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7 attori delle Serie Tv che hanno stravolto la propria voce per interpretare un personaggio

Che sia per il cinema o le serie tv, ogni ruolo ha bisogno di un certo livello di preparazione da parte degli attori. Non si tratta infatti solo di leggere e imparare il copione, ma di capire il personaggio, la sua essenza più profonda, così come le motivazioni che lo spingono ad agire. Dopo averne catturato lo spirito, gli interpreti possono poi passare alla creazione vera e propria dei personaggi: i movimenti, i costumi, il make-up, e ovviamente una voce che possa sposare perfettamente la loro personalità. Fra gli esempi più recenti non possiamo non citare la bravissima Julia Garner, che si è completamente trasformata per Inventing Anna (qui la nostra recensione).

Ma la Garner non è certamente l’unica. Sono tanti gli attori che hanno dovuto cambiare il proprio accento per una parte. Basti pensare a James Marsters in Buffy, o a Elizabeth Olsen nei film Marvel e WandaVision. E che dire di Pedro Pascal in Game of Thrones e Naveen Andrews in Lost? E poi ci sono quelle volte in cui viene modificato non solo l’accento ma anche il tono di voce, reso più acuto, profondo, roco o cristallino a seconda delle necessità. A tal proposito potremmo citare Misha Collins che, per Castiel in Supernatural, ha deciso di usare una voce molto più cupa rispetto alla sua. Ma gli esempi non finiscono di certo qui.

Vediamo dunque insieme 7 attori delle Serie Tv che hanno stravolto la propria voce per interpretare un personaggio.

Melissa Rauch (Bernadette in The Big Bang Theory)

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Introdotta nella terza stagione, Bernadette è diventata ben presto uno dei personaggi più importanti di The Big Bang Theory. La microbiologa è stata infatti costruita attentamente affinché potesse arricchire lo show, ponendosi come una figura chiave non solo per la crescita di Howard ma anche per quella delle altre ragazze. Chiaramente, ciò che la rende più riconoscibile è la sua voce che, nelle sue prime apparizioni, era ben diversa da quella a cui ormai siamo abituati. Inizialmente, Melissa Rauch aveva infatti usato la sua voce normale per interpretare il personaggio. È solo con il passare delle stagioni che ha cambiato il suo approccio, tornando a sfruttare la voce acuta e nasale che aveva usato per la sua prima audizione.

Durante diverse interviste, l’attrice ha parlato di quanto questa decisione sia stata dettata dal desiderio di dare al personaggio un tratto distintivo e divertente, per il quale si è lasciata ispirare dalla madre (evitando però il suo tipo accento del New Jersey). Fortunatamente, la Rauch è riuscita nel suo intento, tanto che oggi non potremmo immaginarci una Bernadette diversa. Grazie alla sua iconica vocina stridula (così come alla sua personalità forte e frizzante), l’attrice ci ha fatto apprezzare il personaggio ancora di più, soprattutto nei momenti di rabbia e frustrazione in cui non ha potuto che ricordarci la chiassosa madre di Howard. Nel corso delle stagioni, The Big Bang Theory ha infatti giocato più volte con questa esilarante assonanza, mettendo in luce quanto ormai Bernadette si stesse sostituendo a Mrs. Wolowitz sul piano comico (e non solo).

Stephanie Beatriz (Rosa in Brooklyn Nine-Nine)

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Coraggiosa e imperscrutabile, Rosa Diaz è uno dei personaggi più iconici di Brooklyn Nine-Nine. Dalla personalità forte e diretta, la detective del novantanovesimo distretto ci ha conquistato con la sua impassibilità e humor secco. Con un atteggiamento da vera badass dietro al quale però si nasconde una profonda sensibilità. Sotto la facciata scontrosa, c’è infatti un cuore d’oro che solo pochi eletti hanno potuto scorgere. Una dolcezza che ha reso la protagonista ancor più apprezzabile, senza però snaturarla o privarla di quell’alone di mistero che l’ha sempre contraddistinta.

Interpretata da Stephanie Beatriz, Rosa è riconoscibile anche grazie alla sua voce profonda e baritonale, perfetta per la caratterizzazione del personaggio. Tuttavia, quella della sua interprete è ben diversa: la Beatriz ha infatti una voce molto dolce, così come un atteggiamento molto più solare e vivace rispetto a quello di Rosa. Una caratteristica che l’attrice ha portato anche nello show, specialmente nelle occasioni in cui ha provato a essere più “femminile”. Durante un’intervista con Variety, la Beatriz ha parlato di quanto questa differenza abbia colpito gli spettatori, che hanno ammesso più volte di rimanere confusi ogni volta che la sentono parlare con la sua vera voce. Talmente tanto da quasi preferire quella del personaggio che, come la stessa attrice ha affermato, ormai riesce a portare a galla con estrema facilità.

Henry Cavill (Geralt in The Witcher)

Ancor prima dell’arrivo di The Witcher su Netflix, Geralt di Rivia si era fatto conoscere grazie ai romanzi di Andzrej Sapkowski e ai videogiochi di CD Projekt Red. Lo strigo videoludico ha sempre avuto una voce piuttosto roca, un elemento che abbiamo potuto ritrovare anche nell’interpretazione di Henry Cavill. Durante l’evento WitcherCon, l’attore ha parlato di questo tratto caratteristico, sottolineando come il tono di voce rauco e profondo del suo Geralt sia nato a causa di un incidente. Difatti, all’inizio Cavill aveva deciso di recitare usando la sua normale voce. Tuttavia, durante le riprese di una scena ha finito per usare quella sbagliata, un errore che lo ha spinto verso una nuova direzione, per la quale si è lasciato ispirare da Doug Cockle (il doppiatore nei giochi):

“So che è molto simile alla meravigliosa voce di Doug Cockle. Questa somiglianza era una delle mie preoccupazioni. Non volevo di certo plagiare l’eccezionale lavoro di un altro professionista. Così ho studiato la sua voce, l’ho ascoltata più volte, e ho pensato “in realtà sono abbastanza diverse”. La mia voce è chiaramente ispirata alla sua, ma ho trovato il mio approccio personale. Successivamente, ne ho parlato con Alec e Lauren, ed entrambi mi hanno dato la loro approvazione.

All’inizio del 2020, l’attore ha inoltre dichiarato quanto per lui non fosse determinante ideare un accento specifico che fosse diverso dagli altri. Difatti, il suo obiettivo è sempre stato trovare una voce che potesse incarnare la vera essenza di Geralt, così da poterla trasportare sul piccolo schermo nel miglior modo possibile.

Lily James (Pamela Anderson in Pam & Tommy)

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Pam & Tommy ci ha portato indietro negli anni Novanta, raccontandoci il dramma vissuto da Pamela Anderson e Tommy Lee dopo la diffusione del sex tape girato durante la loro luna di miele. Diventato virale, questo video ha portato tumulto e dolore nella vita della coppia, interpretata da Sebastian Stan e Lily James (qui 7 curiosità sull’attrice). Nonostante entrambi siano andati incontro a una notevole trasformazione, quella della James è quella che sicuramente salta più all’occhio. L’attrice è infatti irriconoscibile nei panni di Pam, non solo grazie a un ottimo make-up ma anche all’eccezionale lavoro fatto con la propria voce.

Per Pam & Tommy, Lily James ha infatti studiato a lungo il tono di voce e l’accento di Pamela Anderson, cercando di replicarli nel miglior modo possibile. Per farlo, ha preso l’abitudine di urlare in un cuscino fra una ripresa e l’altra, così da ottenere una voce più roca e convincente. Guardando la miniserie, è chiaro quanto Lily sia riuscita nel suo intento, calandosi perfettamente in una parte nella quale si è completamente immersa. Difatti, durante un’apparizione al Jimmy Kimmel Live!, ha parlato di come abbia sfruttato la tecnica del “method acting“, non uscendo dunque mai dal personaggio. Nemmeno durante le videochiamate con la sua famiglia che, come gli spettatori, non hanno potuto che rimanere impressionati dalla sua trasformazione.

Benedict Cumberbatch (Smaug in Lo Hobbit)

Nel corso degli anni, Benedict Cumberbatch si è destreggiato fra ruoli molto diversi fra loro, facendosi notare da pubblico sempre più ampio. Per quanto riguarda le serie tv, è conosciuto soprattutto grazie al ruolo di Sherlock Holmes in Sherlock, per il quale ha ricevuto sia una nomination che un premio agli Emmy Awards. Di origini inglesi, nel corso della sua carriera ha dovuto lavorare spesso sul suo accento e modo di parlare, così da adeguarsi ai personaggi interpretati. Uno dei casi più iconici è sicuramente il doppiaggio di Smaug nella trilogia de Lo Hobbit.

Per portare alla vita il pericoloso drago, Cumberbatch ha fatto un lavoro non da poco. Difatti, non solo ha dato voce al personaggio ma ha anche simulato i suoi movimenti, catturati poi con la tecnica del motion-capture. Per questo particolare ruolo, Benedict ha optato per una voce profonda e sibilante, affabile e mansueta nei momenti di calma, e rabbiosa e rauca in quelli di maggior violenza. Si tratta di un approccio per il quale l’attore si è lasciato ispirare dagli animali dello Zoo di Londra, in particolare le lucertole. Durante un’intervista con il Los Angeles Times, l’attore ha infatti dichiarato:

Gli piace fare molto poco. Poi, quando agiscono, possono essere molto violenti, o in altri casi molto lenti nel prendersi il loro tempo. Ho preso tutto questo e l’ho portato nella mia interpretazione sullo stage per il motion-capture.

Prima di iniziare le riprese, Cumberbatch ha chiesto consiglio anche ad Andy Serkis (interprete di Gollum), che gli ha fatto capire quanto fosse importate calarsi totalmente nel ruolo, senza trascurare la fisicità del personaggio. Nel video che troverete qui sopra, potrete infatti vedere un Cumberbatch completamente immerso nella parte di Smaug, dalle intrigate espressioni facciali fino ai movimenti insidiosi di testa e corpo. Nonostante l’iniziale auto-consapevolezza, Benedict ha affermato di aver amato la libertà provata durante questa esperienza, simile a quella di un bambino che recita parti fantasiose senza curarsi del giudizio altrui.

Julia Garner (Anna Delvey in Inventing Anna)

Creata da Shonda Rimes, Inventing Anna ci ha raccontato la storia di Anna Delvey: una truffatrice realmente esistita che, fingendosi un’ereditiera tedesca, è riuscita a manipolare numerosi uomini d’affari per conquistarsi un posto nell’alta società newyorkese. Arrogante, manipolatrice e astuta, così come fragile, spaventata e indifesa, Anna Delvey ci è stata mostrata come una donna complessa e inafferrabile, portata alla vita dalla brillante Julia Garner. Per calarsi nella parte, l’attrice ha studiato a lungo la voce e l’accento della Delvey, non solo guardando diverse interviste ma confrontandosi anche direttamente con lei in prigione.

Con questo incontro, Julia Garner sperava infatti di poter catturare la sua energia ed essenza, così da poter perfezionare la sua interpretazione.

Inizialmente, Julia Garner è partita con un tenue accento tedesco, per poi unirlo ad alcuni elementi della lingua russa (la Delvey è infatti nata in Russia, per poi crescere in Germania). Successivamente, Julia Garner ha modificato ulteriormente il suo modo di parlare, sfruttando un accento europeo o americano a seconda delle situazioni in cui si trovava il personaggio. Una volta raggiunto l’accento giusto, i vestiti, le parrucche e i denti finti hanno contribuito a una trasformazione finale che non ha potuto che stupirci. Durante un’intervista con Town & Country’s, Julia Garner ha anche parlato della difficoltà di interpretare Ruth (Ozark) e Anna allo stesso tempo:

Il mio modo di parlare in Ozark è completamente diverso da quello della Delvey. Quello di Anna è infatti piuttosto piatto, quasi pesante e corposo. Ho dovuto cambiare completamente il modo in cui muovevo la lingua nel giro di tre settimane per interpretare i due personaggi.

Tatiana Maslany (i vari cloni in Orphan Black)

Tatiana Maslany 640x394 Julia Garner

Tatiana Maslany ha interpretato dieci personaggi diversi nel corso delle cinque stagioni di Orphan Black. La serie di BBC America si incentra infatti sulla storia di Sarah Manning, ragazza orfana che, dopo aver assistito all’omicidio di una donna identica a lei, scoprirà di far parte di un esperimento illegale di clonazione umana, ideato dal movimento scientifico Neoluzione. Dunque, con il passare degli episodi, Sarah finirà per incontrare gli altri suoi cloni, spacciandosi inoltre occasionalmente per loro. Grazie a questo espediente, Tatiana Maslany ha avuto l’occasione di trasformarsi continuamente all’interno dello show, modificando non solo l’aspetto ma anche la sua voce. Ribelle e decisa, Sarah ha un accento londinese; dall’abbigliamento curato ma un animo turbato, Alison Hendrix ha invece una voce molto più acuta. La brillante e ottimista Cosima Niehaus si riconosce grazie allo slang americano californiano, mentre l’iraconda e imprevedibile Helena ha un forte accento dell’est, così come un inglese maccheronico.

Sono questi i personaggi che più spiccano nello show, ma Tatiana ha potuto sperimentare anche con altre sei personalità: il clone malato Katja Obinger, dal forte accento tedesco; Tony Sawicki, il clone transgender; Elizabeth Childs, la poliziotta che si suicida nei primissimi minuti del pilot (e che verrà impersonata da Sarah per un periodo di tempo); Rachel Duncan, l’autoritaria e fredda antagonista dei cloni; M.K., una solitaria hacker finlandese dalla voce bassa e un accento nordico; e infine Krystal Goderitch, un’estetista dalla personalità semplice e apparentemente sciocca. Di fronte a questa carrellata di personaggi, non possiamo che lodare il talento di Tatiana Maslany, capace di muoversi con efficacia da un personaggio all’altro senza risultare mai inverosimile o caricaturale.

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