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5 motivi per non fare il crossover tra Sherlock e Doctor Who

«Il crossover? Devono passare sul mio cadavere.»

Mark Gatiss ha parlato: niente crossover tra Sherlock e Doctor Who, le due punte di diamante della BBC, gestite entrambe da Steven Moffat e dallo stesso Gatiss (per essere più precisi, Gatiss è co-creatore di Sherlock e uno degli scrittori di Doctor Who). La sua dichiarazione può sembrare dura e anche un po’ scortese, ma dopo cinque anni passati a ripetere fino allo sfinimento che non hanno intenzione di unire i due show in una puntata speciale, credo sia anche normale reagire così. Specie se teniamo conto che l’interprete di Mycroft Holmes non è propriamente famoso per la sua diplomazia… Che sia più simile al maggiore degli Holmes di quanto voglia ammettere?

Ma Mycroft Holmes o meno, una cosa sembra certa: questo crossover non s’ha da fare. Vediamo insieme perché.

  1. UNIVERSI DIVERSI E INCONCILIABILI

crossover

Sherlock vive nella Londra moderna mentre il Dottore in una macchina del tempo che viaggia in lungo e in largo nell’universo. Vero è che il nostro alieno preferito passa molto tempo nella Londra dei nostri giorni, ma questo resta comunque un gallifreiano con due cuori… Okay, due cuori: sto immaginando il cervello di Sherlock esplodere già nel tentativo di accettare questa notizia. Per non parlare del resto!

Ma il vero punto della questione è: una volta che Sherlock e il Dottore si incontrano e risolvono non so quale astruso caso, come potrebbero continuare i due show? O meglio, come potrebbe continuare Sherlock? Per il Dottore non cambierebbe niente: ha incontrato un personaggio di un libro, okay, ne ha già incontrato un altro, una leggenda, neanche troppo tempo fa: Robin Hood. No, il Dottore continuerebbe sulla sua strada verso Gallifrey. Ma Holmes? Holmes costretto ad ammettere l’esistenza di alieni e di mondi paralleli e di viaggi nel tempo… Probabilmente finirebbe per passare il resto della sua vita in una clinica psichiatrica, con John nel lettino accanto al suo, e visite sporadiche del caro Mycroft. Perché lui si preoccupa per il fratellino costantemente.

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