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8 Serie Tv che non devi guardare se cerchi solo una trama entusiasmante

Squid Game, La Casa de Papel, CSI: queste sono alcune delle Serie Tv che più, in questi anni e non solo, hanno riscosso un grande successo grazie alla loro trama avvincente ed entusiasmante. La storia che veniva raccontata all’interno di questo tipo di produzioni era infatti immediata, semplice da seguire. I puntini erano facilmente unibili tra loro, e l’adrenalina era la caratteristica principale. Se l’intenzione è quella di dare il via a una Serie Tv dalla trama avvincente queste sono dunque le scelte giuste, a differenza di altre produzioni che – al contrario – vanno ben oltre questo tipo di caratteristica. Se diciamo Mr. Robot o Dark stiamo infatti ovviamente parlando di Serie Tv che rispecchiano tale trama ma, al tempo stesso, stiamo anche parlando di titoli che a questo uniscono molto altro. Nulla di quel che vediamo è come appare, e l’adrenalina della storia farà presto spazio a momenti decisamente più lenti, momenti in cui saremo costretti a fermarci insieme ai protagonisti per rimettere insieme i pezzi e capire. Se cerchi soltanto una trama entusiasmante, queste non sono le Serie Tv di cui hai bisogno. Potresti mollarle da un momento all’altro per fare l’ennesimo rewatch de La Casa de Papel, per tornare lì dove non ti servirà una calcolatrice per capire cosa accadrà durante il finale di stagione.

Da Dark a Twin Peaks: ecco 8 Serie Tv che non devi guardare se cerchi soltanto una trama entusiasmante

1) Dark

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Dark (640×360)

Sappiamo cosa è successo quando avete letto per la prima volta la trama di Dark: avrete pensato che un bambino scomparso sarebbe stato di certo l’inizio di una storia entusiasmante in cui, chissà, magari era tutta opera del vicino. Avrete pensato che i segreti della cittadina protagonista – come spesso capita nei crime – stavano per venire scoperti, e che il detective avrebbe capito tutto durante il finale della prima stagione. Ma poi avete cominciato a vedere la prima puntata, e subito Dark si è svelata come qualcosa di più di un semplice thriller. Si è svelata con i suoi schemi, con i suoi punti difficili da unire, con i suoi intricati legami familiari. Si è dimostrata complessa anche nelle relazioni sentimentali dando vita a storie d’amore che hanno sfidato qualsiasi legge della logica. Dark possiede una trama avvincente fatta di viaggi nel tempo e vendette, ma questo è soltanto il 10% della sua reale essenza. Dark è molto di più, è qualcosa che ha a che fare con i sentimenti, la scienza, la natura, la logica, il simbolismo. E’ qualcosa che prescinde dalla sola umana comprensione e che, di colpo, ti trasporta in un mondo in cui tutto ha senso, perfino quello che non ne ha.

2) Twin Peaks

Twin Peaks (640×360)

Era il 1990 e Twin Peaks stava cambiando tutto. Le leggi della serialità stavano per subire un’importante evoluzione che avrebbe influenzato il futuro di tutto il resto delle altre produzioni. Se non avete ancora visto Twin Peaks state dunque attenti, e non fatevi ingannare da tutto quello che la trama basilare sembra preannunciare. L’omicidio di Laura Palmer è di certo il punto centrale della serie, il mezzo attraverso il quale i segreti di Twin Peaks si svelano uno a uno, ma dietro tutto questo esiste qualcosa di molto più ampio che potrebbe mettere in seria difficoltà la vostra voglia di andare avanti. David Lynch dà infatti vita a una storia che mette in atto una lunga serie di generi, passando dal cinema dell’orrore fino alla satira e alla parodia delle vecchie soap opera anni ’80. In questa storia niente è come sembra, a volte neanche il tempo.

Nonostante sia ambientata nell’89, infatti, Twin Peaks sembra incontrarsi con gli anni ’50 o, ancor di più, con un periodo di tempo non definito. I personaggi, al tempo stesso, si rendono protagonisti con toni melodrammatici che rendono l’esperienza di Twin Peaks drammatica e piena di scene struggenti fatte di urla esasperate e parole incomprensibili. A vedersi da fuori l’opera di David Lynch potrebbe sembrare una delle prime Serie Tv crime di spessore, ma non è così. Twin Peaks non può essere paragonata a niente, è un noir da cui dovreste star lontani se cercate trame avvincenti che vanno dritte al punto. D’altronde, se non lo sapete, ricordate che qui nulla va veloce e che per un ritorno sullo schermo abbiamo dovuto aspettare ben 25 anni.

3) Mad Men

mad men series finale
Mad Men (640×360)

Un pubblicitario che tira fuori grandi idee per vendere una lattina di Coca-Cola o un frullatore di nuova generazione, un dandy che colleziona conquiste e che sembra non voler crescere mai: questo è quel che si potrebbe pensare guardando Mad Men da fuori, ma anche in questo caso la verità è molto più complessa. Don Draper è il protagonista per eccellenza di questa storia, e i suoi demoni interiori rendono questa produzione molto più esistenzialista e intricata di quanto si pensi. Molto spesso i momenti più adrenalinici vengono infatto oscurati da momenti di riflessione in cui Don cede al dramma della sua esistenza. E’ tutto un il domani non esiste, pensieri cinici e disillusi, catastrofi su cose apparentemente semplici.

La pubblicità viene utilizzata in Mad Men come espediente narrativo per conoscere la storia e il passato, per far luce su tutte quelle scoperte che ci hanno portato al presente e che, in modo totalizzante, ci hanno reso la società che siamo sia nel bene che nel male. Mad Men è una storia che cammina lenta e che va avanti per sette stagioni con la sola pretesa di indagare dentro la mente del protagonista. State lontani da questa produzione se la vostra intenzione è quella di conoscere una produzione veloce e immediata che va dritta al punto con una trama entusiasmante e piena di ritmo. Qui ogni cosa è intricata, e ogni pensiero – prima di uscire dalla bocca del protagonista – farà dei giri per cui potreste non esser pronti.

4) Mr. Robot

Mr. Robot (640×360)

Un hacker, una storia avvincente, il lato oscuro del web e dell’umanità, ma non illudetevi: Mr. Robot potrebbe non rientrare nelle vostre grazie. E’ d’altronde la paranoia a contraddistinguere questa intricata e complessa serie, i pensieri folli e privi di limiti del suo protagonista. Se riuscirete a guardare la prima stagione, ancor di più, non aspettate che le cose continuino nello stesso modo. La seconda stagione della serie è infatti una delle più complesse mai viste, e questo è un dato certo confermato perfino dai fan stessi della serie che – in un primo momento – si sono sentiti spiazzati. Per metà della storia non si capisce dove la trama voglia andare a parare e soltanto verso la fine di quest’ultima le risposte cominciano prendersi un po’ di spazio. Il risultato? A farci da guida in Mr. Robot avremo soltanto la prospettiva confusa e alterata di Elliott, un personaggio che renderà l’entusiasmante trama della serie difficile da leggere e a tratti impossibile da capire. La sua confusione diventerà presto la stessa nostra, e tutto quello che verrà raccontato ci verrà restituito con dei tratti difficili da decifrare. Mr. Robot a tratti si fa anche pesante, ma ne varrà la pena solo se avrete voglia di andare veramente a fondo.

5) Severance

Severance (640×360)

Severance racconta la propria storia partendo dalla radice della memoria. Come il titolo italiano suggerisce, i ricordi dei protagonisti di questa produzione Apple Tv+ subiscono una scissione che non gli permettono di poter ricordare la loro vita privata quando sono a lavoro e viceversa. Detta così Severance potrebbe essere immaginata in modo quasi avvincente, e sì per certi versi lo è, ma non è una Serie Tv che si guarda per questa ragione. Lenta, graduale, piena di momenti di pausa e vuoti che scindono un ambiente rispetto che a un altro, dialoghi intensi e quasi sospirati: Severance è una Serie Tv che non corre mai e che, con la sua storia, affronta il tema dell’importanza della memoria in modo estremamente introspettivo favorendo più l’utilizzo della parola che dell’azione.

6) Fringe

Fringe (640×360)

All’apparenza il solito crime, Fringe è in realtà una delle migliori Serie Tv mai venute alla luce. Paragonata all’iconica X-Files, Fringe racconta le vicende della divisione Fringe dell’FBI di Boston. Non fatevi però ingannare, amanti del crime: in questo caso le indagini non verteranno sull’omicidio del vicino di casa, ma saranno inerenti alla scienza di confine. All’interno della serie verranno infatti mischiati diversi argomenti quali il Governo, il teletrasporto, la proiezione astrale, l’invisibilità e la mutazione genetica. Ognuna di queste tematiche veniva portata sullo schermo attraverso l’utilizzo di puntate che scavano a fondo dell’argomento in maniera scientifica, elemento che ha sempre reso Fringe una Serie Tv dal pubblico selezionato. Tra le ragioni del suo calo di ascolti, infatti, troviamo proprio la difficoltà d’approccio del pubblico. Non stiamo parlando di una Serie Tv incomprensibile, ma di certo stiamo parlando di una produzione che pretende attenzione, la stessa con cui racconta le diverse tematiche scientifiche che analizza puntata dopo puntata.

7) Westworld

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Westworld (640×360)

Westworld è di certo una delle produzioni HBO più controverse, uno dei motivi per cui di certo non dovreste guardarla se la vostra intenzione è quella di trovare soltanto una storia avvincente. Come nel caso di Mr.Robot, anche in questo caso la seconda stagione è stato un duro banco di prova per la serie che, a differenza dell’ultima citata, non ha mai più ritrovato alcun’ancora di salvezza. La seconda stagione di Westworld annuncia infatti il declino dell’intera serie attraverso l’utilizzo di una trama estremamente complessa e per niente immediata. Starle dietro era diventato difficile anche per i fan della serie che, da quel momento, non sono più riusciti a veder la luce. La complessità tecnica e narrativa di questo prodotto, nonostante l’enorme potenziale espresso soprattutto nella prima stagione, non ha giovato a questa grande produzone che racconta un mondo alternativo fatto di scienza e androidi, un mondo in cui le coscienze dei protagonisti si ritrovano tutte robot che sembrano umani e umani che sembrano, nel frattempo, robot. Tutto è un paradosso all’interno di questo piccolo gioiello dal destino amaro, e tutto rema solo verso una delle tematiche più care di questa produzione: il libero arbitrio.

8) The Leftovers

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The Leftovers (640×360)

Il 2% della popolazione sparisce nel nulla, e le spiegazioni sembrano introvabili. Non esiste luce a questo interrogativo, e perfino il finale gioca una partita complessa che ribalta tutto quello che abbiamo visto fino a quel momento. Niente va necessariamente spiegato: The Leftovers questo lo sa bene, e di questa consapevolezza ne fa una vera e propria caratteristica. Non giocate a fare i detective, non sperate di trovare un indizio in uno specifico momento delle diverse puntate, non provate ad aver troppa fiducia nella vostra intelligenza: The Leftovers non è un quiz a risposte multiple. E’ un’intricata Serie Tv che gioca a scacchi con la verità di tutti i personaggi portando in scena un racconto in cui tutto è un interrogativo e ogni cosa una non risposta. Apparentemente può sembrare simile a produzioni più immediate come Under the Dome, ma non potrebbe esserci idea più sbagliata. The Leftovers è una Serie Tv che sa prescindere la logica diventando teatro di qualcosa che ci lascia con la solita domanda di sempre: a cosa dovremmo credere veramente? E soprattutto, The Leftovers è una di quelle serie che non vanno solo guardate ma anche e soprattutto capite: ne abbiamo parlato già qua.

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