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La leggerezza di essere bambini è una sensazione unica, irripetibile. L’involontaria consapevolezza di non aver nient’altro a cui pensare se non al compito del giorno dopo o il dove andare a giocare nel pomeriggio, o ancora sbrigarsi a tornare a casa per vedere Paso Adelante. Piccole abitudini che rimangono impresse nel cuore, come i programmi che trasmettevano in televisione nel pomeriggio che nel corso del tempo diventavano un vero e proprio appuntamento quotidiano. Insomma, un primo approccio con il mondo delle Serie Tv.
Quali generi dettavano legge?
I programmi erano moltissimi: si passava dai cartoni animati, alle sitcom intramontabili come La Vita secondo Jim – a proposito, vi ricordate come è finita? – fino ad arrivare alle interminabili ma amatissime serie provenienti dalla Spagna o dal Sud America. Quest’ultime avevano il potere di mantenere il pubblico incollato allo schermo con i loro mille intrighi, l’atmosfera adolescenziale e una buona dose di canto e ballo. Non potete mentire, tutti almeno una volta siamo passati per questa fase.
In onore dei vecchi tempi ecco a voi le Serie Tv in lingua spagnola che hanno segnato la vostra infanzia:
1) Paso Adelante
Ovviamente non potevamo non iniziare con una delle Serie Tv spagnole più internazionali di sempre, essendo stata trasmessa in ben 54 nazioni. Composta da ben 6 stagioni, Paso Adelante è andata in onda dal 2004 fino al 2006 su Italia 1 e Sky Vivo, conquistando letteralmente il pubblico.
La storia racconta le vicende di un gruppo di ragazzi che frequentano la scuola di ballo e di recitazione più famosa di Madrid. La protagonista è Lola – interpretata dalla bellissima Beatriz Luengo – una timidissima ragazza di periferia che decide di trasferirsi a Madrid per inseguire i suoi sogni, tra mille problemi e difficoltà. Accanto a lei si schierano una fitta rete di personaggi che fra tradimenti, litigi e amicizia, hanno saputo conquistare il giovane pubblico italiano attraverso 173 episodi. Il tutto condito con quell’atmosfera trash per cui tanto andavamo matti.
