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10 Serie Tv che sono iniziate malissimo ma sono cresciute col tempo

4) Sense8

La casa di carta

Sense8, disponibile su Netflix come La Casa di Carta, ha una fotografia spettacolare e una regia fantastica. Ha una trama coinvolgente e dei personaggi costruiti benissimo. Quindi perché mai è in questa lista? Sebbene oggi sia apprezzata da un pubblico decisamente più vasto, all’inizio non godeva di tutto questo consenso. Essendo molti i personaggi ed essendo anche abbastanza complesse e articolare le vicende principali – in fondo questo è il marchio di fabbrica Wachowski le puntate risultano lente e anche molto lunghe. Tuttavia, forse dopo il terzo tentativo, noi spettatori ne abbiamo compreso il valore al punto tale da combattere almeno per uno speciale di chiusura.

5) C’è sempre il sole a Philadelphia

C’è sempre il sole a Philadelphia è una famosa sitcom statunitense iniziata nel 2005 e ideata Rob McElhenney. Oggi è decisamente conosciuta dal pubblico e anche chi non l’ha mai vista sa che si tratta di una serie tv. Nonostante alcune tra le prime puntate fossero divertenti, ha comunque rischiato di non essere così famosa. In realtà, secondo quanto i fan riportano sui forum, un vero è proprio salto di qualità è avvenuto nel momento in cui è entrato a far parte del cast Danny DeVito.

Un personaggio può essere fondamentale, anche se secondario. Un esempio è proprio Berlino nella serie La Casa di Carta.

Danny DeVito, che sin dagli anni ‘60 ha preso parte a molte sitcom, con la storyline del suo personaggio ha aiutato ad eliminare gli aggettivi ‘lento’ e ‘noioso’ dalle descrizioni delle prime puntate della serie di McElhenney.

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