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9 interessanti Serie Tv fantasy che puoi recuperare in un solo weekend

Better Call Saul

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Un intero weekend per perdersi in un mondo che non è il nostro, in compagnia di alcune serie tv fantasy passate in sordina, ma che vale la pena recuperare. Soprattutto se siete al settimo rewatch di Buffy e vi piacerebbe variare un po’. Quando la realtà inizia a premere troppo, le serie tv fantasy diventano rifugi perfetti: terre abitate da creature mitologiche, magie nascoste dietro ogni angolo, eroi riluttanti e antiche profezie da compiere. Ma non tutte le epopee richiedono stagioni interminabili o decine di ore di visione. Alcune, brevi ma intense, riescono a incantare e sorprendere nel tempo di un fine settimana.

In questo articolo vi proponiamo una selezione di serie tv fantasy che potete iniziare e finire in due o tre giorni.

1) The Dark Crystal: Age of Resistance

Credits: Netflix

Il fascino vintage di Dark Crystal: Age of Resistance porta con sé le sensazioni di un fantasy d’altri tempi. Il film del 1982 ha acquistato, meritatamente, il titolo di cult trasmettendoci un immaginario di leggende raccontate attorno al fuoco, in cui il mondo fantastico è celato alla vista ma comunque presente. E così come la pellicola degli anni Ottanta, anche la più recente serie tv è un mondo interamente fatto a mano, un’ode alla manualità e al coraggio di osare dove la maggior parte delle produzioni contemporanee preferisce il comfort della computer grafica.

Ogni creatura è un burattino animatronico, mosso da mani, fili, meccanismi invisibili. Dietro ogni movimento c’è uno sforzo coordinato da venti, trenta tecnici. Un singolo sguardo dei Gelfling richiede ore di prove. I paesaggi non sono generati da software ma costruiti fisicamente: mini-mondi in scala dove il muschio è vero muschio, i cristalli sono scolpiti, le nuvole dipinte a mano. Questo ritorno al tangibile è una scelta poetica oltre che tecnica. In un’epoca in cui tutto può essere creato al computer, Dark Crystal ha scelto di rallentare per restituirci un incanto reale.

La trama della serie tv fantasy è sorprendentemente matura.

Non ci troviamo davanti a una semplice fiaba per bambini, ma a una parabola politica sul potere, la corruzione e la rivolta. I Gelfling, razza magica a metà tra elfi tolkeniani e muppets, scoprono che i venerati Skeksis li stanno letteralmente prosciugando per ottenere l’immortalità. Da lì, la resistenza cresce. Parallelamente alla trama politica si sviluppa un’altra linea narrativa: quella mistica, legata ai Mystics, creature sagge ed eremite che vivono isolate, e alla profezia del “Gelfling che riporterà l’equilibrio”. La serie è piena di riferimenti esoterici: il Cristallo è un archetipo gnostico, simbolo della verità originaria, e i personaggi vivono sogni visivi, visioni e “dreamfasting”, una pratica telepatica che permette ai Gelfling di condividere i ricordi toccandosi le mani — un’idea che mescola spiritualità e scienza narrativa.

Eppure, nonostante il plauso della critica e un Emmy vinto per gli effetti speciali, Age of Resistance è stata cancellata dopo una sola stagione. Una decisione che ha fatto infuriare i fan e rattristato chiunque avesse investito cuore e tempo in questo progetto unico.

2) Percy Jackson

Il protagonista della serie tv fantasy di Percy Jackson
Credits: Disney+

La serie Percy Jackson and the Olympians, prodotta da Disney+ (disponibile sul catalogo qui) e uscita nel 2023, ha rappresentato un ritorno all’amata saga letteraria di Rick Riordan e l’occasione per adattare la storia in maniera ancora più approfondita. Sì, perché il fantasma dei film del 2010 e 2013 – con Logan Lerman nei panni del protagonista – aleggiava ancora pesante. Non per la recitazione, sia chiaro (Lerman è sempre stato amatissimo), ma per la superficialità con cui i testi originali vennero trattati: stravolgimenti di trama, personaggi resi irriconoscibili, un tono più da teen-action che da fantasy mitologico. Rick Riordan stesso ne prese le distanze, con una franchezza rara per un autore coinvolto in un progetto hollywoodiano. Stavolta, invece, ha preso direttamente parte al progetto.

Ogni episodio della serie (già rinnovata per una terza stagione) non è solo una tappa nel viaggio di Percy, ma un piccolo tributo alla mitologia greca, rivisitata con un’ironia sottile e una profonda tenerezza per i personaggi. I mostri sono incarnazioni del caos, del destino, di quelle forze interiori che spaventano e attraggono. Medusa, Ade, persino il Minotauro, ognuno di loro appare sotto una veste completamente nuova.

C’è anche da dire che la serie tv fantasy, pur rimanendo fedele ai toni originali, non si è tirata indietro nel confrontarsi con i temi più duri.

Il rapporto con i genitori, la sensazione di essere un “errore”, la paura di non appartenere a nessun mondo: tutte queste fragilità sono trattate con una delicatezza disarmante. Percy, alla fine, è un bambino che cerca un posto dove sentirsi al sicuro. E nella sua lotta per trovare quel luogo – sia fisico che interiore – c’è qualcosa di profondamente universale.

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