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Le 10 Peggiori Serie Tv mai prodotte dalla Rai

C’è un momento in cui tutti noi, amanti delle Fiction e non solo, ci vergogniamo come raramente succede. Siamo lì, a cena con amici, che parliamo della grande crescita delle Fiction italiane Rai vantando successi come Rocco Schiavone o Mare Fuori, ma poi una voce interrompe la nostra vanificando tutto quello che abbiamo detto fino a quel momento. Siamo spaventati, quasi non sappiamo come rispondere. Per la prima volta dopo diverso tempo stiamo per perdere una discussione inerente al mondo delle Serie Tv. Ci manca la terra sotto ai piedi, respiriamo a fatica. E’ tutta colpa di quella frase detta con leggerezza da chi, invece, delle Serie Tv Rai non vuole saperne niente. Facciamo un passo indietro. Stavamo dicendo che le Fiction finalmente possano vantare grandi successi, ed è così, ma è proprio a quel punto che il nostro entusiasmo viene interrotto dalla domanda delle domande: <<e allora Sirene? Lolita Lobosco?>> In quel momento ci sentiamo mancare l’aria perché una parte di noi lo sa. Lo sa che non possiamo rimuovere dalla memoria degli altri le peggiori Serie Tv Rai, lo sa che non possiamo cancellare la memoria di nessuno. Noi andiamo oltre, ma dobbiamo dircelo chiaramente: siamo consapevoli che alcune produzioni siano effettivamente qualcosa da dimenticare, qualcosa su cui non possiamo neanche bere sopra. Per superare la vicenda potremmo andare in terapia come ha fatto la nostra Mina Settembre, ma sarebbe troppo rischioso: e se poi la nostra psicologa si fidanza con il nostro compagno come è successo all’assistente sociale? Non possiamo correre questo rischio.

Cerchiamo allora di trovare un po’ di sollievo mettendo tutto per iscritto. Magari, facendo così, un giorno farà meno male. E, chissà, forse la prossima volta saremo in grado di zittire il nostro amico ricordandogli che anche Netflix nasconde cose di cui non dovrebbe andare così fiera. Insomma, 365 giorni non è mica una produzione Rai

1) Blackout – Vite Sospese

Blackout – Vite Sospese (640×360)

Ci sono un’infermiera (che fa miracoli), un meccanico e un delinquente. Questo potrebbe essere l’inizio di una barzelletta, ma in realtà no amici. E’ l’inizio di Blackout – Vite Sospese, e forse anche la fine. Si perché, di base, ancora oggi non abbiamo capito che cosa volesse raccontarci questa Serie Tv Rai che si divide tra mistero e dramma, cosa avesse intenzione di restiuirci mentre, tra una tragedia e un’altra, ha fatto sì che un cervo si togliesse la vita. C’è chi dice che l’animale abbia compiuto tale gesto perché mosso da eventi soprannaturali, ma l’ipotesi più quotata è che l’abbia fatto per non passare un’ora di più con i personaggi di questa storia che avevano oramai preso pieno possesso del territorio. Rimasti bloccati in un hotel dopo una valanga, hanno portato il cervo a pensare: o me, o loro. Non potendoli far fuori, ha ben deciso di andare via fin lì dove nessuno potesse raggiungerlo. E aveva ragione: i protagonisti erano infatti così poco intelligenti da non sapersi neanche uccidere a vicenda durante i loro tentati omicidi. L’hotel ha visto più guarigioni di un ospedale, elemento che ci porta a chiamare Roberto Speranza per informarlo che nei villaggi turistici quest’estate potrebbero verificarsi miracoli mai visti prima. Lourdes? No, B&B da Carmela.

2) Non Dirlo al mio Capo

Non dirlo al mio capo 3
Non Dirlo al Mio Capo (640×360)

C’è da dire che la Rai, nell’anno 2018, è stata davvero coraggiosa. Trasmettere in prima serata una storia in cui un avvocato non ha alcuna voglia di assumere donne madri è davvero una mossa coraggiosa, soprattutto se a questo viene aggiunto l’elemento sentimentale. Perché il nostro Lino Guanciale non riesce proprio a non farle innamorare tutte, neanche quando interpreta personaggi che più che una storia d’amore meriterebbero due di picche e cilecche. La nostra Lisa (interpretata da Vanessa Incontrada) ha necessità di tornare a lavorare, ma per farlo dovrà fingere di non avere figli a causa delle idee del suo datore di lavoro. Per carità, ognuno per portare il pane a casa fa ciò che vuole, ma insomma, non potevamo cambiare un po’ la struttura della trama? Per esempio, nessun amante della pizza con l’ananas sarebbe mai stato assunto dallo spietato capo. Vedrete che così saremmo stati tutti d’accordo.

3) Sopravvissuti

Sopravvissuti
Sopravvissuti (640×360)

Quando abbiamo visto l’assurda mancanza di Lino Guanciale in Blackout-Vite Sospese non l’abbiamo presa bene, ma abbiamo compreso. Rovinare il suo rapporto con la montagna, dopo aver rovinato quello con il mare, sarebbe stato troppo. Non avrebbe più capito dove poter andare in vacanza. Quando ad agosto tutti saranno al mare lui dovrà occuparsi di tenersi stretto un posto in qualche hotel lontano dal caldo snervante perché oramai terrorizzato dalle località marittime, e rovinare anche questo era davvero troppo. Ma, dobbiamo dircelo, le cose sono andate meglio del previsto. Sopravvissuti avrebbe potuto rovinare il rapporto di Lino Guanciale con il mondo delle Fiction, ma per fortuna tutto questo non è successo. D’altronde Sopravvissuti è davvero una delle peggiori Serie Tv Rai mai viste, e questo purtroppo lo sappiamo bene. I protagonisti di questa produzione vengono infatti ritrovati dopo un anno dalla loro scomparsa. Volevano soltanto andare in barca, ma con un biglietto di sola andata. Il ritorno non era purtroppo garantito. Una volta tornati alla vita reale, però, nessuno penserà di abbracciare i vecchi affetti: chi se ne frega. Ognuno di loro rimarrà infatti bloccato nei ricordi cercando di ricostruire quello che è successo. Insomma, capite? Non lo hanno capito neanche loro cosa sia successo. Pensate quanto quindi ne abbiamo capito noi.

4) Sirene

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Sirene (640×360)

Esistono solo due posti in cui le Sirene hanno la possibilità di vivere tra gli umani con sembianze umane: New York e Napoli. Ambientata nel secondo posto, Sirene racconta le vicende di due Sirene che si tirano fuori dall’acqua per vivere in mezzo agli umani, scoprendo così quanto in realtà gli squali siano innocui. Con la partecipazione di Michele Morrone in un prequel che ci fa vedere la sua vita prima di diventare il boss di 365 Giorni, la serie mette in atto una storia fatta di disagi, leggende stravolte e ragazze-pesce che, certamente, decidono di rimanere a Napoli per mangiarsi la pizza fritta. Altrimenti non si trovano altre spiegazioni.

5) Vento di Ponente

Vento di Ponente (640×360)

L’immagine di fronte ai nostri occhi ritrae Serena Rossi ed Enrico Mutti durante l’annuncio del rinnovo di Vento di Ponente per una seconda stagione composta da 18 episodi. Il loro sguardo, così turbato e minaccioso, lo comprendiamo anche adesso a distanza di anni. Di questa storia ci sono d’altronde rimasti i traumi, l’assoluta certezza che da quel momento la Rai non avrebbe mai potuto fare peggio. Poi lo ha fatto con Sopravvisuti, ma questo è un altro discorso. Un discorso che però terrorizza e mette in difficoltà la città di Genova, il luogo in cui entrambe le Fiction sono state girate. Non è bastato farle del male una volta, hanno dovuto strafare. Ma se la seconda, ancora fresca, stiamo cercando di elaborarla, per la prima non sembra esserci alcuna soluzione. Ancora oggi avvertiamo il peso di questa soap-opera che ha basato la sua storia su tradimenti, vendette e finte morti. Il buon vecchio Sebastiano Ghiglione – il protagonista della serie – ha infatti quello che avremmo voluto fare anche noi quando, anni fa, abbiamo guardato Vento di Ponente: fingerci morti.

6) La Dama Velata

La Dama Velata (640×360)

Prendiamoci un attimo per riflettere: anche nel caso de La Dama Velata la protagonista si finge morta lasciandoci come dei fessi sul divano di casa a guardare la Fiction da soli. Insomma, ma un po’ di rispetto. Non potete farci accomodare e poi andare via. Non potete farlo neanche se ci piazzate come protagonisti Miriam Leone e Lino Guanciale che ritorna, anche questa volta, come protagonista assoluto della storia. Praticamente il nostro Guanciale avrebbe potuto prendere parte anche a Blackout-Vite Sospese, tanto in vacanza non ha il tempo di andarci. Non fa in tempo a chiudere un set che subito ne riapre un altro. Leggenda narra che i suoi nipoti lo chiamino Lo zio Rai, alla faccia di quelli che hanno lo zio d’America. Ma, parenti a parte, La Dama Velata è certamente una delle peggiori Serie Tv Rai mai viste in giro, e la presenza della meravigliosa Miriam Leone non allegerisce la nostra difficoltà. In questo caso siamo infatti di fronte a una vera e propria soap-opera che mette in scena tutti i suoi elementi tipici che passano dalle finte morti, ai tradimenti fino alla crudeltà di una famiglia che cerca di manipolare la propria figlia. Ambientata durante il ‘900, la serie sembra somigliare sempre di più a produzioni come Il Segreto e Una Vita, e questo – ve lo assicuriamo – è qualcosa che fa male al cuore.

7) Paura di Amare

Paura di Amare (640×360)

Paura di Amare cerca di portare in scena quello che più abbiamo amato nelle produzioni americane. La ragazza dal maglione largo, la vita tragica e i libri tra le mani torna infatti qui in prima serata mettendo sotto sopra la vita di un uomo che ha già i suoi tormenti, e che di certo non può occuparsi anche dei suoi. Ma non esiste sconfitta nel cuore di chi ha il maglione largo, ed è così che i due protagonisti passano da capo e dipendente a promessi sposi. Il nostro Strefano è infatti un padre vedovo che, dopo la morte della moglie, sembra star perdendo tutto. Un giorno però Asia – che chiamaremo Maglione Largo – piomba nella sua vita in qualità di baby-sitter, stravolgendo completamente i suoi piani. I due cominciano infatti a legare sempre di più permettendo a Maglione Largo di conquistare il cuore di un uomo dagli occhi azzurri e dal carattere apparentemente impossibile. Leggenda narra che dopo Paura D’amare in Italia ci sia stato un grande aumento di baby-sitter.

8) Regina dei Fiori

Regina dei Fiori (640×360)

Manuela Arcuri, come avevamo già detto quando abbiamo affrontato il trauma delle peggiori Serie Tv Mediaset, ci aveva già traumatizzato l’esistenza con Pupetta – Il coraggio (di guardarla) e la Passione, e Il Peccato e La Vergogna (di guardarla). La sua sembrava una missione, e come poteva lasciare a mani vuote la Rai? Sarà stato forse per questo che l’attrice, a un certo punto, ha ben deciso di prendere parte a La Regina dei Fiori, una Serie Tv Rai che racconta il legame tra una fioraia e un ricco uomo d’affari. La Fiction affronta le loro differenze come se i due fossero figli di nemici criminali. Insomma, i due sembrano quasi Rosa e Carmine di Mare Fuori, ma con qualche anno in più. A dividere il loro amore ci sarà una grossa eredità, ma anche in questo caso non ci sarà sconfitta nel cuore di chi ha un mazzo di fiori e di chi, invece, ha un jet privato.

9) Ricominciare

Ricominciare (640×360)

Non ci bastava Vivere, non ci bastava Centovetrine, avevamo (davvero?) anche bisogno di Ricominciare, una Serie Tv Rai che dentro possedeva tutti gli ingredienti tipici di una soap-opera da cui adesso scapperemmo via con il crocifisso in mano. Anche in questo caso a farsi la guerra troveremo due famiglie da sempre nemiche che, dopo la morte del patriarca di una delle due, arriveranno ai ferri corti. Nella vita abbiamo poche certezze, ma una di queste è e sarà sempre la guerra tra le famiglie. Lo sappiamo dai tempi di Romeo e Giulietta, e ancora oggi continuiamo a saperlo. Nella vita potremmo anche semplicemente ignorarci, non fare per forza le guerre, ma se facessimo così quante soap-opera del genere nascerebbero?
Esatto. Zero. Quindi cominciate a fare quello che dice Dante: Non ti curar di loro, ma guarda e passa.

10) Le Indagini di Lolita Lobosco

Le Indagini di Lolita Lobosco (640×360)

Concludiamo questo viaggio tra le peggiori Serie Tv Rai con Le Indagini di Lolita Lobosco, l’ennesima produzione poliziesca che si perde in un bicchier d’acqua. A farci da guida in questo caso abbiamo Lolita, un vicequestore che torna nella sua città di origine, Bari, per dirigere una squadra di uomini. Se una notizia del genere la sapesse l’avvocato di Non Dirlo al mio Capo le conseguenze sarebbero preoccupanti, ma fortunatamente questo è un segreto che teniamo per noi. La nostra protagonista cercherà infatti di continuare la propria professione combattendo qualsiasi tipo di pregiudizio, ma farlo non sarà semplice. Come spesso succede durante le diverse battaglie delle Fiction, per lei ci sarà spazio anche per l’amore e per i casi irrisolvibili che però, chissà come, acquistano subito un senso non appena entra nella scena del crimine.
Se Don Matteo sapesse che i misteri Rai riescono a trovare risoluzioni anche senza di lui andrebbe in esilio volontario, quindi teniamoci anche questo segreto, per favore. Che Don Matteo ci piace.

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