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Le 8 Serie Tv poliziesche più belle da guardare su Netflix

3) Criminal

Una scena tratta da Criminal, una delle Serie Tv poliziesche
Credits: Netflix

Criminal è certamente una delle serie che più indagano all’interno degli aspetti tecnici del genere poliziesco. Ci ritroviamo dentro una sala d’interrogatori in cui ogni sospettato viene messo a dura prova da dei detective che cercano disperatamente la verità per la risoluzione finale del caso. L’unità interrogativa è pronta a giocare al gatto e al topo e non si fermerà di fronte a nulla pur di raggiungere il proprio obiettivo. I dialoghi a cui assisteremo si caratterizzeranno soprattutto per la forte aria realista, per la freddezza degli occhi di chi li racconta. Sono le parole le principali protagoniste di questo prodotto che sceglie, consapevolmente, di fare a meno di qualunque altra caratteristica.

Tutto quello di cui siamo a conoscenza lo traiamo dalle parole fredde di chi le racconta, e questo perché la nostra prospettiva è la stessa della polizia. Non sappiamo nulla di più o di meno rispetto a loro. I nostri occhi sono gli stessi di chi interroga, e così anche per le orecchie. Indaghiamo esattamente come fanno loro, e le domande che ci poniamo trovano una risposta capace di aprire degli altri interrogativi essenziali. In un modo raro, così, ci facciamo spazio dentro un racconto che decide di raccontare con grande realismo ciò che succede quando è il momento di raggiungere la verità, evitando tutta la parte romanzata delle altre Serie Tv poliziesche. Criminal, nel dettaglio, si compone di 12 episodi divisibili in quattro parti da tre episodi a testa.

4) Seven Seconds

K.J. Harper in Seven Seconds, una delle Serie Tv poliziesche
Credits: Netflix

Seven Seconds è passata inosservata fin dai tempi in cui ha fatto il suo esordio. Pochi, pochissimi abbonati alla piattaforma hanno dato un’opportunità a questa serie poliziesca che, più di altre, concentra la propria attenzione su alcuni degli aspetti più intricati e intimi di questo mondo. Nel dettaglio, la serie racconta la brutta vicenda di un poliziotto bianco appena assunto alla narcotici di Jersey City sud. Non farà in tempo a prendere posto che subito si troverà costretto a dover affrontare una situazione più grande di lui in cui coinvolgerà la sua squadra. Peter ha infatti investito un ragazzino afroamericano in bicicletta. Nel terrore del momento, sceglie di chiamare i propri colleghi con l’obiettivo di nascondere quanto fatto. Il panico è talmente tanto da fargli sfuggire un dettaglio fondamentale: il ragazzino è ancora vivo.

Ed è così che Seven Seconds racconta una storia in cui, per prima cosa, si mette al primo posto l’impatto che le azioni hanno sulla vita di chi le commette. e l’ingiustizia di ognuna di loro. Nulla viene lasciato al caso, e ogni cosa acquista e ricopre il proprio peso. Ogni componente della squadra nasconde qualcosa che esercita un potere devastante sulla vita di ogni singolo, e questa agonia si riflette anche sui rapporti che la serie mette in scena.

Scontrosi, contraddittori, complessi e protettivi. Ma Seven Seconds sa che la situazione di privilegio dei poliziotti bianchi sui ragazzi di colore non può più andare avanti. E’ consapevole dell’ingiustizia, del mondo malato in cui abitiamo. Ne è consapevole, e mostra tale consapevolezza in ogni frammento. Delicata, forte, complessa: questa è in breve Seven Seconds, la serie che si assume la responsabilità e il coraggio di parlare di un argomento che spesso viene silenziato ingiustamente.

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