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La fantascienza, per sua natura, osa. E osare costa caro, soprattutto nel mondo dell’intrattenimento seriale. Tra ascolti incerti, budget galattici e dirigenze poco visionarie, alcune delle serie tv sci-fi più promettenti sono state cancellate prematuramente. La fantascienza è un genere che necessita respiro. Lavora sul what if, sul mondo costruito mattone dopo mattone, sulla pazienza dello spettatore e sull’investimento emotivo. Una buona serie sci-fi non è mai “ready to binge” dopo il primo episodio. Ha bisogno di sedimentarsi, di espandersi. Ma la logica dei network e delle piattaforme streaming non coincide con questa lentezza. Se una serie non fa numeri nelle prime settimane, è considerata un fallimento.
Ecco un viaggio tra i titoli di serie tv sci-fi che, forse più di tutti, meritavano un’altra stagione.
1) Altered Carbon

La serie cyberpunk, basata sul romanzo di Richard K. Morgan, ci trasporta in un futuro dove la tecnologia ha reso possibile il trasferimento della coscienza umana da un corpo all’altro. Un sogno di eternità, in cui si può davvero vivere per sempre seppure in involucri di carne diversi. Nel mondo di Altered Carbon (andate a recuperare la prima stagione!), l’immortalità è possibile ma, al contempo, si tratta di un privilegio per pochi grazie alla tecnologia delle “pile corticali” (stack). Questi dispositivi immagazzinano la coscienza di una persona e possono essere trasferiti in nuovi corpi (sleeve). Mentre l’innovazione tecnologia promette un futuro senza morte, allo stesso tempo solleva questioni etiche e filosofiche: la nostra identità è definita dal nostro corpo o dalla nostra mente?
Nella serie tv sci-fi, l’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia di supporto, ma una presenza attiva e consapevole che sfida il suo ruolo di “servitore” degli esseri umani.
Kovacs è l’archetipo dell’anti-eroe: cinico, tormentato, segnato da un amore perduto e da un passato rivoluzionario. La storia si muove tra intrighi politici e riflessioni filosofiche sull’identità, il dolore e la memoria. A rendere il tutto ancora più interessante è Poe, un’intelligenza artificiale che gestisce un hotel e si affeziona a Kovacs. La seconda stagione cambia radicalmente registro e con essa il corpo del protagonista (come previsto dal concept della serie) con il volto di Anthony Mackie. La scrittura, però, fatica a tenere il ritmo. Il mistero centrale è meno avvincente, le relazioni meno coinvolgenti. Nonostante qualche buona idea e un’estetica sempre impeccabile, la trama perde compattezza, e molti spettatori iniziano a disaffezionarsi. L’ampiezza del mondo costruito nella prima stagione non viene davvero esplorata restando sulla superficie.
Nel 2020, Netflix cancella la serie dopo due stagioni. Ufficialmente si parla di “decisione legata a budget e costi di produzione”, ma il quadro è più sfumato. La seconda stagione non ha raggiunto i numeri sperati, e nel frattempo Netflix stava ristrutturando la sua strategia sui prodotti sci-fi ad alto budget. Altered Carbon era ambiziosa, costosa e difficile da vendere a un pubblico ampio. Nonostante l’arrivo di uno spin-off animato (Resleeved), il progetto principale si chiude senza una vera conclusione.
2) Constellation

Un thriller psicologico ambientato a cavallo tra la Terra e lo spazio. Creata da Peter Harness, la serie aveva una premessa intrigante. Un incidente alla Stazione Spaziale Internazionale costringe l’astronauta Jo Ericsson a tornare a casa, ma quando tocca terra si accorge che qualcosa non quadra. Il marito Magnus, la figlia Alice e persino i dettagli più banali della sua vita sembrano distorti, come se fosse tornata in un universo parallelo.
La narrazione della serie tv sci-fi gioca con l’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica, alternando scene ambientate nello spazio a momenti di tensione emotiva sulla Terra.
Ogni episodio approfondisce il senso di smarrimento di Jo, sempre più incapace di distinguere tra le due versioni. I suoi ricordi non coincidono con la realtà intorno a lei, la figlia a volte appare come un’estranea, e qualcosa di sinistro si nasconde dietro le bugie e i silenzi della sua famiglia. Nonostante un buon riscontro critico – su Rotten Tomatoes ha ottenuto un 71% – e commenti entusiastici di autori del calibro di Stephen King, la serie tv sci-fi non è riuscita a guadagnarsi un posto nei ranking Nielsen né a raggiungere numeri sufficienti per il rinnovo.
Il mistero finale, con Jo che scopre di essere incinta in un universo alternativo, ha lasciato molte questioni in sospeso. La sua gravidanza “inter-universi” e la natura dei due mondi non hanno trovato risposta. La principale ragione dietro la cancellazione? Nonostante la qualità, “Constellation” non ha raggiunto un pubblico abbastanza grande da giustificare un secondo arco narrativo su Apple TV+. Un destino comune a tante serie di nicchia, soprattutto nel caso di una piattaforma che si è sempre dimostrata molto selettiva con i suoi progetti.