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La classifica delle 5 migliori Serie Tv drama presenti sulla nuovissima Lionsgate+

Lionsgate+ è il nuovo nome che ha assunto il servizio streaming di serie tv e film precedentemente noto come StarzPlay, e disponibile con un abbonamento aggiuntivo su Amazon Prime Video. Il rebranding, avvenuto lo scorso settembre, nasce dalla volontà di voler differenziare il servizio streaming dal canale statunitense Starz, al momento in vendita. All’interno del catalogo della neonata Lionsgate + è possibile trovare serie tv di altissima qualità tra drama, horror e sci-fi: da Castle Rock, serie tv antologica basata sulle opere del “re”, a Channel Zero, piccolo gioiello indie horror da non lasciarsi scappare.

Oggi però vogliamo presentarvi quelle che, secondo noi, sono le migliori serie tv drammatiche da recuperare assolutamente. Parlare di capolavori come Black Sails o The Great sarebbe un tantino troppo facile, per cui abbiamo optato per cinque titoli meno conosciuti ma altrettanto validi, ad esempio Normal People e The Serpent Queen.

Ecco allora la classifica delle migliori serie tv drama presenti al momento sul catalogo dell’imperdibile Lionsgate +.

5) Dr. Death

Joshua Jackson (640×373)

Iniziamo subito da una serie tv antologica così agghiacciante da essere reale. Stiamo parlando di Dr. Death, lo show creato da Patrick Macmanus che si propone di raccontare, ogni stagione, un caso che definire di “malasanità” sarebbe un eufemismo. La prima stagione ruota attorno al caso di Christopher Duntsch, giovane neurochirurgo con una brillante carriera d’avanti ma anche con un terribile segreto. La vicenda reale risale al 2015 quando Duntsch venne arrestato e successivamente condannato all’ergastolo con l’accusa di aver procurato, intenzionalmente, lesioni permanenti a numerosi suoi pazienti e aver causato la morte di due.

Approfittando della fama crescente, il dottor Duntsch utilizzava la sala operatoria per dar sfogo al proprio narcisismo psicotico. La serie tv, però, fa molto più che raccontare la storia di un altro killer americano. Dr. Death ha lo scopo, soprattutto, di fare luce sulle falle dell’intero sistema sanitario e di utilizzare il caso del dottor Duntsch e non solo come prove inconfutabili.

4) The Girl from Plainville

Elle Fanning (640×360)

Parliamo nuovamente di una serie tv basata su eventi reali, questa volta però passiamo dalle sale operatorie alle aule di tribunale. Nel 2014 il giovanissimo Conrad Roy, ragazzo di 18 anni con alle spalle diversi problemi di depressione, si suicida per avvelenamento da monossido di carbonio. La storia potrebbe chiudersi qui, ma non si tratta solo della triste vicenda di un ragazzo psicologicamente abusato dal padre che vede nel suicidio l’unica drammatica via di salvezza. No. Si tratta di un ragazzo che è stato spinto a compiere questo atto estremo.

Durante una visita a casa di alcuni parenti in Florida, Conrad incontra infatti Michelle Carter. I due iniziano una relazione ma anche Michelle ha diversi disturbi psicologici che non tardano a manifestarsi quando incita il fidanzato a togliersi la vita. Incoraggiamenti macabri che Michelle invia quasi costantemente attraverso mail e messaggi fino a quella fatidica notte in cui Conrad si mette in macchina. Non ci vuole molto perché la polizia sospetti di Michelle e requisendole computer e cellulare, l’atroce verità viene a galla.

3) The Serpent Queen

Samantha Morton (640×427)

Non potevamo certo dimenticarci di inserire una serie tv storica dal momento che Lionsgate+ è piena di questo tipo di show: da The White Queen a The Spanish Princess. Ma dovendone scegliere una, la nostra scelta è ricaduta su The Serpent Queen, ovvero la serie tv che racconta in chiave più o meno romanzata la storia della vera Caterina De’ Medici. Promessa sposa al delfino di Francia, la giovane Caterina è costretta a recarsi a corte a soli 14 anni lontana dalla sua famiglia e dalla sua casa. Inizialmente convinta di poter amare ed essere ricambiata dal principe Enrico, ben presto Caterina si rende conto che dorà trovare il modo di sopravvivere in un covo di serpi.

Pur trattandosi di un drama storico, The Serpent Queen si avvicina di più allo stile di The Great (una delle migliori serie tv storiche dello scorso anno) che a quello delle “cugine” come The White Queen, sia per le numerose libertà narrative sia per un tono molto ironico e sopra le righe. Inoltre, Caterina s rivolge in prima persona allo spettatore compiendo una rottura della quarta parte che abbassa la drammaticità delle vicende narrate.

2) Flesh & Bone

serie tv Lionsgate +
Sarah Hay (640×361)

Non si tratta solo di una delle migliori miniserie presenti sul catalogo Lionsgate+, ma di una delle migliori serie tv degli ultimi 10 anni.

Flesh & Bone vede protagonista Claire Robbins, il cui grande sogno di entrare a far parte del American Ballet Company di New York City si scontra ben presto con l’ambienet tossico, le gelosie delle ballerine rivali e del direttore artistico Paul Grayson. Claire viene ritenuta da tutti una semplice ragazza di provincia, con tanti sogni ma poca conoscenza del mondo. In Flesh & Bone l’innocenza di Claire è solo la maschera dietro la quale si cela più di un segreto e un’anima oscura che aspetta solo di essere liberata

L’attenzione maniacale per i dettagli, il talento sconfinato di Ben Daniel e un’ottima narrazione sono le armi vincenti di una miniserie rimasta ingiustamente nell’ombra fin dal suo debutto nel 2015. Come già accaduto nel film Il Cigno nero, anche Flesh & Bone mette in scena l’universo competitivo, crudele e feroce della danza classica.

1) Normal People

serie tv Lionsgate +
Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal (640×360)

Tratta dal romanzo bestseller di Sally Rooney, è Normal People ad aggiudicarsi la cima del podio tra le migliori serie tv drammatiche presenti su Lionsgate+.

Marianne e Connell sono legati da un filo invisibile e a nulla valgono i loro tentativi di allontanarsi l’uno dall’altra, alla fine i loro cammini si incrociano sempre. Ed in questo continuo lasciarsi e ritrovarsi, i due protagonisti crescono e cambiano. Come qualsiasi persona normale. Pur trovandosi ai due lati opposti di una bilancia caratteriale e, per certi versi, sociale, Marianne e Connell rimangono inspiegabilmente connessi mostrandoci l’evoluzione del loro rapporto attraverso gli anni. Eppure quella ignoranza sentimentale che sembra costituire il loro comune denominatore, li porta a farsi del male a vicenda, a non essere chiari nelle loro intenzioni e a non riuscire quindi a costruire una relazione stabile.