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Le 12 migliori Serie Tv Netflix che parlano di morti misteriose (realmente accadute) e sparizioni

Oramai da qualche anno il grande e il piccolo schermo hanno mostrato sempre più interesse nei confronti della figura del serial killer, producendo serie tv e pellicole che hanno rievocato i fatti di sangue commessi da killer realmente esistiti. Un interesse, questo, che cresce in maniera direttamente proporzionale al terrore seminato, al dolore provocato, al modus operandi, al numero di omicidi del quale si è macchiato e all’efferatezza con la quale sono stati messi in atto. Il risultato è una vastissima galleria degli orrori nella quale hanno trovato spazio prodotti cinematografici e televisivi realizzati alle diverse latitudini. Non c’è da stupirsi, dunque, del fatto che una piattaforma come Netflix, sempre a caccia di contenuti e storie che possano saziare gli appetiti dei divoratori seriali abbia puntato forte su questo filone. E noi oggi siamo qui per raccontarvi di 12 incredibili e tremende serie tv Netflix che trattano questi temi. Se siete amanti di questo genere non potete non guardare queste produzioni, e a maggior ragione se siete ancora vergini su questa tipologia, dovete assolutamente iniziare con queste nostre 12 proposte. Non perdiamo tempo dunque, e iniziamo a scoprirle insieme.

1) Sulla scena del delitto – Il caso Cecil Hotel

Della nostra prima serie tv vi abbiamo già parlato in un recente articolo (lo trovate qui). Gli episodi che compongono la produzione raccontano fedelmente quello che accadde nel 2013 all’interno del Cecil Hotel di Los Angeles, che scosse l’opinione pubblica tanto da farlo diventare un caso mediatico. Questo riguarda la morte di Elisa Lam, una giovane ragazza ospite dell’Hotel: una studentessa canadese di origine cinese, la quale aveva deciso di intraprendere un viaggio da sola con sé stessa, spostandosi a Los Angeles per una breve vacanza all’insegna della cultura e del divertimento. All’improvviso scompare e qualche giorno dopo viene trovata morta: ciò che rimane un mistero, però, sono i video in cui si vede la ragazza parlare a una presenza invisibile dentro un ascensore, per poi scomparire per sempre. Un mistero che potrete risolvere guardando questa serie tv Netflix.

2) I am a killer – Nel braccio della morte

I am a killer è la nostra seconda proposta per voi. La serie tv che si sviluppa in dieci episodi punta i riflettori sulla storia di alcuni condannati a morte. La struttura narrativa è la medesima per ogni detenuto: gli vengono poste domande sulla propria storia personale e vengono interrogati sul perché delle loro azioni. La parola viene poi ceduta ai familiari dei detenuti e delle loro vittime. Il tema è sicuramente interessante, soprattutto per i fan delle serie televisive di stampo crime e thriller intrise di psicologia criminale. A tal proposito, crediamo che il punto forte sia proprio l’aspetto “diretto” e vero, nel quale il carnefice e le sue azioni sono collocate in primo piano. I Am a Killer non è solamente un insieme di interviste poste ad una serie di detenuti, ma si presenta come un pretesto per scuotere le coscienze dell’opinione pubblica ponendo un quesito fondamentale, che ancora oggi divide il mondo intero: è giusto o meno condannare a morte un uomo?

3) American Murder: La famiglia della porta accanto

American Murder racconta la storia di una vicenda terribile che ha sconvolto l’America, quella di Chris Watts e della sua famiglia. Un documentario puro che non ha alcuna scena ricostruita, nessuna intervista, nessun racconto. Tutto quello che vediamo sono le immagini reali di quei giorni, tanto che lo spettatore rimane quasi confuso, incapace di capire se sia un’opera di fiction o se tutto sia reale. American Murder è una serie tv Netflix è l’ennesima storia che racconta quello di cui può essere capace l’Uomo, non inteso tanto come essere umano ma come genere maschile. Una storia che vi farà star male e vi porterà a profonde riflessioni. Una storia misteriosa e orribile che vale la pena conoscere attraverso questa incredibile docu-serie targata Netflix.

4) Unsolved Mysteries

La nostra quarta serie tv è la produzione perfetta per tutti gli amanti dei misteri irrisolti. La serie tv Netflix Unsolved Mysteries raccoglie in sei puntate le storie che dagli Stati Uniti alla Francia hanno lasciato una scia di interrogativi negli investigatori e nei media e di sofferenza nei familiari delle vittime che ancora cercano un movente, un senso e un colpevole da assicurare finalmente alla giustizia. 5 storie su 6 trattano di omicidi irrisolti mentre la puntata Un UFO nella contea di Berkshire come suggerisce il titolo indaga su un presunto avvistamento alieno il 1 settembre 1969 da parte di diversi testimoni alcuni dei quali sostengono di essere stati anche rapiti dagli UFO per un tempo incalcolabile. Unsolved Mysteries è sicuramente una serie documentata in maniera puntuale e coinvolgente che appassionerà gli amanti del genere investigativo. La produzione inoltre ci mostra, ancora una volta, quanto Netflix sia interessata a questo filone narrativo e quanto sia alta la qualità dei suoi documentari.

5) Night Stalker: caccia a un serial killer

Probabilmente in pochi in Italia si ricorderanno di quando un assassino ribattezzato dalla stampa americana Night Stalker cominciò a terrorizzare le strade di Los Angeles, in California, verso la metà degli anni ’80. Eppure, almeno negli Stati Uniti, tutti quanti sembrano sapere qualcosa su questo personaggio incredibile e da alcuni ritenuto un adoratore del Diavolo che col tempo ha consolidato la sua leggenda nell’ecosistema della cultura pop a stelle e strisce. Ci sono però una miriade di dettagli sul regno del terrore instaurato da Richard Ramirez, questo il nome del killer, che sono decisamente molto meno noti al grande pubblico e che vengono a galla con la serie tv Netflix. Questa ci offre una nuova prospettiva sul mostro e non solo racconta la storia dei detective della omicidi che hanno lavorato instancabilmente per catturarlo, ma onora anche le vite delle sue numerose vittime. La storia legata alle sue azioni e alla sua cattura è ai limiti del leggendario. E il modo in cui Night Stalker: caccia a un serial killer segue è inaspettatamente thrilling e efficace. Una produzione consigliatissima.

6) Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online

Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online è una delle serie tv Netflix che più ha fatto parlare di sé al momento della sua uscita. Migliaia di persone sono rimaste incollate allo schermo per seguire le vicende raccontate nella produzione. La storia è semplice. La gente ama i felini e adora condividere foto su di loro perché innalzano l’umore collettivo. Se fai del male a un gattino, sei un profilo social morto. Ed è esattamente quello che capita una sera del 2010 su Facebook e Youtube quando una moltitudine di utenti inciampa su un video amatoriale in cui un giovane uccide due mici. E così alcune persone iniziano ad analizzare ogni fotogramma utile a scovare l’identità dello squilibrato e a dargli la caccia. Il problema diventa ancora più grande quando lo psicopatico inizia ad uccidere gli esseri umani e la caccia all’uomo si sposta su scala globale. La tremenda serie tv Netflix, attraverso la sua narrazione, ci lancia un messaggio chiaro: noi, popolo del web, possiamo diventare complici involontari di simili follie, oppure accadrebbero in ogni caso? Noi abbiamo risposto qui, ma la vera risposta dovete darcela voi, dopo aver visto questa produzione.

7) Evil Genius: la vera storia della rapina più diabolica d’America

Evil Genius è una docu-serie di Netflix che racconta la vera storia di una rapina in banca avvenuta a Erie, Pennsylvania, il 28 agosto 2003. Non si tratta solo di un resoconto di quanto avvenuto in banca e poco dopo, o di come è stata organizzata la rapina. Evil Genius è una storia incredibile che per quanto assurda e paragonabile ad una sceneggiatura di un film thriller è ciò che davvero è accaduto. Al di fuori dell’America i fatti non sono molto conosciuti ma si tratta di un caso che ha avuto grande clamore negli Stati Uniti, venendo presto identificata anche con il nome di “the pizza-bomber mystery”. Brian Wells infatti per vivere consegna pizze e il 28 agosto del 2003 entra in una banca con indosso una strana maglietta con scritto “guess”, ovvero “indovina”, e consegna alla cassiera alcuni fogli che riportano delle minuziose istruzioni: consegnare i soldi, non avvisare nessuno, altrimenti esploderà una bomba. Appena uscito Wells viene subito fermato dalla polizia, ma lui avverte che ha una bomba fissata al collo e che a breve esploderà se non segue le istruzioni che ha ricevuto. Gli ufficiali di polizia non gli credono e dopo alcuni minuti si inizia a sentire un “bip” sempre più insistente provenire dal presunto ordigno. Dopo poco la bomba esplode e Wells muore. Cosa è successo? Guardate questa assurda serie tv e lo capirete.

8) The Confession Killer

La nostra ottava proposta è forse quella che racconta la storia più assurda tra le 13. Nel 1983 Henry Lee Lucas viene arrestato per futili motivi dai Texas Ranger e qualche giorno dopo ammette di aver ucciso un’innocua ottantenne che lo aveva ospitato qualche tempo prima e la giovanissima Becky Powell, sua amante. La polizia controlla i suoi racconti, scopre prove schiaccianti per accusare Lucas e l’uomo viene portato in tribunale, dove viene condannato a 75 anni di carcere. Ed è a questo punto che gli eventi prendono una piega assurda: Henry Lee Lucas chiede, con tutta la tranquillità del mondo, che pena deve ricevere per aver ucciso altre 100 persone. Possibile che Henry Lee Lucas stia mentendo, fornendo alla polizia informazioni che lui stesso ha ricevuto da qualcuno? Possibile che i Rangers lo stiano usando per chiudere casi e farsi rieleggere, magari forzando la mano sulle confessioni? Possibile infine che Lucas confessi omicidi avvenuti a distanza di pochissime ore e centinaia di chilometri e che nessuno abbia dubbi? Le poche risposte le troverete in questa serie tv Netflix che più che mai farà riflettere lo spettatore su quanto ancora sia complessa la tecnica dell’interrogatorio e la ricerca della vera verità.

9) La scomparsa di Maddie McCann

La scomparsa di Maddie McCann è una miniserie autoconclusiva in 8 puntate che spiega, passo dopo passo, come la bimba che dà il titolo alla produzione sia sparita, quali siano stati i primi passi della polizia portoghese, quali siano stati i primi sospetti, come mai sia stato dato tanto seguito alla pista che portava ai genitori della bambina Jerry e Kate, e soprattutto perché questa storia continui ancora ad affascinare tristemente molte persone. Uno degli aspetti più interessanti dal punto di vista giornalistico è lo scontro culturale tra il modo di fare dei militari portoghesi e quello britannico, ovvero dei genitori della piccola. Le discrepanze culturali permeano l’intera storia e hanno influenzato non poco l’opinione pubblica, al punto di arrivare a ipotizzare il coinvolgimento della madre perché considerata “troppo fredda”. Il documentario Netflix è decisamente interessante e c’è una ragione ben precisa per cui riesce a attrarre in questo modo gli spettatori, per cui ancora oggi speriamo che la bambina venga ritrovata: la serie ci fa immedesimare perfettamente nei genitori della piccola.

10) I figli di Sam: verso le tenebre

Tra l’estate del 1976 e quella del 1977, New York fu terrorizzata dagli omicidi del serial killer “il figlio di Sam”, così chiamato dal nome del fantomatico padre assetato di sangue che l’uomo diceva di dover soddisfare in due deliranti lettere rese pubbliche. Dopo un anno di ricerche, la polizia arrestò David Berkowitz, reo confesso di sei omicidi, ma un giornalista di New York, Maury Terry, continuò a indagare sulla presunta rete di satanisti di cui il killer faceva parte sostenendo l’esistenza di più complici e di una setta potente e pericolosa. Per tutta la vita Terry ha raccolto prove a favore della sua tesi, scontrandosi per questo con la polizia di New York e finendo egli stesso vittima della follia che intendeva smascherare. Più che la storia degli omicidi del Figlio di Sam, la miniserie Netflix è la storia di un’ossessione: Maury Terry è l’eroe solitario di una battaglia nel nome della verità, o forse, più semplicemente, delle sue illusioni. Questo prima di morire, ha fatto in tempo ad affidare lo sterminato archivio di documenti raccolti sul caso al produttore e regista Joshua Zeman, il quale ha realizzato per Netflix questa imperdibile docu-serie che racconta le indagini e l’ossessione di Maury.

11) Caccia al killer dall’impermeabile giallo

La serie tv Netflix Caccia al killer dall’impermeabile giallo ci documenta gli efferati crimini commessi dal serial killer Yoo Young-chul, uno psicopatico che ha sconvolto nel 2004 la Corea del Sud uccidendo in pochi mesi 20 persone. La serie di atroci omicidi commessi dall’uomo non trova precedenti per numero di vittime, crudeltà dei metodi utilizzati e l’assurda procedura di smembramento dei corpi. Caccia al killer dall’impermeabile giallo documenta i crimini commessi da Yoo Young-chul e l’enorme impatto che hanno esercitato, analizzando gli eventi da punti di vista inediti, con filmati d’archivio e interviste alle persone direttamente coinvolte nel caso e raccontando la storia attraverso le voci di chi ha assistito agli avvenimenti da vicino. Una produzione che vi consigliamo di guardare a patto che abbiate uno stomaco davvero di ferro, perché quello che vedrete sarà terribilmente crudo. La realtà e la verità spesso ci fanno riflettere e fanno in modo che ci si chieda fino a che punto la follia umana possa spingersi.

12) Elize Matsunaga: c’era una volta un crimine

La nostra ultima proposta è un true crime brasiliano che racconta uno dei crimini che più hanno sconvolto l’opinione pubblica del paese, soprattutto perché, a dispetto delle prove, il movente non è mai stato del tutto chiarito. Si chiama Elize Matsunaga e la sua storia si intreccia con quella di Marcos Kitano, suo marito, che nel 2012 ha ucciso nella sua casa di San Paolo apparentemente a causa di un tradimento, smembrando poi il cadavere e nascondendone i pezzi. È lei stessa a raccontarsi alle telecamere di Netflix, approfittando di una licenza con cui sostanzialmente voleva dare la sua versione dei fatti e lasciarla ai posteri ma soprattutto alla figlia, come testimonianza personale e definitiva. Con Elize Matsunaga: C’era una volta un crimine siamo di fronte a qualcosa di diverso, un singolo delitto all’apparenza di facile risoluzione. La stessa protagonista della serie, Elize Matsunaga, si dichiara colpevole, senza lasciare dubbi sul suo coinvolgimento nella vicenda, che però si complica nel corso della narrazione, assumendo risvolti sempre più inquietanti e psicologici. Se non l’avete ancora vista, correte a recuperarla.

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