
HoS Histories – il Corso di Storia delle Serie Tv
Diventa esperta/o di Serie TV grazie al nuovo corso online sulle origini della narrativa televisiva e la sua evoluzione fino ai giorni d’oggi. Un corso unico, curato dal team di Hall of Series, per scoprire come è nata ed evoluta la serialità televisiva fino all’era dello streaming.
- Date: dal 22 maggio al 5 giugno
- 3 lezioni totali, una a settimana da 75 minuti
- Orario delle lezioni: giovedì dalle 18:30 alle 19:45
- Posti limitati – iscriviti ora per assicurarti il tuo!
Tramortiti dall’ingente quantitativo di morti di cui si nutrono le nuove serie tv, rimaniamo sempre un po’ sorpresi quando siamo di fronte a persone e cose che sembrano eterne. Potremmo parlare del dono dell’immortalità di protagonisti come Meredith Grey, che sopravvivono a tutto in qualche modo, tipo la bambola assassina. Oppure di serie che sopravvivono alla morte dei loro protagonisti, come Game of Thrones. Insomma, che noi lo vogliamo o no, c’è sempre un personaggio che muore. Ci sono però alcune serie tv che non hanno legami con la morte, di nessun genere, non muore veramente nessuno. Forse sono proprio quelle che dovremmo guardare, magari smettiamo finalmente di piangere per cose e persone che non esistono. O forse più semplicemente, piangeremo proprio per cose che somigliano troppo alla realtà, come succede vedendo Veep.
Come queste cinque, ce ne sono molte altre. Ripudiano la morte in maniera quasi violenta, coerenti molto spesso con le loro trame e con l’argomento che decidono di trattare fin dall’inizio.
1) Mozart in the Jungle
Ne abbiamo viste di assurdità nel corso delle stagioni di Mozart in the Jungle, e la cosa più bella tra le tante ambiguità è secondo me l’ex di Rodrigo. Non ci riesce neanche la Bellucci a superare la sua grandiosità. Ma oltre questo, non vediamo nulla che ha a che fare con la morte. È pur vero che nelle ultime stagioni abbiamo avuto a che fare con il fantasma di Mozart e non solo, ma tutto ciò che ha contatti con la realtà è ancora lì, senza premature dipartite o morti scioccanti. Nonostante questo, le quattro stagioni che Amazon ci ha regalato sono state tutte godibili e a tratti maestose nella loro complessa architettura narrativa.