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Storie di personaggi finiti nel dimenticatoio – Sons of Anarchy: la Vagabonda, angelo dei SAMCRO

Ci sono personaggi che restano presenti sulla scena per poco tempo ma che riescono a lasciare un segno indelebile in tutti coloro che li hanno amati e hanno amato la serie che li ha ospitati. Oggi parliamo della Vagabonda, un personaggio che compare in molte scene cruciali di Sons of Anarchy ma la cui identità e scopo sono avvolte dal mistero e, per questo, risultano ancora più affascinanti.

Sons of Anarchy è una potente trasposizione sul piccolo schermo dei concetti e dei personaggi shakespeariani più iconici: Jax è un Amleto in chiave moderna, che si interroga sulla vita a bordo della sua Harley, con la missione di onorare la memoria del padre defunto e la croce di portare su di sé il peso della corona. Un personaggio dai tratti cristologici, in cui salvezza e dannazione vanno di pari passo. Un Gesù gangster, un Kurt Cobain martire, un personaggio insieme blasfemo e puro, così come molti altri che troviamo nella serie di Kurt Sutter.

Sons of Anarchy non celebra il male, lo racconta. E, con lucida crudezza, ne mostra anche gli aspetti impensabilmente positivi.

Sons of Anarchy

Nella parabola di Kurt Sutter la morte è una presenza costante e invisibile, la vera leader della famiglia dei SAMCRO. Ha già riscosso il suo tributo prendendosi la vita del presidente, John Teller, padre di Jax: e, trattandosi di una metafora shakespeariana, intuiamo subito che dietro la sua morte ci siano la moglie di John e madre di Jax, Gemma Teller, una Gertrude in chiodo di pelle, e il suo amante (che diventerà marito) Clay Morrow.

Proprio nel corso di questo diabolico piano, che culmina con un incidente stradale (la moto del presidente dei SAMCRO sarebbe stata manomessa), perde la vita non solo John Teller, ma anche un’altra persona, una donna. Una morte sicuramente non voluta dai congiurati ma considerata, nella logica spietata del clan, una vittima collaterale di cui dimenticarsi subito. Ma forse proprio l’insensatezza di questa morte fa sì che lo spirito di questa donna non si decida a lasciare la dimensione umana, andandosi a incarnare nella presenza più misteriosa di Sons of Anarchy, la Vagabonda.

Questa donna, dai capelli castani, l’aspetto dimesso e il fisico esile, compare in diversi momenti della serie, spesso prima che stia per verificarsi qualcosa di tragico. Una presenza che si aggira per la città e sembra provare un particolare interesse nei confronti della famiglia Teller, dal momento che interagisce solo con loro. Sembra avvolta da un’aura sovrannaturale che incuriosisce e spaventa: riesce a manifestarsi ovunque, con incredibile tempismo, persino durante la trasferta a Belfast di Jax, sfidando qualsiasi principio di sospensione dell’incredulità.

La Vagabonda è un fantasma che aleggia sulla famiglia Teller.

Non adotta però i comportamenti classici dell’anima tormentata in cerca di vendetta: la sua infestazione è gentile, quasi discreta nonostante l’implacabile tempismo con cui riesce a manifestarsi, e dispensa carità quando dovrebbe essere lei l’oggetto della pietà altrui. Più un angelo custode di un fantasma: lo vediamo soprattutto nel sublime episodio finale, in cui Kurt Sutter allestisce tutti i crismi di una rappresentazione cristologica per mostrare la scelta di Jax di sacrificarsi affinché i suoi figli possano crescere liberi e felici.

Nell’ultima apparizione nell’episodio finale di Sons of Anarchy, la Vagabonda si trova nei pressi del cimitero dove Jax sta andando a rendere omaggio alle anime che prima di lui hanno abbandonato troppo presto questa terra: l’amico fraterno Opie, l’amata moglie Tara e il padre John. La donna ha con sé pane e vino, un chiaro rimando all’ultima cena e al sacrificio imminente di Jax. Nel loro ultimo, breve scambio la vagabonda gli dice “è il momento”. La stessa frase che aveva detto Gemma prima che Jax le sparasse, chiudendo una nauseante spirale di violenza e vendetta.

Ora non c’è più spazio per odio e vendetta, Jax vuole lasciare anche qualcosa di buono in questo mondo. Le criptiche parole di questa donna misteriosa, che ancora una volta si manifesta nel momento del bisogno, lo convincono a percorrere l’ultimo miglio, in sella alla sua moto, con le braccia spalancate e un mezzo sorriso che gli illumina il volto. Prima che lo scontro con un camion realizzi la profezia che proprio la Vagabonda teneva tra le mani: il pane che si inzuppa di sangue, sul quale i corvi banchettano.

Sons of Anarchy

La Vagabonda, secondo le scanzonate e criptiche parole dello stesso Kurt Sutter, “È la magia che l’anarchia evoca e la mortalità che estingue”. Una figlia dell’anarchia, anche lei, il cui vero nome sarebbe Emily Putner, l’altra vita recisa dall’incidente in cui ha trovato la morte John Teller. Lo scopriamo a metà di Sons of Anarchy quando Jax fa visita a una giovane, Brooke, con problemi di bipolarismo, che aveva accolto affettuosamente al negozio.

Il padre di Brooke rivela a Jax che la figlia è tormentata dall’aver scoperto la vera causa della morte di sua madre: proprio quell’incidente che ha portato via a lui il padre. Brooke ha ereditato dalla donna i problemi mentali, e anche questo è un indizio che fa pensare che la Vagabonda sia proprio lo spirito della defunta Emily Putner: nella sua prima apparizione la Vagabonda chiede l’elemosina a Gemma Teller, spiegando che i suoi problemi mentali, aggravati da frequenti sbalzi d’umore, non le consentono di prendersi cura dei suoi due figli.

“E da quando questa sarebbe una malattia?” risponde caustica Gemma. In un’altra occasione Gemma chiederà apertamente alla Vagabonda se si conoscono: la risposta della misteriosa donna è ambigua ma fa propendere per il sì. Gemma non può non sapere che l’attentato al marito è costato la vita anche a un’altra persona. Il fatto che la Vagabonda dica a Gemma, nella sua primissima apparizione, di avere due figli maschi sembrerebbe far vacillare la teoria che la donna sia effettivamente il fantasma di Emily Putner; ma, come spiegato in questo articolo, questa figura potrebbe aver racchiuso in sé i “peccati originali” dei SAMCRO, l’uccisione del presidente John Teller e la morte accidentale di Emily Putner.

La conferma che la Vagabonda sarebbe effettivamente Emily si trova nella puntata in cui Jax fa visita a casa di Brooke. Il giovane vede una fotografia del matrimonio di Emily e gli sembra di riconoscerla. A questo punto di Sons of Anarchy Jax ha incrociato già diverse volte la Vagabonda e, anche se gli sembra irrazionale, non può fare a meno di intravedere il suo viso emaciato in quello raggiante della fotografia. La stessa Vagabonda seguirà silenziosamente la figlia Brooke proprio in questo episodio, osservandola da lontano con un’espressione di rassegnata nostalgia.

“Chi sei tu?” chiede Jax alla Vagabonda nell’ultimo episodio, quando la vede seduta all’ingresso del cimitero, con il suo frugale pasto a base di pane e vino. La donna non risponde, sorride e dice solo “è il momento”, consegnandogli la sua coperta. La stessa che Jax le aveva regalato sul finale della prima stagione, quando si erano incontrati nello stesso cimitero. “Lì c’è dell’acqua fresca”, gli aveva detto, vedendolo sporco di sangue. Acqua per purificarsi, per togliersi il peccato di dosso così come si era liberato della coperta, che però ritornerà a lui nel finale, perché “è il momento”.

Quella coperta servirà nel finale di serie a Jax per chiudere gli ultimi conti col passato, seminare la sua ultima scia di morte, travestito da Mietitore con tanto di mantello, per poi trasformarsi in martire e andare incontro al suo destino. Una vera e propria investitura, da padre a figlio, attraverso uno dei simboli della regalità, il mantello (il fatto che che nella serie si tratti della logora coperta di una senzatetto è un dettaglio ancora più sublime).

Sons of Anarchy (640×427)

Jax, in quella vagabonda, rivede un barlume dell’essenza del padre: e infatti, nel loro primissimo incontro, sempre al cimitero, c’era in sottofondo la canzone John the Revelator.

La Vagabonda sembra capace di leggere nel cuore di Jax, di intuire i tormenti di un uomo buono, plasmato dal male e diventato un mostro, al punto da dire “i miei figli dovranno crescere odiando la sola idea di me”. Un pensiero inconcepibile per un genitore, eppure l’atto d’amore più grande per un padre che può proteggerli solo lasciandoli andare e cancellando ogni traccia di sé dalla loro vita. Lo capisce perché è anche lei una “figlia dell’anarchia”, che annulla i confini della morte e crea la magia della vita. Lo è diventata finendo, suo malgrado, vittima della sete di sangue dei SAMCRO e, proprio per questo, per tutta la durata della serie veglierà su Jax, proteggendolo e indicandogli la strada.

Una strada che, per lui, non poteva che essere bagnata dal suo stesso sangue, che inzuppa il pane su cui banchettano i corvi. Lo stesso destino toccato al padre, e a lei. La Vagabonda, che un tempo fu Emily e che sarà sempre l’angelo di Sons of Anarchy.

Giulia Vanda Zennaro