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Ci sono personaggi di serie tv che sembrano esser stati scritti solo per essere disprezzati dai fan. Come altrettanti che, nonostante si macchino delle più aberranti azioni, non vengono disprezzati in nessun modo. Infine altri che invece hanno subìto una sorte decisamente più ingiusta, cioè essersi guadagnati il disprezzo del pubblico principalmente in risposta all’amore provato dai fan per il protagonista. Di questa categoria potremmo citare i più disparati esempi, ma forse resta Aslaug, coprotagonista di Vikings, quello più eclatante.
La seconda moglie di Ragnar infatti si è trovata al centro di uno “scontro di interessi” con un vero colosso di Vikings, Lagertha. Personaggio tra i più amati della serie, e che i fan non hanno mai smesso di supportare in ogni situazione.

E su questa scìa oggi vogliamo analizzare come e perché altri personaggi di rilievo del panorama televisivo siano caduti – loro malgrado – nella medesima condizione. Quella che li ha intrappolati – più o meno a vita – nelle immeritate maglie di disprezzo del pubblico a causa dello spropositato tifo fatto per il protagonista.
1) Julie Cooper (The O.C.)

La ricca moglie dell’alta borghesia di Orange County non ci viene presentata esattamente come un personaggio da amare. E infatti sono innumerevoli le ragioni per le quali è difficile farlo. Come altrettanti sono i personaggi che non smettono mai di sottolineare quanto insopportabile sia la signora Cooper-Nichol-quasi-di-nuovo-Cooper. Eppure il momento di ravvedersi arriva, come arriva la fase in cui se non è amore quello che si prova per Julie Cooper poco ci manca.
E in quella fase in cui finalmente si riesce a empatizzare con la madre di Marissa, ci si rende conto di quanto ingiusto sia stato il punto di vista di chi l’ha sempre odiata. Perché al netto di un’iniziale puzza sotto al naso e di una serie di azioni poco simpatiche, Julie Cooper resta un personaggio complesso e ben predisposto all’evoluzione. Sicuramente più di Marissa, sempre pronta a fare un passo avanti e dieci indietro per tutta la durata di The O.C. E che infatti è stata la causa principale per la quale abbiamo disprezzato Julie Cooper.
Forse anche con l’età, abbiamo tuttavia ottenuto la razionalità necessaria a capire quanto l’apparente insensibilità con cui Julie Cooper ha tentato la scalata sociale fosse frutto di un disperato bisogno di riscatto prima, e di salvaguardia delle proprie figlie dopo. E se si pensa a quanto Julie sia riuscita in più di un’occasione a metter da parte orgoglio e altri sentimenti per la famiglia, si resta scioccati da come Marissa Cooper ci abbia resi tutti un mega gruppo di cheerleader a suo sostegno.
2) Cersei Lannister (Game of Thrones)

Quando si parla di questioni relative al “fare di tutto per la propria famiglia” è difficile non citare Cersei Lannister. Regina di Westeros e del più franco “whatever it takes” in chiave medieval fantasy. La leonessa di Approdo del Re è senza dubbio quella che quasi tutti descrivono come “un personaggio sicuramente fantastico ma che non si è potuto fare a meno di disprezzare”. E questo non nasce solo dalle azioni in sé di Cersei, ma più che altro dalla sua netta contrapposizione agli Stark, visti come “i buoni” di Game of Thrones
Sicuramente le sue mosse contro i Lupi del nord (e non solo) raggiungono in più di un’occasione vette di malvagità elevatissime. Eppure ci soffermiamo tanto su questo da tralasciare quasi sempre l’analisi delle cause alla base del suo comportamento: i figli. La necessità di proteggerli. L’amore di madre, più grande di ogni cosa, che la spinge a fare tutto ciò che occorre per il loro benessere e la loro protezione.
E per quanto questa dinamica non rientri esattamente nella nostra definizione di giustizia, non lo si può ignorare quando si analizza il personaggio. Perché parliamo di un mondo difficile, quello di Westeros, di una società spietata e di un contesto che ha messo la giovane Cersei sempre sotto pressione.
Qualcosa in un certo modo simile a quanto accaduto in Vikings ad Aslaug, ritrovatasi tra le mani la responsabilità di portare a compimento il destino di Ragnar.
Al netto di tutto ciò, dunque, la regina non è altro che una donna di straordinaria forza che ha dovuto dimenticare il concetto di pietà per amor di madre. Persino Sansa, una volta compreso ciò, ha trasformato il suo odio per Cersei in una certa ammirazione.







