Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » 5 Serie Tv Original Netflix finite tristemente nel dimenticatoio

5 Serie Tv Original Netflix finite tristemente nel dimenticatoio

Non tutte le serie tv degne di nota ottengono il successo che meritano, lo sappiamo. Anzi, ce ne sono alcune che appena uscite sembrano essere il prodotto del momento, di cui tutti parlano e che conquistano una grande fetta di pubblico ma che, trascorso un po’ di tempo dal boom iniziale, vengono relegate nel dimenticatoio. E spesso, quando si tratta di serie tv che hanno un ottimo potenziale, è un vero peccato. Noi di Hall of Series stiamo per accompagnarvi in un viaggio nel passato con l’obiettivo di farvi ripensare a quelle serie Original Netflix che meritano davvero, ma che sono state un po’ delle comete: la loro luce ci ha accecato per un po’, ma poi sono tornate nell’oscurità.

1) The Get Down

Chi scrive ciò che state leggendo sarà sempre di parte quando si parla di The Get Down. Un po’ perché l’ha amata follemente, e un po’ perché in fondo non ha ancora accettato come una serie del genere non abbia avuto il successo che merita. Partiamo dalle basi: il regista di The Get Down, prodotto originale Netflix, è Baz Luhrmann, lo stesso che ha girato film del calibro di Mulin Rouge, Romeo + Juliet e Il grande Gatsby. Quindi se di Baz Luhrmann stiamo parlando è impossibile non trovare in The Get Down un susseguirsi di scene in stile musical. Questa serie, infatti, si presta perfettamente al genere: narra le vicende di cinque ragazzi che hanno vissuto a New York tra gli anni ’70 e ’80. In quel periodo New York era la patria della musica: stava nascendo la disco e il funky aveva preso piede largamente, ma ciò che stava emergendo era anche l’hip hop. I cinque protagonisti mettono in piedi una boy band hip hop, pronti a spodestare la concorrenza e non solo.

La storia narrata da The Get Down è ispirata a una storia vera: la boy band, nella realtà, è poi diventata il gruppo chiamato The Sugarhill Gang, autore, tra le altre, della celeberrina Rapper’s Delight. Ciliegina sulla torta, nella serie ritroviamo anche Giancarlo Esposito in un ruolo molto diverso dal solito. Allora, perché una bomba del genere è passata inosservata? Un indizio per rispondere a questa domanda sta nel fatto che dopo due stagioni (con ancora molto da dire) The Get Down è stata cancellata a causa del budget troppo elevato. Un vero peccato!

2) Glow

GLOW

La prima impressione quando si sente il titolo di una serie tv come Glow? Un nome così ricorda il mondo del make-up, e per questo Glow, un’altro prodotto originale Netflix, può essere scambiata per qualcosa di frivolo. Ma il titolo Glow non è un rimando a una marca di rossetti: è un acronimo che sta per Gorgerous Ladies of Wrestling, e scoperto ciò si fa tutto molto interessante. Ecco la trama: sullo sfondo della California negli anni ’80, Ruth (interpretata da Alison Brie, che ricordiamo in Mad Men nel ruolo di Trudy Campbell) è un’attrice squattrinata e con poche possibilità di fare carriera, tanto che inizia a considerare di accettare una parte in qualche film erotico. Le arriva però una proposta davvero bizzarra: entrare a far parte del cast di Glow, programma di intrattenimento di serie B dove donne vestite in modo kitsch se la danno di santa ragione all’interno del ring.

Glow è una serie davvero unica, a partire dal cast, composto in gran parte da donne, comprese le due creatrici. Uscita nel 2017, ora è composta da 3 stagioni e ha ottenuto parecchio successo: nel 2018 ha ottenuto ben 10 candidature agli Emmy Awards, tra cui una come miglior serie tv comedy. Glow si può davvero considerare uno dei prodotti originali Netflix meglio riusciti, e allora perché ce la siamo dimenticata?

3) Altro che caffè

NETFLIX

Per farvi capire l’atmosfera di Altro che caffè, prodotto Netflix che proviene dalla Francia, noi di Hall of Series ricorreremo a un divertente escamotage.

Voi che leggete, pensate alla vostra famiglia: avete sicuramente un parente, vicino o lontano, che gestisce una piccola attività portata avanti dalla tradizione familiare. Un piccolo bar, una pasticceria, un ortofrutta. Ora immaginatevi di andare da vostra zia Luigia, che da generazioni gestisce il suo ortofrutta e dirle: “Zia, questo business non tira più: porta via tutto, qui ci facciamo un bel coffee shop”. Risparmiando a zia Luigia qualsiasi infarto, Altro che caffè è proprio questo. Joseph, la cui famiglia gestisce una macelleria halal da generazioni, vorrebbe diventare un imprenditore grazie alle sue idee di business innovative ma gli manca sempre quel qualcosa che gli faccia concretizzare il tutto.

Quando in Francia la marijuana viene legalizzata, Joseph ha la brillante idea di proporre alla sua famiglia di riconvertire la macelleria in un coffee shop.

Il resto è tutto dire: nella famiglia si scateneranno discussioni e litigi, ma ci sarà anche qualcuno d’accordo con l’idea di business di Joseph. Come ha già fatto in passato, Netflix torna a parlare di legalizzazione, tema molto caldo in questi ultimi anni. Eppure, nonostante questo argomento sia discusso molto anche oggi, Altro che caffè è davvero finita nel dimenticatoio.

4) Gentefied

NETFLIX

Da una serie tv Netflix dove si parla francese a una dove si parla (anche) spagnolo: eccovi Gentefied, comedy esplosiva.

La parola chiave per capire questa serie è fusione e non solo per le lingue parlate durante i dialoghi (inglese e spagnolo) ma anche per la fusione di culture e tradizioni a cui assistiamo. Casimiro, capostipite di una famiglia messicana emigrata negli Usa (e interpretato da Joaquìn Cosìo, Don Neto in Narcos Messico), gestisce con la sua famiglia un ristorante di cucina tipica messicana. I costi per sostenere l’attività iniziano a superare i guadagni e la famiglia percepisce una certa pressione economica: addirittura, l’affittuario li minaccia di sostituire l’attività con un ristorante di ramen, grave smacco per i messicani. È il momento quindi di adattarsi e di rendere la cucina del loro ristorante più accattivante per il mercato, ma tutto ciò creerà molti scontri all’interno della famiglia protagonista.

La spaccatura tra la prima generazione e la seconda è evidente: mentre i genitori hanno creato il ristorante per lasciare in mano un’attività ai figli, i figli si ribellano alla gestione “vecchia scuola” del ristorante senza però portare idee. Gentified è una serie che non va dimenticata perché parla di molte cose, tra cui famiglia, etnie diverse e differenze generazionali con una comicità messicana tutta particolare.

5) Feel Good

Netflix

Ecco un prodotto Netflix molto interessante che strizza l’occhio al politically correct: Feel Good. Questa è la serie di chi sta affrontando una difficoltà e non sa come uscirne: protagoniste sono due ragazze, George e Mae (la cui madre è interpretata da Lisa Kudrow), che da poco si sono incontrate e innamorate. Per quanto l’attrazione fisica che provano l’una per l’altra sia molto forte, sono entrambe in difficoltà. Mae ha un passato di tossicodipendenza di cui non vuole parlare ma che la rende dipendente verso le persone. George invece ha una storia familiare complicata e sta muovendo i primi passi nell’accettazione della sua omosessualità. I loro spigoli faranno fatica a coincidere, e il loro percorso di coppia non sarà facile. Ma mettendo in scena tutte queste difficoltà, la serie fa riflettere su molti temi. Uno di questi è la dipendenza, che sia provocata da una sostanza o da una persona: qualsiasi essa sia, va sdoganata e non deve esserci vergogna nell’affrontarla.

Insomma, Feel Good è un mix di sensibilità e dolore, di cambiamento e di gioia, un gioiellino di serie tv che chi non ha ancora visto dovrebbe sicuramente recuperare.