Buccaneers si è svolta principalmente nel mondo dei social media e in particolare tramite diversi influencer su TikTok. Questa produzione è stata presentata da molti come la nuova Bridgerton, la serie tv Netflix di Shonda Rhimes che ha conquistato tutti e che ormai occupa il suo posto tra le serie di punta della piattaforma dello streaming. Dopo aver visto i primi 8 episodi e in attesa che gli ultimi due vengano rilasciati, non solo posso confermarvi che si tratta di un’ottima alternativa nell’attesa delle nuove stagioni della serie firmata Shondaland, ma sotto diversi punti di vista è anche nettamente superiore.

Con 10 episodi e un cast di tanti volti noti, The Buccaneers è il perfetto mix di generi, una produzione che attinge dal cinema e da altre serie tv, mai spacciandosi per ciò che non è, ovvero una storia che vuole essere fedele ai reali fatti avvenuti in passato, tantomeno ai costumi e alle musiche.

The Buccaneers – Una storia nota

The Buccaneers
The Buccaneers

La trama ruota attorno a cinque giovani ragazze americane che vivono in una New York di un tempo passato intorno al 1870. Esse sono ricche e ambiziose, non molto affini alle buone maniere, definite “le nuove ricche” dagli inglesi. Proprio come in Bridgerton, tutto ha inizio quando devono partecipare alla Stagione di Londra, l’evento in cui la loro mano deve essere richiesta da uomini facoltosi. Man mano che la serie si sviluppa, capiamo che al centro delle vicende, oltre alle amiche, ci sarà la giovane Nan e i suoi contendenti: da una parte il Duca di Trevenick e dall’altra il dolce Guy Thwaite.

Il racconto inizia con tre famiglie socialmente ambiziose alla ricerca dello status necessario affinché le loro figlie possano condurre vite di successo, complete di titoli europei. Allo stesso tempo, infatti, il denaro dei padri delle giovani è molto attraente per gli aristocratici europei desiderosi di mantenere la propria versione di ricchezza: collezioni d’arte, proprietà e altri attributi dello status sociale.

Una serie più attuale che mai

The Buccaneers
The Buccaneers

The Buccaneers è sicuramente una serie molto attuale, e con questa affermazione non mi riferisco solo al fatto che di apparentemente “antico” ci siano solo i muri delle case, ma parlo delle tematiche trattate. A differenza di Bridgerton, infatti, le protagoniste sembrano vivere situazioni più attuali che mai, e questo soprattutto lo vediamo nella relazione tossica e manipolatoria di Jinny con Lord James, ma anche in quello della madre della stessa con il marito. Oltre ad affrontare le tematiche precedentemente menzionate, la narrazione di The Buccaneers riesce a trasmettere, a tratti, l’impressione di assistere a una serie contemporanea. A differenza di Bridgerton, infatti, che si distingue per l’utilizzo esclusivo di musiche attuali, questa produzione si distingue ulteriormente attraverso l’impiego di abiti moderni, come ad esempio i maglioncini indossati da Guy, e dialoghi che risuonano con toni più attuali. Le location, anch’esse, contribuiscono a creare un’ambientazione che sembra più vicina al nostro presente rispetto alle solite serie storiche a cui siamo abituati (basti pensare a The Spanish Princess).

La serie dipinge un mondo in cui potremmo immaginare di vivere, caratterizzato da un’atmosfera notevolmente più leggera rispetto alle produzioni storiche canoniche. Nonostante la facciata di lusso e divertimento che avvolge la storia, emerge chiaramente che questa apparente perfezione è destinata a sgretolarsi. Bastano poche tematiche ben collocate per far emergere le crepe nella vernice della vita agiata dei protagonisti, facendoci comprendere che dietro la brillantezza superficiale, si nascondono sfide e tensioni pronte a minare il loro mondo apparentemente incantato. In questo modo, la serie sfida le aspettative dello spettatore, rivelando che anche in contesti più moderni e leggeri, le complessità della vita e delle relazioni possono emergere con forza, sottolineando che il fascino esteriore non è immune alle difficoltà e alle contraddizioni dell’esistenza umana.

Le similitudini di The Buccaneers con Bridgerton

The Buccaneers (640×360)

The Buccaneers è una serie tv che attinge da tantissime altre produzioni, dallo stile inconfondibile di Sofia Coppola con Marie Antoinette, alla leggerezza di Reign, alla sfacciataggine di The Great fino al piacevole cringe di Bridgerton. Quest’ultima punta quasi tutta la sua trama (fatta eccezione per Queen Charlotte, molto più delicata) su una buona dose di trash, rappresentato non solo negli amplessi sessuali continui (ne parliamo qui) e nei dialoghi ma anche nelle musiche e nello stile stesso dei personaggi.

The Buccaneers si lascia tutto ciò alle spalle, costruendo una storia vista e rivista ma estremamente piacevole da guardare, mai troppo da un lato (quello trash) ma neanche prendendosi troppo sul serio, risultando probabilmente il prodotto più adatto per chi è alla ricerca della via di mezzo.

Un cast che fa la differenza

The Buccaneers (640×360)

Se Bridgerton ci aveva presentato attori non troppo noti alla scena, The Buccaneers fa un mix saggio. La protagonista è Kristine Froseth, già nota alle scene televise per produzioni come Cercando Alaska, La verità sul caso Harry Quebert e ancora la purtroppo cancellata The Society. Ad accompagnarla in questa avventura abbiamo invece due volti nuovi, Guy Remmers, ovvero Theo e Matthew Broome, Guy. Nota forse più per la fama della sorella, attualmente compagna di Robert Pattinson, troviamo invece Imogen Waterhouse nei panni di Jonny.

Nella serie ritroviamo un altro volto familiare, ovvero Alisha Boe, già vista in 13 Reasons Why nei panni di Jessica, che qui interpreta Conchita, una delle amiche più sfacciate. Non poteva mancare poi una nepobaby, ovvero la figlia della premio Oscar Kate Winslet, Mia Threapleton, dotata tuttavia di un evidente talento attoriale. Il cast si compone di volti che purtroppo non avranno la stessa risonanza dei duchi scelti da Shonda Rhimes, ma che tuttavia offrono non solo performance ottime, ma non hanno nulla da invidiare a quelli della serie Netflix.