3) How I Met Your Mother, una delle Serie Tv da vedere comedy che non hanno convinto troppo la critica

How I Met Your Mother ha convinto solo a metà la critica: soltanto due candidature ai Golden Globe, ben trenta agli Emmy e cinque vittorie complessive in categorie minori. Certo, qualcosa a casa è riuscita a portarla, ma non quanto il suo status prevedrebbe. Quando si parla di How I Met Your Mother, d’altronde, si parla di un simbolo, della legittima erede di Friends (anche se noi abbiamo un’altra idea a riguardo) secondo la maggior parte delle opinioni. E si parla anche di una delle prime sit-com che hanno avuto il coraggio di non dover per forza far ridere a tutti i costi, utilizzando il palco anche per affrontare temi più complessi ed esistenzialisti come il lutto, l’evoluzione e la crisi dei trent’anni.
Nel corso delle diverse premiazioni, How I Met Your Mother ha dovuto fare i conti con delle comedy acclamate dalla critica che dominavano totalmente la categoria. Come nel caso di Modern Family e 30 Rock, due produzioni che vantano un numero di premi e riconoscimenti ben lontani da quelli di How I Met Your Mother. Forse sarà un caso o forse no, ma entrambe le comedy fanno a meno di diversi strumenti presenti nella Serie Tv, come le risate di sottofondo e formati multi-camera.
Probabilmente, How I Met Your Mother con la sua struttura narrativa è sembrata una produzione meno innovativa e più legata alla tradizione del passato, cosa che in qualche modo potrebbe aver compromesso il suo cammino. Ad averla apprezzata nella sua interezza è invece stato il pubblico, che fin da subito ha visto nella comedy un mix tra tradizione e innovazione. Non si rideva e basta, c’era spazio per qualcosa di più. Qualcosa di più profondo che toccava tutti. L’obiettivo della serie non era infatti quello proposto nel titolo, ma quello di raccontare il viaggio con tutte le sue difficoltà, cadute ed evoluzioni. E questo è ciò che è successo. E poco importa se la critica non si è esposta abbastanza: How I Met Your Mother è storia da 19 anni, e nulla potrà mai toglierle quel che il pubblico le ha dato.
4) Skins

Apriamo un altro vaso di Pandora con Skins, una delle primissime Serie Tv teen drama a raccontare gli adolescenti senza fronzoli o omissioni di sorta. Skins è stata un pugno nello stomaco, un racconto autentico ed emotivamente struggente di un’altra parte dell’adolescenza. Una Serie Tv così rivoluzionaria, che per prima ha avuto il coraggio di affrontare determinate tematiche dimostrando anche di saperlo fare, aveva tutte le carte in regola per fare la storia degli Emmy o dei Golden Globe, di diventare uno dei teen drama più premiati di sempre. E invece niente. E intendiamo davvero. Zero vittorie, ma anche zero candidature.
Ci si è interrogati a lungo sulle ragioni di questi mancati riconoscimenti agli Emmy e ai Golden Globe. E, come nel caso di Gilmore Girls, le motivazioni potrebbero avere a che fare con quelli che sono i punti di forza della Serie Tv. Skins affrontava infatti il sesso, le dipendenze e lo smarrimento adolescenziale senza alcun tabù offrendo una narrazione spesso controversa che potrebbe aver messo in difficoltà la critica, non ancora pronta a questo tipo di autenticità. Alcuni critici potrebbero non aver colto la profondità della serie, scambiandola più che altro per mero sensazionalismo.
Ma il pubblico sapeva tutto. Sapeva quanto grande fosse Skins, quanto profonda, onesta e autentica fosse. E di quanto, soprattutto, ce ne fosse bisogno. Il suo contributo ha plasmato il futuro dei teen drama, dando vita a produzioni che non hanno più avuto paura di raccontare l’adolescenza non soltanto come un periodo di formazione in cui tutto è ancora possibile, ma anche come una fase delicata, complessa e spesso controversa che non può essere ridotta al ballo scolastico. Skins vive ancora. E lo fa grazie a un pubblico che non l’ha mai dimenticata, e che quando guarda Euphoria, Sex Education o qualsiasi altro teen drama di questo tipo, pensa alla grande eredità che la Serie Tv britannica ha lasciato.






