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7 Serie Tv troppo cervellotiche che non hanno convinto il grande pubblico

6) Anche l’animazione si è guadagnata un posto d’onore nella lista

una scena della serie tv cervellotica Undone

La serie Undone, creata da Kate Purdy e Raphael Bob-Waksberg, è un raro esempio di animazione per adulti psicologica, filosofica e visivamente sperimentale. Eppure, pur ricevendo ottime recensioni e alcuni premi, non ha mai davvero sfondato nel piccolo schermo. Lo show esplora traumi familiari, malattia mentale, viaggi nel tempo, percezione della realtà, spiritualità e fisica quantistica. Questi temi sono trattati in modo non esplicito, ambiguo, lasciando spesso lo spettatore senza certezze su cosa sia reale e cosa no.

E ciò ha affascinato chi ama l’introspezione e le interpretazioni multiple, ma ha scoraggiato chi cerca trame più dirette o risposte chiare. La serie è realizzata in rotoscoping, una tecnica che sovrappone animazione a riprese dal vivo, creando un effetto visivo iper-realistico ma surreale. Sebbene sia artisticamente affascinante, alcuni spettatori lo trovano così disturbante da rendere più difficile l’immedesimazione. Tanto che il pubblico mainstream tende a preferire un’animazione più tradizionale o live action.

La protagonista è volutamente imperfetta, cinica e instabile

E anche se questo la rende realistica e profonda, non è un personaggio “facile da amare” o da seguire per chi cerca intrattenimento leggero. La serie, inoltre, si muove tra linee temporali, sogni, ricordi distorti e realtà alternative, senza mai chiarire completamente cosa stia davvero accadendo. Pertanto, nonostante gli elementi fantascientifici, Undone è una serie tv cervellotica ed esistenziale, che procede lentamente e si concentra molto su relazioni, lutto e identità.

L’azione è minima, i dialoghi spesso meditativi: più una seduta di psicoanalisi che un thriller fantascientifico. Tanto che Amazon non ha promosso Undone come serie di punta, lasciandola in ombra rispetto a produzioni più commerciali. Molti potenziali spettatori non sapevano nemmeno che esistesse, o l’hanno scoperta per caso. L’unione di animazione sperimentale, filosofia e fantascienza quiet è perfetta per una nicchia di spettatori molto specifici. Ma è troppo distante dai gusti di coloro che guardano serie per evasione, azione o intrattenimento leggero.

7) Nonostante la qualità Inverso ha fallito il test delle Serie Tv cervellotiche

una scena di Inverso

Disponibile su Prime Video, Inverso – The Peripheral è un’opera di fantascienza ambiziosa basata sul romanzo di William Gibson e prodotta da Jonathan Nolan e Lisa Joy, noti per Westworld. Nonostante un concept intrigante e una produzione di alto livello, la narrazione si sviluppa su più linee temporali, tra il 2032 e una Londra del 2099, con elementi di realtà virtuale e viaggi nel tempo. Questa struttura, sebbene affascinante per gli appassionati del genere, può risultare confusa per chi cerca una storia più lineare. Molti spettatori hanno percepito la serie come un lungo prologo, con una progressione narrativa lenta e diluita.

Questo ha reso difficile mantenere l’attenzione di chi preferisce un’andatura più dinamica. La serie presenta dialoghi densi e ricchi di termini tecnici, che possono risultare ostici per chi non è familiare con il linguaggio della fantascienza o della tecnologia avanzata. Nonostante il coinvolgimento di nomi noti e un budget considerevole con circa 175 milioni di dollari per otto episodi, la serie ha ricevuto una promozione limitata, passando in sordina rispetto ad altre produzioni.

Secondo Amazon lo show non ha raggiunto il successo di pubblico sperato

Questo ha dunque portato alla cancellazione della seconda stagione, inizialmente annunciata, anche a causa degli scioperi a Hollywood Pertanto, la combinazione di elementi cyberpunk, realtà virtuale e riflessioni filosofiche rende la serie più adatta a un pubblico specifico, rispetto a chi cerca un intrattenimento più immediato. Alcuni personaggi, inclusa la protagonista Flynne Fisher interpretata da Chloë Grace Moretz, sono stati percepiti come distaccati o poco coinvolgenti, rendendo difficile per gli spettatori creare un legame emotivo.

Così, la serie ha ottenuto un punteggio del 76% su Rotten Tomatoes e 57 su Metacritic, indicando una ricezione critica mista. E mentre alcuni hanno apprezzato l’ambizione e la qualità visiva, altri hanno criticato la mancanza di coesione narrativa. In definitiva, Inverso ha cercato di innovare nel panorama della fantascienza televisiva, ma la sua complessità narrativa, il ritmo lento e la mancanza di empatia con i personaggi, hanno limitato la sua capacità di attrazione.





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