8) Supernatural

Dopo quindici stagioni il finale non è solo attesissimo: diventa un momento cruciale, carico di una responsabilità narrativa ancora più grande. A questa regola non fa eccezione Supernatural, il drama horror che ha scritto la sua fine durante il Covid-19, uno dei momenti più complessi per il panorama seriale. Una cosa che i fan della serie ricordano bene e a cui attribuiscono almeno il 10% della colpa: Supernatural potrebbe aver peccato di frettolosità, costretta a chiudere in un momento difficile, senza riuscire a valorizzare appieno le sue potenzialità e i suoi archi narrativi. Eppure, secondo molti, sarebbe bastato fermarsi al penultimo episodio per evitare gli scivoloni del finale. La battaglia tanto attesa avverrà infatti nel penultimo episodio, cosa che fin da subito – in quel momento – aveva messo in allerta il pubblico. Perché era necessario continuare con un’altra puntata? Che intenzioni ha Supernatural?
Le domande sono presto diventate risposte, e il tono malinconico adottato durante l’ultima puntata aveva già fatto intendere dove il finale sarebbe andato a parare. Non entriamo nel dettaglio, ma sapete bene a cosa la Serie Tv ha deciso di rinunciare al momento dei saluti finali uccidendo un personaggio che – per 15 stagioni – è sopravvissuto a qualunque minaccia e che adesso perde la vita tramite una morte – a detta di molti – banale e senza alcun impatto emotivo. L’intenzione di Supernatural resta tuttora chiara: riportare in scena il tema del sacrificio, uno degli argomenti più cari alla serie, ma secondo la nostra community non doveva essere questo il modo.
In questo finale non si aggiunge niente ma, al contrario, si toglie soltanto. Oltre a vedere morire un personaggio importantissimo non vediamo in scena altri personaggi che avevano bisogno di un’ultima scena, un’ultima battuta prima del grande addio. Niente di tutto questo. Supernatural ha chiuso la sua storia dopo 15 stagioni e una profonda crisi dalla sesta in poi. Si potevano compiere delle scelte migliori? Sì. E non solo al momento del finale.
7) Sherlock

Settimo posto per Sherlock, una Serie Tv che secondo Hall of Series – Comunità di Recupero si è bruciata proprio al momento dei saluti snaturandosi completamente. Anche in questo caso il problema per la maggior parte dei fan della serie non ha a che fare con il finale in sé, ma con l’intera ultima stagione. L’introduzione della sorella segreta di Sherlock ha infatti indispettito il pubblico. Non si era mai accennato a qualcosa del genere e, anche se è stato lecito introdurre un nuovo personaggio, quel che non è stato gradito è il modo. Eurus sembra infatti restituire alla serie un aspetto più paranormale che psicologico o deduttivo come le altre stagioni. Il suo modo di manipolare la mente, fuggire e evadere dai posti più sicuri è infatti stato visto come poco credibile e completamente opposto alla natura della serie.
L’aspetto investigativo nel corso dell’ultima stagione si perde molto perché viene dato più spazio ad altri aspetti. L’ultima puntata di Sherlock si svolge infatti all’interno di una specie di manicomio in cui il protagonista viene sottoposto a diverse torture da parte della sorella, che vuole capire il suo grado di empatia. Questo elemento ha accentuato le sfumature horror della trama, un’impronta che il pubblico non ha gradito, preferendo un’esplorazione della mente del protagonista più in linea con la tradizione. Ma per una stagione finale ci voleva decisamente qualcosa di più soprattutto dopo i tre anni di attesa che avevano alzato ancor di più le aspettative. Troppi misteri legati alla trama restano irrisolti e nessuna notizia di Moriarty, il nemico storico della serie di cui ci si aspettava un ritorno finale.
Anche in questo caso, niente di tutto questo. Sherlock va via solo al 70% delle sue potenzialità. È tanto, sì, ma perché fermarsi al 70 quando si può ottenere il 100%?






