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Com’è Quibi, la nuova piattaforma di streaming pensata esclusivamente per gli smartphone

In un periodo come questo, il mondo delle serie tv è il più redditizio: ogni giorno compaiono sul mercato delle nuove piattaforme streaming. Le ultime che hanno cercato di replicare il successo di Netflix e che sono state lanciate in questo ultimo periodo sono state Apple TV+ (qui le sue perle) e Disney+ con un vasto e interessante catalogo. Ma in questo ultimo mese ha destato molto interesse nel mondo dell’intrattenimento anche la rivoluzionaria proposta di Quibi.

Ma in cosa consiste l’offerta di Quibi, la nuova piattaforma streaming che è stata lanciata il mese scorso?

Quibi

Fondata dal famoso produttore cinematografico Jeffrey Katzenberg nel 2018, questa è la prima piattaforma i cui contenuti possono essere visti unicamente sugli schermi degli smartphone. Ma la novità più importante è sicuramente il fatto che gli episodi delle serie proposte abbiano una durata decisamente inferiore a quella a cui siamo abituati: infatti non durano più di dieci minuti. L’obiettivo dell’azienda è quello di fornire dei contenuti accattivanti e interessanti che intrattengano gli spettatori mentre aspettano l’arrivo del treno o durante una breve pausa dal lavoro.

Il desiderio di Jeffrey Katzenberg è quello di regalare ai suoi abbonati dei “Quick Bites” (letteralmente “dei morsi veloci”). Quando si apre la piattaforma i contenuti vengono presentati come se fossero dei post di un social network che l’utente può sfogliare con grande rapidità. Infatti Jeffrey ha detto che i diretti concorrenti della sua piattaforma sarebbero proprio i più amati social come Instagram e TikTok e non le piattaforme di streaming. Coloro che desiderassero abbonarsi a Quibi potrebbero guardare non solo serie tv e film ma anche documentari, talk, programmi di informazione, sport, cultura e finanza e reality che possono soddisfare le richieste degli abbonati.

Tutti questi show ovviamente rispettano rigorosamente la durata di 10 minuti.

Quibi

Quibi consente una prova gratuita di 90 giorni e poi ci si potrà abbonare al costo di 8,99 euro al mese (mentre nel resto del mondo è possibile accedere anche a un abbonamento a un costo inferiore, scegliendo di mantenere le pubblicità). Al momento sono presenti solo contenuti in lingua originale e non sono disponibili sottotitoli in lingua italiana. Per attirare l’attenzione del pubblico, Quibi ha coinvolto grandissimi nomi per i suoi contenuti originali: Steven Spielberg, Sophie Turner, Liam Hemsworth, Christoph Waltz, Naomi Watts e Jennifer Lopez.

Al momento chi decidesse di abbonarsi a Quibi troverebbe una cinquantina di show molto interessanti.

Gli amanti delle serie thriller ed action potranno sicuramente apprezzare The Fugitive, When the Streetlights Go On o Most Dangerous Game. Vale la pena di dare a quest’ultimo una possibilità per ammirare la grande prova attoriale di Christoph Waltz che ritorna per l’occasione a vestire i panni di un antagonista malvagio e mellifluo (che ricorda vagamente il colonnello Hans Landa). In questo show il suo personaggio offre a Dodge, che è affetto da una malattia terminale, la possibilità di partecipare a un gioco in cui rischia la vita. Per 24 ore degli assassini lo inseguiranno e cercheranno di ucciderlo, ma se riuscirà a sopravvivere guadagnerà 24,5 milioni di dollari con cui potrà assicurare un futuro agiato alla sua famiglia.

Per il momento il catalogo delle comedy non è particolarmente ricco, ma chi cerca uno show meno impegnativo troverà sicuramente qualcosa che si adatti ai suoi gusti. Consigliamo ad esempio Flipped con Eva Longoria, Andy García e Will Forte. La serie racconta l’assurda storia di una coppia che vuole sfondare in tv realizzando il proprio programma di home staging (cioè quelle trasmissioni famosissime in America che si basano sulla ristrutturazione di una casa). Il loro piano però si complica quando si imbattono in uno spacciatore che li obbliga a lavorare per lui. Ma questo mese sulla piattaforma è stata caricata anche la settima stagione di Reno 911!, un noto show di Comedy Central.

Uno dei prodotti che più ha attirato l’attenzione degli spettatori è stata la serie che vede nel cast la talentuosa Sophie Turner, Survive. Tratto dall’omonimo romanzo di Alex Morel, lo show racconta la storia di Jane, una donna insoddisfatta della sua vita che vuole farla finita. Quando però si ritrova a essere una degli unici due sopravvissuti a un disastro aereo cambia idea e comincia a combattere per sopravvivere. Date un’occhiata anche a Chrissy’s Court in cui la celebrity Chrissy Teigen e sua madre aiutano a risolvere casi di vita quotidiana nell’aula di un tribunale: uno show frivolo ed esilarante!

Quibi

Ma veniamo alla domanda che ci stiamo ponendo tutti: com’è questa piattaforma? Vale la pena abbonarsi?

Fino a ora Quibi non ha avuto il successo tanto atteso e quando l’entusiasmo iniziale è sfumato, pochi sono stati coloro che hanno deciso di abbonarsi. Per Jeffrey Katzenberg se le persone non hanno apprezzato Quibi è stato a causa del coronavirus che ci ha costretto tutti a rinchiuderci in casa. Sicuramente la quarantena ha danneggiato la piattaforma che serviva per intrattenere gli utenti mentre erano fuori casa, ma è davvero questa la ragione del suo insuccesso? Le altre piattaforme hanno aumentato i loro iscritti durante questo periodo, mentre Quibi colava a picco.

Leggendo i commenti in rete, è facile capirne la ragione: gli utenti non ne hanno affatto apprezzato le regole troppo stringenti. I contenuti erano disponibili solo su un Iphone o un Android e inoltre non era possibile fare degli screen o dei video ai contenuti per condividerli con i propri amici. In questo modo però hanno impedito alle serie di diventare virali e di creare il passaparola che è fondamentale per far conoscere un nuovo servizio di streaming.

Per il momento la piattaforma offre un catalogo monotematico e, se sono diversi i thriller e gli action, mancano del tutto gli show per i più piccoli. Inoltre le serie che troviamo sulla piattaforma sono state per lo più adattate al formato dei quick bites scelto dall’azienda. Quindi guardando un episodio si avverte proprio la sensazione che esso sia stato tagliato in due parti.

Quibi

In un mercato già abbastanza saturo Quibi non è riuscita a brillare.

Inoltre la piattaforma non ha uno show di punta, le serie tv realmente interessanti sono poche e nessuna di queste ci incuriosisce al punto da spingerci ad abbonarci. L’idea poi degli episodi di dieci minuti non ci ha per nulla convinto: la breve durata delle puntate non ci fa apprezzare del tutto il prodotto e non permette di appassionarsi alla trama. Terminata la visione si ha la sensazione di aver guardato un video di YouTube o di TikTok e non la puntata di un programma tv. Per quanto poi guardare una serie tv dal cellulare possa risultare comodo, tuttavia è molto più appagante godersi uno show su un grande schermo ad alta definizione che permette di coglierne tutti i dettagli. A questo proposito è stato annunciato che a breve la piattaforma sarà fruibile anche su Smart Tv, tablet e altri dispositivi: ma così non viene meno il concept di Quibi?

Jeffrey Katzenberg però è determinato a non arrendersi e crede che la sua piattaforma potrà davvero essere un successo. Infatti ha in programma di investire fino a due miliardi di dollari per creare nuovi contenuti e moltissimi sono i progetti in cantiere (come la serie tratta dalla celebre commedia Come farsi lasciare in 10 giorni).

Per il momento per noi è rimandata, ma non escludiamo che in futuro Quibi possa sorprenderci.

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