Com’è andato il mese, a proposito delle serie tv? Scopriamolo insieme attraverso una classifica delle migliori serie tv uscite a ottobre.
Un dato su tutti risalta immediatamente: c’è un po’ d’Italia nella classifica delle migliori serie tv uscite a ottobre. Con due titoli, non pochi rispetto agli standard a cui siamo abituati. Non pochi, e posizionati in un modo davvero importante: li troverete, infatti, al quarto e al secondo posto, valorizzando l’importante impatto mediatico di due produzioni che erano state accolte con un certo scetticismo e hanno poi mostrato una grande qualità narrativa ed espressiva. Per il resto, ci sono diverse serie tv che hanno tutti i presupposti per rientrare anche nelle classifiche di fine anno: da The Penguin a The Diplomat, passando per la conferma di Lioness e l’incognita From, sono tanti i titoli importanti che hanno caratterizzato il mese d’ottobre.
E a proposito di incognite, chiariamo subito un aspetto: la classifica che segue tiene in considerazione sia le nuove uscite che i titoli in corso d’opera, se rilasciati settimanalmente. Di conseguenza, le serie tv che rientrano nella seconda categoria saranno soggette a valutazioni in evoluzione, se non saranno ancora concluse con la fine del mese.
Detto questo, possiamo iniziare con la carrellata delle migliori serie tv uscite a ottobre: oltre a commentarle una a una, ogni punto sarà caratterizzato da una piccola scheda con alcune informazioni che auspichiamo possano essere utili a orientarvi nella scelta del titolo più adatto a voi.
10. The Devil’s Hour (2022)

- Disponibile su Prime Video.
- Stagione: 2.
- Una breve descrizione: un’assistente sociale si sveglia ogni notte in quella che è “l’ora del diavolo”, le 3.33 del mattino. A un certo punto, dovrà affrontare un misterioso criminale che si è messo sulle sue spalle.
- A chi potrebbe piacere: gli amanti dei crime sui generis, fondati su influenze variegate e spiazzanti, si divertiranno parecchio.
- Cosa aspettarsi: un crime britannico anomalo che sfugge ai canoni e affonda le radici su elementi fantascientifici sorprendenti. Si spinge sempre al limite, senza mai oltrepassarlo.
Non se ne sta parlando granché, ed è un vero peccato: The Devil’s Hour è una delle opere più audaci e intelligenti che si possano trovare in circolazione in questo momento. Sì, un crime: non solo, però. Una serie anche fantascientifica, e anche altro. L’imprevedibilità ne fa uno dei titoli più suggestivi tra i disponibili all’interno della sezione “Original” di Prime Video, facendo ulteriori passi in avanti con la seconda stagione.
Britannica nell’essenza, mostra al mondo quanto questo genere possa essere rinnovato nel tempo e adattato ai gusti più raffinati del pubblico contemporaneo, senza rinunciare a componenti classicheggianti e in linea con la lunghissima tradizione del genere. Poi c’è Peter Capaldi, uno che quando si tratta di donare una raffinata cupezza ai personaggi ha pochissimi eguali. Le grandi platee, tuttavia, sembrano non essersene ancora rese conto: buono il successo della seconda, ma The Devil’s Hour meriterebbe di più. Per fortuna, c’è il tempo per farlo: la serie, infatti, è già stata rinnovata per una terza stagione. Intanto, il decimo posto tra le migliori serie tv uscite a ottobre non glielo toglie nessuno.
- Valutazione attuale su IMDb: 7.6/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 7.5/10.
9. Heartstopper (2022)

- Disponibile su Netflix.
- Stagione: 3.
- Una breve descrizione: Nick e Charlie, studenti delle scuole superiori, scoprono insieme l’amore senza negarsi ai sentimenti più coinvolgenti. Scoprendo l’amore, scopriranno la vita nella sua essenza più pura.
- A chi potrebbe piacere: agli amanti dei teen drama che non hanno paura di commuovere senza essere mai stucchevoli.
- Cosa aspettarsi: un teen drama intenso che ritrae la Generazione Z con una visione onesta e attinente alla realtà. Distante dagli stereotipi, questo è un racconto vero che si rifugia in una dimensione sentimentale dal forte impatto per raccontare un mondo in continua evoluzione.
La prima stagione spiazzò completamente il mondo delle serie tv, con un pubblico che non si aspettava di essersi ritrovato di fronte a un prodotto davvero importante. La seconda confermò le impressioni, mentre la terza le ha rese ormai delle certezze inscalfibili. Heartstopper, uscita in sordina nel 2022, sembrava essere una serie Netflix come tante altre. E come tante altre, pronta a rischiare la cancellazione dopo una manciata di puntate. Invece no: un fandom giovanissimo e molto appassionato si stringerà ancora a lungo intorno alle emozionanti avventure sentimentali di Charlie e Nick, riscopertosi innamorati dopo tanto tempo.
Come si sarebbe detto alcuni anni fa, abbiamo a che fare con un vero e proprio “romanzo di formazione”.
Heartstopper ha una qualità che spicca su tutte le altre: ha la capacità di descrivere e definire la Generazione Z con una visione fortemente realistica e completa, ideale sia per creare un forte senso d’immedesimazione che per rappresentare una sorta di “bignami”, destinato a chi non ha ancora capito le (profonde) evoluzioni di una generazione che si sta approcciando al mondo con grande forza. Il terzo atto è stato un grande successo, ancora una volta. E la quarta? Il rischio di essere ridondanti non è da escludere, ma finora Heartstopper ha dimostrato di avere moltissimo da raccontare. E di emozionare senza ricorrere ai soliti strumenti narrativi ed espressivi. Nono posto tra le migliori serie tv uscite a ottobre, per merito degli altri più che demerito suo.
- Valutazione attuale su IMDb: 8.5/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 7.5/10.
8. From (2022)

- Disponibile su Paramount+.
- Stagione: 3.
- Una breve descrizione: un gruppo di persone tra loro scollegate si ritrova intrappolata all’interno di una misteriosa città, senza avere apparenti possibilità di tornare alla vita reale mentre una manciata di terribili mostri devasta le loro vite.
- A chi potrebbe piacere: vi manca Lost? From è molto diversa, ma gli ingranaggi narrativi sono piuttosto affini. Più che una mistery series, è un gioco interattivo che rischia di essere irrisolvibile per i più.
- Cosa aspettarsi: una serie horror piena di misteri e di domande irrisolte, con risposte cadenzate che stentano ad arrivare. Inseritasi sul solco di Lost, ne sta richiamando l’eredità con una notevole autonomia.
E qui siamo in difficoltà, lo ammettiamo. La terza stagione di From è stata, fin qui, un’incognita totale.
Accolta con le aspettative gigantesche di una serie che si è posta l’obiettivo ambiziosissimo di richiamare l’eredità di Lost, questa è l’annata della verità. Quella in cui From dovrà capire cosa farà da grande, una volta per tutte. Il pubblico, accorso in massa, è sempre più corposo, e il primo episodio aveva dato l’idea di poter cambiare marcia a una serie tv che presenta i presupposti per diventare un riferimento assoluto del genere. I primi episodi, tuttavia, sono scorsi via con un eccessivo attendismo, offrendo talvolta delle soluzioni che hanno deluso parte del pubblico.
Ma allora, perché piazzarla nella classifica delle migliori serie tv uscite a ottobre? Perché questa è una di quelle serie tv per le quali sarebbe sbagliato esprimersi con giudizi connessi al breve periodo, e che emergono davvero alla distanza. La terza stagione, oltretutto, non è stata fin qui il disastro che qualcuno ha frettolosamente dipinto: al di là dei passaggi a vuoto, si è finora confermata su ottimi livelli. Gli ottimi livelli, tuttavia, non bastano più: lo impone l’eredità di Lost, e le aspettative di un pubblico che si aspetta sempre il meglio da una serie tv del genere. A questo punto, la posizione è sospesa come non mai: a novembre potrebbe essere decima, prima o addirittura fuori dalla top ten. Noi, in ogni caso, attendiamo speranzosi: l’ottavo posto rappresenta un investimento sul futuro, più che una valutazione attuale. Per il resto, que sera, sera.
- Valutazione attuale su IMDb: 7,8/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 8/10.
7. Lioness

- Disponibile su Paramount+.
- Stagione: 2.
- Una breve descrizione: un particolare gruppo militare statunitense, composto in gran parte da donne, ha l’obiettivo di infiltrarsi tra le schiere nemiche per sventare i pericoli generati da alcuni tra i più pericolosi terroristi del mondo.
- A chi potrebbe piacere: agli amanti delle serie di spionaggio alla Homeland, con una componente action importante che si abbina a notevoli capacità introspettive.
- Cosa aspettarsi: una spy story che non è mai solo una spy story. Le capacità narrative di Taylor Sheridan valicano sempre i canoni del genere.
Pur non essendo stata accolta con un clamore mediatico pari a quello con cui si era presentata la prima, dopo una manciata di episodi è già evidente: la seconda stagione di Lioness si è posta l’obiettivo di andare oltre gli ottimi livelli che aveva già raggiunto in precedenza.
Tra le produzioni più importanti disponibili su Paramount+, Lioness si era affacciata coi grandi nomi (Nicole Kidman e Morgan Freeman, su tutti) e la firma consolidata di Taylor Sheridan, riuscendo a ripagare le grandi aspettative che aleggiavano intorno al suo nome. Con la seconda, invece, si è capito che i nomi non fossero solo un richiamo: erano parte di un progetto che ha curato nel dettaglio ogni singolo aspetto, non mancando l’appuntamento con la storia.
Al momento, ci siamo sbilanciati fin troppo: quando si ha a che fare con un avvio del genere, tuttavia, è più semplice farlo. Taylor Sheridan si conferma, allora, come uno degli autori più intriganti del piccolo schermo: non capiremo mai come riesca a combinare qualità e quantità con una costanza mostruosa, ma ci riesce. Sempre. Ogni volta che c’è la sua firma di mezzo, e negli ultimi anni è capitato con svariati titoli, la garanzia della grande serie si è sempre ripresentata puntuale. Settimo posto, per ora. Ma solo per ora: di questo passo, potrebbe addirittura giocarsi il podio tra pochissime settimane.
- Valutazione attuale su IMDb: 7,7/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 8.5/10.
6. Only Murders in the Building (2021)

- Disponibile su Disney+.
- Stagione: 4.
- Una breve descrizione: due attori esperti e una giovane vicina di casa si improvvisano detective per risolvere dei casi d’omicidio all’interno del palazzo in cui vivono, dando vita parallelamente a un fortunato podcast.
- A chi potrebbe piacere: chi è legato al genere crime con venature marcatamente comedy, non può perdersi uno dei migliori esempi in tal senso.
- Cosa aspettarsi: una serie raffinata e brillante, imprevedibile sul piano narrativo e confortevole nei toni anche quando sfocia in momenti piuttosto drammatici.
Qualcuno aveva suonato il campanello d’allarme nel corso della terza stagione, e tra questi è giusto includere anche il sottoscritto: Only Murders in the Building, pur attestandosi sempre su ottimi livelli, sembrava aver smarrito la brillantezza delle prime annate e pareva girare a vuoto da diversi punti di vista. Poi, però, è arrivata la quarta stagione. Una stagione sorprendente, spesso all’altezza dell’inarrivabile prima, trovando nuova linfa da un intelligente ritorno alle origini.
Only Murders in the Building ha saputo reinventarsi, senza mai perdere l’identità che la contraddistingue da ormai quattro anni. E ha tirato fuori un ciclo di episodi perfetto, valorizzando al meglio il cast pazzesco che ha avuto ancora una volta a disposizione: nel corso della quarta stagione abbiamo ammirato, tra gli altri, Paul Rudd, Meryl Streep, Eva Longoria, Zach Galifianakis ed Eugene Levy, oltre ai protagonisti. Questo rende tutto più semplice, in teoria: in pratica, però, bisogna essere all’altezza di nomi del genere. E la serie, ancora una volta, lo è stata. Sesto posto, alla faccia di chi aveva intonato il De profundis con troppa fretta.
- Valutazione attuale su IMDb: 8,1/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 8,5/10.
5. Disclaimer (2024)

- Disponibile su Apple Tv+.
- Stagione: 1.
- Una breve descrizione: un’autrice rinomata di documentari trema all’idea che un romanzo in uscita, incentrato su di lei, possa rivelare un terribile segreto.
- A chi potrebbe piacere: se state cercando una serie d’autore, deliziosamente lenta e altamente raffinata, questo è il titolo che fa al caso vostro.
- Cosa aspettarsi: Alfonso Cuaron, nella sua essenza più pura. E una delle migliori Cate Blanchett di sempre, per molti versi inedita.
Partiamo dai nomi: Cate Blanchett, la protagonista, è affiancata da nomi altrettanto importanti del calibro di Kevin Kline e Sacha Baron Cohen. Il regista? Alfonso Cuaron, uno che non ha certo bisogno di presentazioni. Insomma, Apple Tv+, abituata a fare le cose in grande, stavolta ha davvero esagerato. E l’ha fatto con un’opera dalla rara raffinatezza, destinata ai palati più fini.
Disclaimer è una gemma che si schiude lentamente ed è del tutto inadatta a un binge watching compulsivo: è cinema d’altri tempi, il piccolo schermo che di piccolo non ha proprio niente, la quintessenza della settima arte che dimostra di dover ancora occupare un posto fondamentale nelle nostre vite. Solo al traguardo si capirà quanto questa serie sia stata un’esperienza sensoriale intensa, passionale e vivida. Ma, soprattutto, si capirà quanto la tv possa essere altro, rispetto a quello che è stata in troppi casi nella fase seguita alla sua golden age.
Disclaimer sembra essere finita per sbaglio nel nostro tempo. E come tale, è destinata a essere incompresa e avversata dai critici più precipitosi.
Quando si entra dentro la poetica di Cuaron, tuttavia, è impossibile fare dei compromessi. E il nostro, di schieramento, è chiaro: al di là delle valutazioni sui singoli episodi, il mosaico globale è d’altissimo profilo. E certifica l’ottima riuscita di una miniserie che segna il genere con grande carisma. Quinto posto, stando stretti.
- Valutazione attuale su IMDb: 7,4/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 8,5/10.
4. Qui non è Hollywood (2024)

- Disponibile su Disney+
- Stagione: 1.
- Una breve descrizione: la miniserie ricostruisce il caso dell’uccisione della giovanissima Sarah Scazzi, avvenuto in Puglia nel 2010.
- A chi potrebbe piacere: gli appassionati di true crime troveranno il terreno ideale per apprezzare un’opera del genere.
- Cosa aspettarsi: una serie tv che rende finalmente giustizia a un caso di cronaca affrontato troppo spesso con toni e modalità sbagliate.
Non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina. Dovremmo saperlo tutti da troppo tempo, ma a quanto pare non si imparerà mai la lezione. Altrettanto si può dire a proposito dei poster. Succede allora che una campagna promozionale – rivedibile – abbia alimentato lo scetticismo del grande pubblico, diffidente nei confronti di una miniserie che si era posta l’obiettivo impegnativo di raccontare al meglio uno dei casi di cronaca italiana più importanti degli ultimi anni: il caso dell’uccisione della giovanissima Sarah Scazzi, uccisa in Puglia nel 2010.
Un caso di cui si è detto tutto e il suo contrario, troppo spesso a sproposito. Si temeva, di conseguenza, l’avvento di una miniserie ritenuta non necessaria dai più. A questo si erano aggiunte le polemiche che avevano preceduto (e poi posticipato) la distribuzione dell’opera su Disney+, arrivando a un cambio parziale del titolo. Risultato? Sarebbe stato bene attendere la messa in onda di Qui non è Hollywood, prima di parlarne. La miniserie, infatti, è (senza esagerare) una delle migliori serie tv italiane degli ultimi anni. E ha sviluppato una narrazione (finalmente) credibile a proposito di un terribile caso di cronaca. Non si dovrebbe mai giudicare un libro dal poster. Anche quando il poster non è all’altezza della situazione. Quarto posto, e una nuova lezione da imparare.
- Valutazione attuale su IMDb: 7,3/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 8,5/10.
3. The Diplomat (2023)

- Disponibile su Netflix
- Stagione: 2.
- Una breve descrizione: una diplomatica statunitense d’alto rango si ritrova a dover gestire una grave crisi internazionale in Gran Bretagna.
- A chi potrebbe piacere: agli amanti dei political vecchia scuola, specie se cercano un’opera caratterizzata da straordinari dialoghi e da intelligenti colpi di scena che non scadono mai nel sensazionalismo fine a sé.
- Cosa aspettarsi: una The West Wing che incontra Homeland, con un pizzico di The Americans.
Sbarchiamo sul podio. E lo facciamo con una serie sulla quale ci impegniamo parecchio: visto quanto ci siamo sbilanciati a proposito delle altre, tutto quello che viene dopo merita parole altrettanto generose. The Diplomat le merita, eccome.
La serie, ideata e scritta da un’ispiratissima Debora Cahn, una che arriva dalla scuola di The West Wing e di Aaron Sorkin (si vede, eccome), è una delle serie in onda migliori di Netflix.
Poggiata su una trama ricca di colpi di scena, evita qualunque sensazionalismo in nome di una scrittura esplosiva e allo stesso tempo lineare, capace di mettere ogni tassello al proprio posto con la cura maniacale di ogni dettaglio.
Dopo una prima stagione dalle tinte drammatiche con venature ironiche molto marcate, la seconda si è presentata con toni molto più cupi: una scelta di campo coraggiosa, visto il successo ottenuto in precedenza, poi rivelatasi vincente. The Diplomat 2 supera l’atto iniziale con dialoghi straordinari e con la crescita dei personaggi e delle dinamiche, volgendo lo sguardo alle spalle di un genere che si rinnova attraverso sorprendenti influenze e un cast all’altezza di un progetto di tale portata. Keri Russell, in particolare, ha confermato ancora una volta di essere una grandissima attrice. E potrebbe aver prenotato un Emmy che sarebbe giustificatissimo. Terzo posto, ma questa storia è destinata a crescere nei prossimi anni.
- Valutazione attuale su IMDb: 8/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 8,5/10.
2. Hanno ucciso l’Uomo Ragno (2024)

- Disponibile su Sky e Now
- Stagione: 1.
- Una breve descrizione: nascita e ascesa di Max Pezzali e Mauro Repetto, cofondatori di un gruppo che ha fatto la storia della musica italiana. Gli 883.
- A chi potrebbe piacere: a chi aveva già apprezzato il talento di Sydney Sibilia coi suoi film, e a chi si approccia a una grande storia italiana senza pregiudizi.
- Cosa aspettarsi: un biopic sui generis, distante da un linguaggio agiografico e con un’intensità ironica che ci regala una storia a suo modo unica. Unica e allo stesso tempo universale.
“Una serie tv sulle origini degli 883? Sul serio?”. Già, sul serio. E solo chi non conosceva a fondo il talento di Sydney Sibilia e non aveva idea del percorso seriale affrontato da Sky negli ultimi quindici anni poteva pensare che si potesse fare a meno di una storia come questa. Tutto ciò, senza scomodare gli 883 e un racconto che aveva grandi presupposti di suo. I pregiudizi, tuttavia, non sono mancati. E in parte non sono svaniti neanche dopo la messa in onda degli otto episodi di una delle migliori serie tv italiane del 2024. Gran parte del pubblico, però, ha colto il valore dell’opera. E giostra tra l’effetto nostalgia e una proiezione su un futuro un po’ meno disilluso, mentre entra o rientra dentro il sogno (im)possibile degli 883.
In fondo, uno dei principali punti di forza di Hanno ucciso l’Uomo Ragno è proprio questo: ci ha riportato dentro gli anni Novanta, senza mai allontanarci davvero dai nostri giorni e dalle nostre esperienze.
Dai vent’anni che abbiamo avuto e da quelli che vorremmo avere ancora. Ma anche a una visione onirica e concreta del successo e delle ambizioni personali: dovrebbero sfuggire più spesso alle logiche di una vita che impone di aggrapparsi all’ordinarietà, anche se certe volte serve qualcuno che abbia la forza di ricordarcelo. L’Uomo Ragno, allora, alberga dentro ognuno di noi. Con la speranza che a un certo non arrivi chissà chi o chissà cosa a ucciderlo. Secondo posto, al di là delle valutazioni più oggettive: l’impatto emotivo di questa serie supera ogni altra variabile.
- Valutazione attuale su IMDb: 8,2/10. .
- Valutazione attuale su Hall of Series: 9/10.
1. The Penguin (2024)

- Disponibile su Sky e Now
- Una breve descrizione: il Pinguino di Batman e il suo governo del malaffare nelle viscere di Gotham City, osservato attraverso una prospettiva unica e del tutto inedita.
- A chi potrebbe piacere: chi ha amato I Soprano non penserebbe mai di dover guardare una serie del genere, e invece dovrebbe farlo.
- Cosa aspettarsi: una serie supereroistica che ribalta i canoni del genere, perseguendo un’autorialità sorprendente ed eccezionale.
A proposito di pregiudizi e di valutazioni affrettate, anche il primo posto della nostra classifica dedicata alle migliori serie tv uscite a ottobre merita considerazioni simili. Per intenderci: quanti avrebbero scommesso sul successo di The Penguin? Quanti, soprattutto, avrebbero immaginato un approccio autoriale del genere per una serie che si inserisce nel solco delle opere di stampo supereroistico? Pochissimi, lo sappiamo. Ma visto che un libro non si giudica mai dalla copertina, The Penguin, incentrata sulla figura iconica del Pinguino di Batman, si è rivelata essere quanto di più vicino ai Soprano si sia visto in tv negli ultimi anni. Non una serie qualunque: I Soprano, una serie tv che ha fatto la storia da ogni punto di vista possibile.
Ripetiamo: sarebbe stato difficile approcciarsi a una serie del genere con un’aspirazione del genere, ma il bello delle grandi serie tv è che molto spesso non si vedono arrivare.
HBO, allora, regala al mondo una possibile vincitrice delle classifiche di fine anno, in un anno affollato da numerose serie di qualità che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. E l’ha fatto ricordandoci, tra le altre cose, che Cristin Milioti sia un’attrice dal talento eccezionale, troppo spesso sottovalutata. Primo posto, per il mese di ottobre. Per il 2024 nella sua interezza, chissà.
- Valutazione attuale su IMDb: 8,8/10.
- Valutazione attuale su Hall of Series: 9,5/10.

