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L’impatto socioculturale di Sex and the City

Sex and the City, la celebre serie televisiva statunitense creata da Darren Star, ha fatto il suo debutto nel panorama televisivo nel 1998, catturando immediatamente l’attenzione del pubblico. Basata sull’omonimo libro di Candace Bushnell, Sex and the City segue le avventure delle quattro protagoniste, Carrie Bradshaw, Samantha Jones, Charlotte York e Miranda Hobbes, offrendo uno sguardo audace e provocatorio sulla vita delle donne single nella città di New York. Ma l’impatto di Sex and the City va ben oltre il semplice intrattenimento. La serie ha influenzato profondamente la società e la cultura popolare, aprendo la strada a una nuova rappresentazione delle donne e dei loro desideri, delle loro amicizie e delle loro sfide. Oltre gli aspetti tematici, si deve considerare anche il successo della serie, che durante la prima messa ha in onda è riuscita a catalizzare su di sé l’attenzione generale di tutto il pubblico HBO di quel tempo, andando poi a superarsi in fase di vendita dei diritti: Sex and the City è arrivata nei salotti di tutto il mondo in un periodo in cui tutto ciò era decisamente più complicato di ora, e lo ha fatto anche e soprattutto grazie al formato DVD.

L’alba del girl power

Sex and the City (640×360)

Uno dei maggiori contributi che Sex and the City ha dato alla serialità internazionale, è stato quello di promuovere l’empowerment femminile. Le protagoniste sono donne forti, indipendenti e sicure di sé, si preoccupano della propria carriera, delle loro vite amorose e delle loro esperienze sessuali. Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda si sono ribellate prima di tutti agli stereotipi di genere e hanno dimostrato che le donne possono avere successo sia nella sfera lavorativa che in quella sentimentale. Hanno sfidato le convenzioni sociali e hanno aperto la strada a una nuova immagine della donna moderna. Per farsi ascoltare dal pubblico, nel tentativo di dare visibilità alle varie tematiche legate alla sfera dell’emancipazione, Sex and the City ha deciso di affrontare il tema della sessualità femminile in un modo mai visto prima, del tutto inusuale per la televisione mainstream dell’epoca. Soltanto HBO poteva cimentarsi in una missione così folle all’epoca, ed infatti, il bacino di pubblico di cui la cable disponeva era la palestra perfetta, per la serie di Darren Star, per poter sperimentare un nuovo tipo di linguaggio più audace. Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda si sono mostrate senza vergogna nel parlare delle proprie esperienze sessuali e di tutto ciò che concerne la sfera del proibito, parlando apertamente della propria attività sessuale senza preoccuparsi o vergognarsi. Sex and the City è la serie che ha contribuito, più di qualunque altra, a cominciare l’operazione di smantellamento dei tabù e le restrizioni legate alla sessualità femminile, aprendo di fatto la strada a una apertura mentale sempre più ampia e diversificata, oltre che a una discussione più mirata e decisa sul tema del sesso. Ma più di tutto, la serie di Darren Star, si è rivolta alle teenager (e non solo) di quell’epoca, insegnando loro che è normale avere desideri e bisogni sessuali, e che non c’è nulla di sbagliato nel perseguire il proprio piacere.

L’amicizia prima di tutto

sex and the city
Sex and the City (640×360)

Uno degli aspetti che ha facilitato l’ascesa di Sex and the City, favorendone l’immediata popolarità, è stato il rapporto tra le quattro protagoniste. Le loro amicizie sono state al centro della serie fin dal primo momento, rappresentando un legame profondo e duraturo in grado di superare ogni sfida (salvo poi saltare esternamente alla serie). E questo è un altro tema vincente di Sex and the City, che ha così puntato tutto sul potere dell’amicizia femminile, dando per scontato che questo potesse essere assorbito dal pubblico al pari di un rapporto maschile, e dimostrando così che anche le donne possono sostenersi a vicenda, condividere le gioie e i dolori della vita e affrontare insieme le difficoltà. A leggere tutto questo, oggi, sembra di parlare di un cambiamento risalente almeno a un secolo fa mentre sono passati poco più di vent’anni, e per quei tempi tutto questo non era affatto scontato. Sex and the City ha sfidato l’ottusa idea della società che le donne fossero costantemente in competizione tra loro, evidenziando l’importanza di un sostegno reciproco nel raggiungimento del successo personale e della felicità, anche nei rapporti femminili. D’altro canto, la serie HBO ha puntato molto su un altro tema fondamentale: la moda. Star sapeva che, ambientando una serie al femminile in quel di New York, avrebbe avuto bisogno di un elemento di connessione tra le protagoniste e la città, un elemento in grado di rappresentare al meglio il loro senso di appartenenza. Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda hanno sempre indossato abiti eleganti, scarpe di lusso e accessori alla moda, proponendosi di fatto come icone di stile. In questo modo, Sex and the City ha messo le basi per un rapporto molto più potente con i fan, che avevano la possibilità di imitare e seguire le orme delle proprie beniamine anche al di fuori della narrazione. Così facendo, non solo la serie ha ispirato e influenzato le tendenze di moda dell’epoca, ponendosi come veicolo di fusione tra due forme d’arte differenti, ma ha anche spinto le donne, per la prima volta in una serie tv, ad esplorare la propria creatività attraverso l’abbigliamento.

Nel posto giusto al momento giusto

sex and the city
Sex and the City (640×360)

Sex and the City era un qualcosa di mai visto prima, e il fatto che fu proprio HBO a credere nel progetto e a svilupparlo, ha aumentato notevolmente la sua credibilità. Infatti, qualora la serie di Star fosse stata trasmessa su una qualsiasi rete nazionale free, non avrebbe potuto godere di quella libertà di linguaggio che l’ha resa così forte. Ipoteticamente, la trama sarebbe stata molto più “soft”, con il rischio di creare l’ennesimo prodotto incapace di rivolgersi ad un pubblico, quello americano del nuovo millennio, con il giusto tone of voice. La serie è andata oltre ogni immaginazione, “servendosi” del fertile territorio della HBO per proporre un contenuto realmente diverso da tutti gli altri, riuscendo poi a cavalcare l’onda del successo senza limitarsi, come in molti avevano fatto, al solo territorio nazionale. Tramite la vendita dei DVD, la serie ha espanso i suoi limiti in modo praticamente inestimabile: è impossibile stimare il grado di proliferazione di Sex and the City, ha fatto il giro del mondo e, in più, è letteralmente un prodotto da collezione, perché per la sua unicità e il rapporto che sviluppa con lo spettatore, quest’ultimo sarà invitato a posizionare la serie in un ristretto circolo di serie tv da guardare e riguardare più volte nella vita.