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Lettera di Piper a Prue

Carissima Prue,

è da tanto che non ci vediamo. Con l’esperienza ho capito cosa vuol dire lasciar riposare chi non c’è più e lasciarsi consolare dai ricordi più che dai fantasmi. Per questo ho imparato a tenere un diario, a sfogarmi, scrivendo nei rari momenti liberi dalla caccia ai mostri.

Quanta rabbia ho provato quando la nonna mi ha impedito di evocarti, poco dopo la tua morte.

Come potevo accettare di avere dei poteri da usare solo per gli altri? Nel nostro mondo, un mondo in cui è possibile vedere fantasmi e fargli officiare i matrimoni, com’era possibile che io non potessi riabbracciare mia sorella? Per chiederle scusa e per dirle che mi manca immensamente, ogni giorno. Però ho capito che sarei stata egoista a richiamarti in un mondo che non era più tuo, a farti vedere che la nostra vita andava avanti mentre la tua era stata stroncata ingiustamente con tanto anticipo.

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E la vita è andata avanti. Sì, come sempre accade. Il dolore può roderti dentro, portarti all’apatia e infine alla morte, ma quando ci sono persone che contano su di te non puoi lasciarti andare. Non avrei potuto mollare tutto: per Phoebe, per Leo e per l’umanità intera. Il trio era distrutto, ma almeno le streghe rimaste dovevano essere in grado di fare un buon lavoro, di mantenere la lucidità. Cosa può importare a un innocente che la strega Prue, mia sorella, non c’è più? Lui ha solo bisogno di essere salvato, possiede l’egoismo tipico dei disperati.

Anche qualcun altro ha avuto bisogno di essere salvato, una ragazza vittima del Male e di se stessa.

Paige ha sconvolto le nostre vite nel momento meno opportuno. Ma forse tutto accade per un motivo, anzi questo è certo. Se tu non fossi morta non avremo mai scoperto di avere un’altra sorella perché i suoi poteri forse non sarebbero mai sbocciati. Le voglio immensamente bene, come anche Phoebe, ma per me il posto che hai lasciato rimane sempre incolmabile. È stato difficile accettarla nella mia vita, ma con il tempo e la convivenza si è sviluppato verso di lei un senso di protezione così forte da essere superato solo da quello che provo verso Wyatt. Era diventata lei la più piccola della famiglia.

Sappiamo benissimo che l’amore non si divide ma si moltiplica. Siete tutte le mie sorelle, una non vale più di un’altra e con tutte voi ho un rapporto diverso. Ma Prue, tu eri la mia sorellona, il mio punto di riferimento. Con nessun’altra posso avere questo, perché con loro sono io a dover essere un esempio, a non dover sbagliare mai, a dover essere sempre forte.

Prue, ma quante ne abbiamo vissute insieme!

Da una parte tutte le battaglie passate mi sembrano un gioco da ragazzi (pensa che ho combattuto il Male mentre ero incinta, e poi con un bambino tra le braccia!), però ero anche più inesperta e quindi più a rischio. Senza di te non avrei nemmeno capito come gestire i miei poteri e in generale la mia vita. Mi hai sempre sostenuta e io ho sostenuto te, perché è così che si fa tra sorelle.

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Quanto vorrei che vedessi il tuo nipotino. Sono sicura che saresti una seconda madre per lui, come lo sei stata per me. Sei tu che mi hai insegnato che si può essere affettuose e protettive ma allo stesso tempo donne forti e indipendenti. Hai avuto anche la capacità di seguire la tua passione, la fotografia, correndo tutti i rischi di un mestiere del genere (rischi diversi da quelli a cui eravamo abituate). Sei stata la nostra ispirazione.

E quanto vorrei vedessi Phoebe! Se penso alla ragazzina che era quando abbiamo scoperto di essere streghe, mi sembra di aver avuto a che fare con un’altra persona.

La nostra sorellina è così cresciuta che forse non la riconosceresti. È una vera forza della natura, una donna in gamba e decisa. Ne ha passate di tutti i colori, a causa del tuo amato Cole, ma ne è uscita più forte di prima. È stata davvero importante per me, nei giorni dopo la tua morte e in generale in questi anni. La tua assenza ci ha obbligate, in un certo qual modo, a contare unicamente su noi stesse e allo stesso tempo a mostrarci serene per non creare dispiacere l’una all’altra. E piano piano, facendo finta di stare bene, abbiamo iniziato a guarire. Non dalla tua mancanza, ma dal dolore pungente che non ci faceva dormire.

Oggi penso che sarebbe bello averti con noi, Prue. Essere un quartetto. Perché il tuo istinto ci avrebbe evitato molti problemi e forse ci avrebbe aiutato a capire anche cosa fare con il nostro nuovo angelo bianco, Chris. Mi nasconde qualcosa, è strano… però non riesco a fare a meno di fidarmi di lui. Ti vedo quasi sorridere, con il tuo sguardo sornione, come se sapessi qualcosa che mi sfugge. Sei sempre stata un passo avanti a tutti, anche oggi che non sei con noi fisicamente.

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Spero tu stia passando l’eternità con le persone che ami: mamma, nonna, la nostra antenata Melinda e magari il tuo Andy.

Noi esseri speciali abbiamo almeno questo privilegio: vivere consapevolmente un dopo, godere di una seconda possibilità, anche se diversa da quella che ci saremmo potuti aspettare.

Anche se Leo ora non c’è, sto bene. La mia seconda possibilità la sto vivendo adesso, come mamma single ma mai sola, perché circondata dall’amore delle mie sorelle. Forse in futuro le cose non andranno più così bene e verrò a disturbare il tuo riposo. Una volta ogni tanto potrò anche farlo, no? Sono sicura che in quel caso saresti pronta a essere la mia spalla su cui piangere, come lo sei sempre stata in passato.

Ti voglio bene Prue, mi manchi tanto.

Per me sarai sempre la prima punta della triscele,

Piper

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