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Esiste una teoria secondo cui 441 Serie Tv sono ambientate nello stesso universo

Secondo l’ipotesi dell’universo di Tommy Westphall più di 400 Serie Tv, anche le più impensabili, sarebbero collegate tra loro e avrebbero quindi luogo nello stesso universo… immaginario.

Facciamo un salto temporale indietro fino al 25 maggio 1988, quando andava in onda l’episodio conclusivo di St. Elsewhere, The Last One.
Con tutta probabilità questa serie Tv vi dirà ben poco, ma lasciate che vi dipinga il quadro generale: St. Elsewhere, in Italia trasmessa come A cuore aperto, è un medical drama che racconta le vicende dell’ospedale St. Eligius di Boston. Tra i personaggi principali figura il direttore dell’ospedale, Donald Westphall, il cui figlio Tommy soffre di una forma di autismo. È proprio di Tommy Westphall che ci interessa parlare: nell’ultimo episodio, come dicevamo, assistiamo ad un colpo di scena finale che stravolge completamente l’intera serie.
L’ultima scena vede il giovane Tommy intento a giocare nella sua stanza con una miniatura dell’ospedale; viene poi interrotto dal papà, che lo esorta ad andare a dormire vista l’ora tarda. Dalla conclusione si deduce che tutta la serie si sia svolta interamente nella mente di Tommy Westphall e che quindi non fosse reale.

tommy westphall

Ad un primo sguardo non si tratta che di un twist – anche piuttosto banale, considerando che l’espediente del sogno è un trope abusato – che ribalta all’ultimo l’intero contenuto di St. Elsewhere, se non che alcuni elementi fanno considerare l’ipotesi di una portata più ampia dell’evento.

L’ipotesi dell’universo di Tommy Westphall sostiene che, essendo molte serie Tv collegate sia direttamente che indirettamente a  St. Elsewhere, anche esse si svolgano nella mente di Tommy.
Tutto ha avuto inizio con i primi collegamenti tra St. Elsewhere e la serie Homicide: Life on the street, entrambe prodotte da Tom Fontana, che condividono alcuni personaggi; ulteriori crossover tra personaggi esistono tra Homicide e Law & Order, ma anche X-Files. I collegamenti diretti tra St. Elsewhere e altre serie sono dodici e consistono in crossover e spin-off. Un primo postulato sull’ipotesi appartiene allo scrittore Dwayne McDuffie, che scrisse Six Degrees of St. Elsewhere (rifacendosi alla teoria dei sei gradi di separazione) nel 2002.

I collegamenti indiretti invece possono riguardare elementi fittizi, come luoghi, prodotti, marchi, che diverse serie hanno in comune, andando così a formare una vasta rete di serie Tv appartenenti allo stesso universo immaginario in continuo aggiornamento.
Questa ipotesi viene presa molto a cuore da alcuni appassionati, che in un blog dedicato monitorano l’andamento dell’universo di Tommy Westphall. All’interno dello stesso blog si può trovare una mappa di tutte le connessioni – sono TANTE – e un file che indica le relazioni che legano consequenzialmente una serie all’altra.

Buona fortuna per decifrarla!

Come avrete capito, quindi, ogni tassello che lega una serie ad una già presente nella vasta rete dell’universo di Tommy Westphall la annovera automaticamente in quest’ultimo, ampliandolo.
Per farvi un esempio, Breaking Bad e Supernatural rientrano nell’ipotesi poiché fanno spesso riferimento all’azienda fittizia di autonoleggio Rent-A-Car da cui Mulder e Scully in X-Files noleggiavano spesso le macchine; The Walking Dead segue a ruota poiché menziona la blue meth di Breaking Bad, e di conseguenza rientrano anche i rispettivi spin-off di queste due serie.

Altre serie Tv che fanno parte dell’universo di Tommy Westphall sono Friends, Lost, CSI, Once Upon a Time, Shameless, Star Trek, il franchising DC, la nuova aggiunta Mr. Robot e Doctor Who. In quest’ultima serie, nello specifico nell’ottava stagione, troviamo un riferimento alla teoria tramite una replica della sfera contenente la miniatura del St. Eligius posizionata all’interno del TARDIS.

Concettualmente questa ipotesi è geniale: l’assunto che, partendo da una serie Tv completamente immaginata, tutte le serie ad essa collegate lo siano di conseguenza dà vita ad una delle teorie fan made più interessanti di sempre – e anche poco conosciute, rispetto ad altre ben più note. Intorno all’ipotesi dell’universo di Tommy Westphall si è creato un vero e proprio gruppo di studio; essa stessa è stata oggetto di studi accademici: Brian Weatherson, professore di filosofia, ha scritto il saggio Six Objections to the Westphall Hypothesis in cui confuta la teoria.

Va da sé che per le proporzioni assunte dalla rete di serie Tv inserite all’interno di questa teoria, l’universo di Tommy Westphall si può ormai considerare più un puro esercizio ludico che una vera tesi con prove a sostegno. È interessante e stimolante arrivare a capire fin dove si spinge la caleidoscopica mente di Tommy Westphall, quanto lontano ci possono portare le connessioni tra le più disparate serie Tv, perché in fondo è questo che più appassiona noi addicted, no?

A pagina 2 la lista di tutte le 441 Serie Tv appartenenti all’universo di Tommy Westphall!

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