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7 Serie Tv che hanno deluso le aspettative nella prima metà del 2025

The Last of Us è una delle serie tv più popolari della settimana

5) Perché anche The Last of Us è nel team delle Serie Tv deludenti?

Joel ed Ellie nel sesto episodio di The Last of Us, una delle serie tv deludenti

La controversia generata da The Last of Us (qui un focus sulla serie) nella prima metà del 2025 nasce da una combinazione di scelte narrative discutibili. Annoveriamo le problematiche di casting e uno sbilanciamento tonal-pacing che hanno incrinato l’incanto costruito con tanta cura nella prima stagione. La seconda stagione, adatta gli eventi drammatici del celebre The Last of Us  Part II, eppure fin dal debutto ha mostrato segni di cedimento. Molti spettatori hanno notato anche un ritmo irregolare. Pensiamo a momenti altamente intensi, come gli scontri con gli infetti, o agli episodi che sembravano lunghe pause narrative, caratterizzate da battute sentimentali poco funzionali. In particolare, la scena chiave della rivincita di Abby su Joel, è arrivata troppo presto e in modo troppo esplicativo, eliminando gran parte della suspense che nei videogiochi era costruita gradualmente.

Anche il casting di Kaitlyn Dever nei panni di Abby ha riacceso polemiche tra i fan. Accusata di non incarnare fisicamente la forza bruta del personaggio, la scelta ha diviso il pubblico. C’è chi rimprovera la produzione per non aver scelto talenti migliori e, invece, chi difende la performance della Dever, enfatizzandone il profilo psicologico in luogo della componente visiva. Il confronto, tuttavia, si è focalizzato non solo sulla fisicità dell’attrice. Ma anche su quanto questa scelta abbia influenzato la credibilità delle scene centrali, ridimensionandole nel loro impatto emotivo.

Bella Ramsey nei panni di Ellie ha suscitato dibattiti diversi

Alcuni hanno evidenziato una recitazione meno incisiva, definendola “stanca” e talvolta infantile, con un arco narrativo che sembra punire il personaggio più che farlo evolvere. Contrariamente al gioco, dove Ellie cresce diventando fredda e implacabile, nella serie la sua vendetta appare limitata e inconcludente. Quasi a voler trasmettere il messaggio che il revenge act fosse sbagliato a prescindere. Ciò detto, le piattaforme di rating riflettono questo malessere. Le valutazioni su Rotten Tomatoes, Metacritic e IMDb presentano un’ampia divergenza tra critica e pubblico. L’approvazione critica rimane sopra il 90%, ma il pubblico ha bocciato gran parte della stagione, contribuendo a una vera e propria campagna di review bombing.

A livello strutturale, la serie ha osato meno di quanto avrebbe potuto. Ha infatti ridotto l’adattamento del secondo gioco a sette episodi e molte trame sono risultate tagliate, accelerate o riscritte, con conseguente perdita di coesione narrativa. Poi, gli elementi fondamentali come la dualità delle prospettive tra Ellie e Abby, l’equilibrio tra violenza, sopravvivenza e riflessione, sono passati in secondo piano. Così, ne ha sofferto l’intero arco esistenziale del racconto, che sembra essersi disperso tra drammi personali, flashback, e scene d’azione discontinue. Infine, il calo drastico degli spettatori è emblematico. Il finale ha raccolto solo 3,7 milioni di spettatori contro gli 8,2 della prima stagione, un calo del 55 %. Un segnale definitivo che molti hanno abbandonato la visione, sentendosi traditi da una narrazione incapace di mantenere le promesse emotive e filosofiche del progetto originario.

6) Mare Fuori 5 non ha molti attenuanti di difesa

Una scena di Mare Fuori 5

La quinta stagione di Mare Fuori, trasmessa tra marzo e maggio, ha suscitato un ampio dibattito tra i fan e la critica, con reazioni contrastanti che evidenziano come le aspettative siano state quasi del tutto tradite. Nonostante il successo di ascolti e l’entusiasmo iniziale, la stagione ha mostrato segni di stanchezza narrativa e scelte stilistiche discutibili che hanno inciso sull’esperienza complessiva. Una delle principali critiche riguarda la gestione della trama, dei personaggi e, in particolare, del finale della stagione.

Tra le altre, l’atto eroico di Tommaso, che si sacrifica per salvare Rosa Ricci, è stato percepito da molti come forzato e poco credibile. Come un’accelerazione della trama che ha lasciato poco spazio per un adeguato sviluppo emotivo. Altri personaggi, come Carmela e Cucciolo, hanno subito trasformazioni radicali che hanno spiazzato i fan, allontanandosi dalla complessità morale che aveva caratterizzato le stagioni precedenti. La violenza e le vendette hanno preso il sopravvento, riducendo le possibilità di redenzione e lasciando molti spettatori con un senso di frustrazione.

La regia di Ludovico Di Martino ha introdotto elementi innovativi

Tra gli altri, menzioniamo l’uso di primi piani e slow motion, per enfatizzare le emozioni dei personaggi. Tuttavia, alcuni critici hanno notato che queste scelte, sebbene tecnicamente valide, hanno talvolta reso la narrazione più melodrammatica e meno realistica, allontanandosi dallo stile crudo e autentico delle prime stagioni. Inoltre, anche l’introduzione di nuovi personaggi ha ricevuto recensioni miste. Alcuni spettatori hanno apprezzato le nuove dinamiche portate da figure come Marta, Sonia, Samuele e Federico. Mentre altri hanno ritenuto che questi personaggi non siano riusciti a integrarsi pienamente nell’universo della serie, risultando acerbi o poco sviluppati.

Infine, la scelta di RaiPlay di posticipare la messa in onda della stagione, originariamente prevista per febbraio, ha suscitato malumori tra i produttori e ha contribuito a un’attesa che ha accresciuto le speranze. Pertanto, sebbene questa, tra la serie tv deludenti, abbia ottenuto buoni ascolti con oltre sei milioni di spettatori su Rai 2, la sua conclusione ha diviso il pubblico e sollevato dubbi sul suo futuro.

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