Queste Serie Tv in Italia chissà quando (e se) le vedremo!
Alcune delle più belle storie televisive sono per noi delle Serie Tv inedite, che dovremmo avere la pazienza di cercare e recuperare.
Ho preso qualche esempio dai generi più popolari, dategli un’occhiata e non ve ne pentirete!
Vicious
Vicious è una serie televisiva britannica trasmessa sul canale ITV. È una sit-com interpretata da Ian McKellen e Derek Jacobi, rispettivamente nel ruolo di Freddie e Stuart, una coppia gay che convive da 50 anni. Freddie, attore che mai ha sfondato davvero, vive nel suo egocentrismo e nello snobismo mentre Stuart, casalinga un po’ disperata, lo asseconda. La loro quotidianità è fatta di offese gratuite, insulti rispettivi sull’età e sul decadimento fisico, sarcasmo in puro stile british. Il loro è amore, strambo ma vero.
Si uniscono all’arzilla coppietta gli amici di sempre: Violet, Penelope, ex fiamma di gioventù di Stuart; Mason, fratello di Freddie le cui visite sono sempre sgradite; Ash, ventenne vicino di casa che ritrova nei due vecchietti la famiglia perduta (interpretato da Iwan Rheon, finalmente in un ruolo più “leggero”) e il cane Balthazar, spesso dato per morto ma più vivo che mai!
Le puntate scorrono veloci e si ride davvero tanto, nonostante il set ridotto all’osso (accade quasi tutto nella sala principale del loro appartamento) e le vecchie risate di sottofondo che dopo pochi minuti già vi sarete scordati. Una chicca!
Utopia
Utopia ormai è un cult, ma è stata inspiegabilmente cancellata dopo solo due stagioni.
Tutto ruota intorno ad una graphic novel, The Utopia Experiments, che sembra contenere delle informazioni segrete su un’arma di distruzione di massa.
Cinque persone si incontrano online, accomunati dalla passione per il bizzarro manoscritto, ma ben presto verranno braccati da una pericolosa organizzazione, The Network, capeggiata da un fantomatico Mr. Rabbit, che tenterà con ogni mezzo di recuperare i fumetti. Non solo: nel mirino di The Network c’è una ragazza, Jessica Hyde, fondamentale per lo sviluppo del piano misterioso contenuto della graphic novel.
Ricchissima di colpi di scena, gli intrecci si svelano piano piano e ti tengono incollato allo schermo grazie anche alla magistrale interpretazione degli attori (a noi poco noti, tranne Nathan Stewart-Jarrett, Curtis di Misfits) e della location sature di colori acidi.
Un thriller cospirativo geniale come non si vedeva da anni. Quando comincerete a vederla, non smetterete di andare in giro chiedendo “Where is Jessica Hyde?”
Black Books
Ancora sit-com, ancora Regno Unito. Tre stagioni all’attivo, e un BAFTA come Best Situation Comedy vinto nel 2000, Black Books nasce dal comico irlandese Dylan Moran, che è anche il protagonista.
La serie è ambientata nell’eponimo Black Books, una piccola libreria situata nel quartiere di Bloomsbury, al centro di Londra. Il proprietario è Bernard Black, un alcolista nichilista sempre in conflitto con l’assistente Manny (Bill Bailey) e la loro amica comune, Fran (Tamsin Greig).
Bernard è un misantropo dedito all’alcool, al fumo, e ovviamente ai libri, ma l’interesse di mandare avanti la baracca non lo sfiora nemmeno. Manny e Fran sperano che, unendo le forze, riusciranno a pagare i debiti e rendere Bernard un persona più accettabile, almeno per i vicini!
Purtroppo gli sforzi saranno sempre vani perché il proprietario, moderno Bukowski, non fa altro che trascinare gli amici dentro la sua personale visione nichilista del mondo.
Black Books è pervasa da un surreale senso dell’umorismo, in particolar modo per quanto riguarda lo stato del negozio: è infatti frequentemente rappresentato come un buco polveroso in cui i molluschi vivono nelle condutture e ogni tanto compare un tasso stecchito sul pavimento.
Baskets
Chi ama i clown? Nessuno. È per questo che la commedia agrodolce che vede protagonista Zach Galifianakis è degna della vostra attenzione.
In un mondo monopolizzato dagli interessi finanziari, dalle grandi corporazioni, piagato da una società omogeneizzata, Chip Baskets coltiva da sempre il sogno di diventare un clown professionista. Dopo una deludente esperienza in una prestigiosa scuola di clown a Parigi, si vede costretto a lavorare in rodeo locale di Bakersfield in California.
Dramedy statunitense, ruota attorno alla figura tragicomica e alle disavventure del personaggio interpretato da Zach Galifianakis, che è anche co-creatore assieme a Louis C.K., che tra le altre cose è l’ideatore della serie FOX Louie.
Il comico di origini greche, rimasto impresso al grande pubblico per il ruolo di Alan Garner nei blockbuster Una notte da leoni, non è nuovo alle serie tv, infatti è stato il coroner Davies in Tru Calling tra il 2003 e il 2005 e Ray Hueston nella commedia dai toni noir Bored to Death – Investigatore per noia.
Se vi piace quest’omone dall’aria spensierata, seguite la serie: vestito come un tendone da circo non può che suscitare risate.
The wrong mans
Sam Pinkett e Phil Bourne, due mediocri impiegati del comune di Bracknell, si trovano improvvisamente invischiati in un’inverosimile, ma terribilmente seria, rete di crimini, cospirazioni e corruzione, dopo che Sam risponde alla chiamata di un telefono cellulare ritrovato nel luogo di un incidente stradale.
Janice Hadlow, direttore di BBC Two, ha annunciato la messa in onda di The Wrong Mans, una co-produzione di BBC e Hulu con l’esilarante duo comico formato da James Corden e Mathew Baynton.
Jeremy Dyson, attore, scrittore e sceneggiatore britannico, noto principalmente come membro della League of Gentlemen insieme ai colleghi comici Reece Shearsmith e Mark Gatiss ed al co-sceneggiatore Steve Pemberton, è stato lo script editor della serie e il titolo, volutamente errato, sta a sottolineare l’ilarità della commedia che strizza l’occhio al thriller.
Tanta azione e (soprattutto) tante risate!
The Hour
Una serie tv britannica trasmessa dal 2011 al 2012 su BBC Two, che prova a ipotizzare cosa accadeva in un’agenzia spionistica nella Gran Bretagna della Guerra Fredda. Peccato, solo due stagioni da sei episodi. Potevano svilupparla molto meglio.
Autunno 1956, Freddy Lyon è un reporter insoddisfatto del suo lavoro al cinegiornale della BBC che desidera ardentemente lavorare in televisione.
Non sa che la sua migliore amica e collega Bel Rowley è appena stata scelta come produttrice del nuovo settimanale di attualità The Hour e sceglie come anchorman l’affascinante e facoltoso Hector Madden.
Lo show ci porta dietro le quinte della produzione e punta lo sguardo su un triangolo amoroso che si dipana tra gli addetti ai lavori.
Attori tirati a lucido per una serie patinata, drammatica e ricca di suspense. Freddie Lyon interpretato da Ben Whishaw e Hector Madden interpretato da Dominic West sono perfetti!
In the flesh
Una prima stagione di solo tre episodi e la seconda di sei, rientra nei classici canoni dell’horror puro: superata un’apocalisse zombie, il governo ha imparato a curare i non morti e prova a reinserirli nella società. Ma non tutto va come previsto…
Sono passati quattro anni dalla notte in cui il mondo ha visto risorgere i morti dalle loro tombe e adesso, dopo un lungo periodo di riabilitazione, dopo aver coperto i corpi con tessuti e lenti a contatto speciali, il governo inizia a re-integrare i portatori di PDS (Sindrome dei Parzialmente Deceduti) nella società.
Kieren Walker ha diciassette anni e li avrà per sempre perché si è suicidato quattro anni fa quando il suo migliore amico, Rick, è morto in Afghanistan. Adesso Kieren torna nel suo piccolo villaggio di Roarton, nel Lancashire, e cerca di ritrovare la sua strada, di superare i sensi di colpa per quello che ha fatto e di assorbire lo shock per la presenza di Rick, anche lui un non-vivente ritornato a casa.
Riusciranno ad avere una seconda occasione per essere felici? E riusciranno gli umani a coabitare fianco a fianco con i non-viventi?
Magari la trama è già sentita, ma i giovani attori sono stati davvero bravi a calarsi nei panni di ragazzi turbati, alle prese con i normali problemi adolescenziali con l’aggravante apocalisse zombie.
The Fades
Serie tv britannica trasmessa nel 2011 su BBC Three e BBC HD. Unica stagione da sei episodi, ma se ti piace l’horror gotico, è da vedere.
Paul è un teenager tormentato da sogni apocalittici e in grado di vedere gli spiriti dei morti, conosciuti come Ombre, che lo circondano. Le Ombre non possono essere viste, sentite o toccate dagli esseri umani e sono ciò che è rimasto di quegli umani che sono morti, ma non sono stati accettati in Paradiso. Per questo motivo, le Ombre rimaste sulla Terra sono crudeli e vendicative nei confronti della razza umana.
Queste però hanno trovato un modo per ritornare parzialmente umane, e Paul è l’unico prescelto, insieme a un gruppo di Angelici capaci di percepire le Ombre, in grado di impedire la distruzione dell’umanità e la loro permanenza sulla Terra.
C’è anche Natalie Dormer (Margaery Tyrell in Game of Thrones) nel ruolo di un’Ombra, ma in vita un’Angelica.
Concept banale, ma la serie è ben fatta e ricca di suspense.
Cucumber – Banana -Tofu
A Russell T Davies l’idea era venuta mentre era ancora showrunner di Doctor Who: concepire un seguito spirituale della serie Queer as Folk trasmessa tra il 1999 e il 2000 su Channel 4.
La serie Banana è stata annunciata nel novembre del 2013 insieme alla serie Cucumber e alla webserie Tofu dello stesso Davies. I titoli delle tre serie fanno riferimento a uno studio scientifico sull’erezione maschile, che ha individuato una scala di durezza composta da quattro fasi: tofu, peeled banana, banana e cucumber.
Banana è una serie antologica e ogni suo episodio ruota attorno a differenti personaggi, mentre Cucumber tratta di un unico personaggio nell’arco dei suoi otto episodi (Henry vive con il suo compagno Lance da nove anni. Lance gli fa una proposta di matrimonio, ma Henry la rifiuta senza pensarci troppo, dando così inizio a una serie di eventi che stravolgeranno la sua vita). Entrambe si svolgono nello stesso mondo narrativo, la gioventù di Manchester appartenente alla comunità LGBT, le vicende e i personaggi si incrociano traloro in maniera costante e coerente.
Ricchissima di pathos ma allegra e scanzonata, anche se tratta temi scottanti lo fa col consueto british humor, riprendendo le atmosfere della geniale e anticonformista Queer as Folk, di cui è la degna erede.
