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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Ted Lasso 3×09, quartultimo episodio della grandissima comedy di Bill Lawrence e di Jason Sudeikis disponibile su Apple Tv+.

Eccoci qua: al termine di Ted Lasso mancano ancora tre episodi, eppure, non possiamo davvero fare a meno di sentirci già un po’ nostalgici. Mentre assistiamo alla raccolta dei frutti di alcune sottotrame e ammiriamo con soddisfazione l’evoluzione personale di alcuni dei personaggi, non possiamo infatti evitare di pensare come saranno i nostri futuri lunedì quando questa fantastica comedy ci saluterà per l’ultima volta. Nonostante ciò, cerchiamo di non precorrere eccessivamente i tempi e di rimanere ancorati nel presente andando ad analizzare e a recensire Ted Lasso 3×09, un episodio assolutamente necessario per il progredire della trama e capace di fornire numerosi spunti di approfondimento.

Senza ulteriori indugi vi lasciamo alla nostra recensione di Ted Lasso 3×09.

Ted Lasso 3x09
Ted Lasso 3×09 (640×360)

Lo spogliatoio aux folles (La Locker Room Aux Folles in versione originale): questo il titolo della nuova puntata della serie comedy del momento. Un titolo apparentemente criptico ma in realtà citazionista e sottile che va a riprendere (e omaggiare) l’acclamato opera teatrale e poi musical La Cage aux Folles, gioco di parole francese letteralmente intraducibile in italiano simile all’espressione “gabbia di matti”, adattamento che comunque non rende le sfumature della lingua madre. In francese, infatti, il termine “folle“, femminile di “fou” (“pazzo“), va gergalmente a indicare un uomo effeminato e viene utilizzato quindi spesso per riferirsi a persone omosessuali in maniera spregiativa. Un titolo più che azzeccato per le tematiche trattate dall’episodio, che inizia a tirare le fila di alcune sottotrame introdotte già a partire dall’inizio della stagione: la paura di Colin nel dichiarare apertamente la propria omosessualità, l’incrinarsi della fiducia di Nate nei confronti del viscido e subdolo Rupert e la codardia di Roy, che inizia a rendersi conto di non dover più scappare di fronte a situazioni difficili.

Ma procediamo con ordine.

Tornata a un minutaggio più contenuto rispetto alle ultime puntate, ma comunque ben più esteso rispetto a quello della stragrande maggioranza delle comedy, Ted Lasso 3×09 si concentra su una tematica già anticipata dallo scorso episodio ma che qui ha davvero modo di essere esplorata a dovere, ossia coming out forzato di Colin con Isaac, che sembrerebbe aver preso davvero male il segreto dell’amico. Come intuiamo fin da subito, però, il silenzio e la freddezza di McAdoo non sono frutto di una radicata omofobia quanto invece della delusione di non aver meritato la fiducia di un amico, un amico che ha dovuto nascondere la propria verità per tutta una vita da un ambiente che notoriamente stigmatizza qualsiasi orientamento sessuale sembri divergere da una presunta normalità. Ecco che, allora, i suoi sentimenti contrastanti portano il capitano a sfogare tutta la propria rabbia e frustrazione contro un “fan” dei Greyhounds sboccato e maleducato che ben rappresenta le tifoserie tossiche del mondo dello sport.

Roy Kent nella serie di Apple Tv + (640×360)

Un comportamento violento e certamente sbagliato, ma non assurdo e che merita, se non il nostro perdono, almeno la nostra comprensione. Mettersi nei panni degli altri, cercare di capire che nessuno è in grado di conoscere il vissuto di chi si trova davanti, non dare nulla per scontato: questo è quello a cui ci invita a fare Roy durante la conferenza stampa in cui decide finalmente di mettersi in gioco e di parlare a cuore aperto: un atteggiamento che non arriva certo dal nulla, ma dal nostro Ted (Jason Sudeikis) che, senza neppure rendersene conto, continua a ispirare la gente intorno a sé con il suo proverbiale ottimismo e la sua buona volontà. Ecco allora che Roy ci sorprende regalandoci una storia tanto triste quanto profonda e in grado di darci una preziosa lezione che parla di empatia e tolleranza senza mai perdere il suo inconfondibile tono burbero e il suo linguaggio scurrile dimostrando grande maturità nell’assumersi delle responsabilità che aveva sempre rifiutato.

Ma Roy non è certo il solo a dare una grande dimostrazione di carattere: per la prima volta dall’inizio della stagione, infatti, il nostro Nate prendei finalmente una decisa posizione contro Rupert, al quale deve effettivamente molto ma del quale ha ormai capito di non potersi fidare. Che questo possa rappresentare il punto di non ritorno in merito a una frattura del loro rapporto? Noi lo speriamo tanto, ma solo il tempo potrà darci delle risposte.

Ma torniamo al focus vero e proprio dell’episodio, ossia al coming out di Colin che viene trattato non solo con sensibilità e rispetto ma anche in modo molto intelligente: la scelta di non mostrare l’esatto momento della dichiarazione del giocatore si rivela azzeccata e lascia correre l’immaginazione dello spettatore, che pur non udendo le sue esatte parole, sa già cosa dirà il ragazzo. La reazione dei compagni di squadra, seppur probabilmente eccessivamente utopistica, non risulta d’altra parte inverosimile all’interno della serie, soprattutto se si considera come il risultato di un pluriennale percorso per cui, grazie a Ted, la gentilezza, il senso di unione e l’amicizia sono diventati le colonne portanti dello spogliatoio, un ambiente sano dove sentirsi accettati in tutto e per tutto per ciò che si è davvero.

“Non è che non ci importa… Ci importa molto. Ci importa sapere chi sei e tutto quel che devi aver passato. Ma d’ora in poi… Non dovrai più affrontare nulla tutto da solo”

Ted Lasso 3×09
Ted Lasso 3x09 (640x360)
L’AFC Richmond di Ted Lasso, serie creata da Bill Lawrence (640×360)

L’urlo di esultanza di Colin al termine della partita allora diviene un inno liberatorio, l’emblema del superamento di un blocco che non faceva altro che tarpargli le ali. Un sospiro di sollievo dopo anni di inganni, bugie, ansie e paure. Ed è proprio grazie al senso di fratellanza e di affetto che ha reso possibile questo salto nel vuoto che allora avvertiamo tutto attorno la presenza del nostro amato allenatore baffuto che, seppure ancora un po’ nelle retrovie, in questa Ted Lasso 3×09 riesce a farci respirare quel clima di serenità e di tenerezza che ci hanno sin da subito fatto apprezzare la comedy di Bill Lawrence.

Pur non calcando eccessivamente sul lato umoristico, che comunque riserva momenti molto divertenti grazie alle minacce di Roy, le uscite di Higgins, le marcate opinioni di Coach Beard e le battute di Ted, forse anche grazie a un minutaggio più contenuto e al senso di calore respirato dalle dinamiche di squadra, Ted Lasso 3×09 intrattiene a dovere e regala delle interpretazioni di spessore che mettono in luce personaggi un tempo considerato di secondo, se non terz’ordine, ma che ora risultano completamente insostituibili come Colin, Isaac e Trent Crimm e che riporta al centro la figura del Roy Kent di Brett Goldstein, qui tratteggiato in tutte le sue idiosincrasie e fragilità, ma anche con tutti i suoi punti di forza. Non dimentichiamo inoltre di Anthony Head, capace di portare in scena con estrema credibilità un personaggio tanto viscido e mellifluo quanto affascinante e carismatico, degno villain supremo della serie.

Jason Sudeikis è Ted Lasso (640×360)

Ora che il Richmond ha iniziato a consolidare questa nuova fase di crescita, cosa succederà?

Gli episodi rimanenti sono davvero pochi! Riusciranno i nostri eroi infine a trionfare? Roy troverà il coraggio per battersi per riconquistare l’affetto di Keeley? Nate si affrancherà dal controllo dell’infido Rupert? Non vediamo l’ora di scoprire cosa gli autori abbiano in serbo per noi! Vi aspettiamo la prossima settimana per la recensione di Ted Lasso 3×10, Pausa per le nazionali, disponibile solo su Apple Tv+.

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