7) Special

Special arriva su Netflix nel 2019. Arriva in silenzio, senza far rumore. Non scala le classifiche, non occupa alcun posto nella top 10 della piattaforma. Nulla di tutto questo. In Italia Special occupa un posto come tanti, non fa la differenza. Si muove impercettibilmente, ma c’è, e il solo fatto di esserci non può rimanere inosservato. Perché Special è tante cose. Delicata, forte, priva di stereotipi, confortante. E’ quello di cui abbiamo bisogno. E’ la storia di Ryan, un ragazzo con una lieve paralisi celebrale che non riesce più a essere trattato come un bambino dalla madre. Vuole la propria indipendenza. Per questo, una volta ottenuto il lavoro, racconta una bugia sulla sua disabilità. Non lo fa per malizia, lo fa perché ne sente la necessità. Ha voglia di vita, di quotidianità. Non vuole più ascoltare le preoccupazioni degli altri su di lui, vuole ricominciare come un normalissimo ragazzo che si fa strada nel mondo del lavoro. Nulla di più. Ma le bugie hanno le gambe corte, e Ryan dovrà esser pronto a fronteggiare qualsiasi inconveniente in qualunque momento, ma nulla lo spaventa: è pronto a crescere. E’ pronto alla vita che nessuno avrebbe voluto lui affrontasse da solo. Ma Ryan vuole questo con i tutti i rischi del mestiere. La vita, d’altronde, non è una serie di rischi che uno dopo l’altro diventano guai? E va bene, lui vuole anche quelli. Ed è bello così.