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Le 7 migliori Serie Tv che parlano con delicatezza del disturbo d’ansia

In passato le persone affette da disturbi mentali venivano ritratte in TV come pericolose, spaventose, instabili, pazze. Non era analizzato il perché agivano o si comportavano in quel determinato modo. Per fortuna, molte serie tv – come Euphoriahanno iniziato a scavare a fondo, a porre maggior attenzione alla malattia mostrandocela in maniera realistica e umana. Così tutti, non solo le persone che la sperimentano, possono capire la lotta che si nasconde dietro una malattia mentale.

Anche i disturbi d’ansia rientrano all’interno di questa categoria. Ne esistono diverse varianti: in questo pezzo ci concentreremo sul disturbo d’ansia generalizzato. Viene descritto come un costante stato d’ansia, spesso legato a piccole cose, caratterizzato da una grande apprensione e da una rappresentazione pessimistica di tutti gli eventi.

Sempre più serie tv (tra cui Euphoria) stanno raffigurando questo disturbo in modo accurato. Andiamo a vedere insieme le 7 migliori.

1) This Is Us

Euphoria

This Is Us ha rappresentato molte tematiche delicate. Perdita di una persona cara, disturbi alimentari, razzismo, infertilità, depressione sono solo alcuni esempi. Anche il disturbo d’ansia ha avuto il suo spazio attraverso Randall Pearson. Fin da bambino si è sempre sottoposto a una grande pressione. Per la sua natura perfezionista vuole mantenere il controllo totale su ogni cosa. E quando non succede diventa ansioso.

Alla fine della prima stagione viene colto da un intenso attacco di panico nel suo ufficio. Trema, la sua vista è offuscata, suda e, nonostante questo, non riesce a essere onesto con Kevin su ciò che sta accadendo. Forse è la vergogna a non farlo parlare.

La sensazione di impazzire, l’offuscamento della vista che provoca un allontanamento dalla realtà, la depersonalizzazione o sensazione di staccarsi dal proprio corpo sono tutti sintomi veri dell’attacco d’ansia. Questo lo rende un ritratto accurato di un disturbo con il quale molte persone convivono, come Randall. Nel corso di This Is Us ci viene anche mostrato come l’uomo lo affronta, convincendosi alla fine ad assumere un aiuto professionale.

2) Euphoria

Euphoria

La rappresentazione della salute mentale delle adolescenti (o comunque delle giovani donne) è rara sul piccolo schermo. Ne avevamo avuto un piccolo, meraviglioso assaggio con la terapia di Alex Dunphy in Modern Family (purtroppo poi l’argomento non è più stato toccato). Ecco perché quello che fa Euphoria è di fondamentale importanza.

Euphoria illustra l’ansia in un modo nuovo, destabilizzante, necessario e mai visto prima.

A Rue in Euphoria sono stati diagnosticati tanti disordini, compreso quello d’ansia. È per quello che si droga: cerca quei due secondi di pace dove non prova più niente. Né dolore, né ansia, né ossessione. C’è solo il silenzio, la speranza di non cadere in un attacco di panico come quello che le è capitato sul palco della scuola.

È importante che spettacoli come Euphoria e la TV in generale mostrino, oltre ai secolari problemi come il bullismo, l’alcol o le gravidanze indesiderate, l’ansia adolescenziale. Perché da molti ragazzi, sottoposti allo stress della scuola e della vita sociale, è considerato il problema più urgente che devono affrontare.

3) Sex Education

Euphoria

Jackson è un atleta di successo, bello e popolare. Ma la pressione è insopportabile. Sua madre lo spinge costantemente ad allenarsi, a dedicare tutto il suo tempo e impegno allo sport. Il preside, i suoi compagni e l’intera scuola contano su di lui. C’è quell’ansia che non va via, con la quale lotta fin da quando era un bambino. Più va avanti, meno Jackson sa come gestirla.

Non vuole deludere nessuno, così attiva dei meccanismi distruttivi per affrontare le emozioni che non riesce a esprimere. Per prima cosa si ubriaca per poter saltare gli allenamenti. Poi iniziano gli episodi di autolesionismo: ad esempio si rompe la mano sotto un peso mentre è in palestra. Sarà l’arrivo di Viv, unico personaggio che riconosce il suo disturbo, a dargli delle scelte e a spingerlo a parlare con le sue madri.

Sex Education ci racconta come sia dannoso per un genitore scaricare le proprie ansie sui figli – come succede a Jackson – ma anche quanto sia semplice alleviare tali ansie comunicando e ascoltando. Riconoscere quei fallimenti è un passo in più per dare all’adolescente il supporto di cui ha bisogno.

4) Crazy Ex-Girlfriend

Non dobbiamo lasciarci ingannare dai numeri musicali brillanti e pieni di colore, né dal titolo di questa serie tv. Crazy Ex-Girfriend (tra le migliori serie romantiche uscite negli ultimi 5 anni) non è solo la storia di Rebecca che cerca di conquistare il suo ex-fidanzato perché lo ritiene la sua anima gemella. Dietro la commedia, la spensieratezza, il divertimento e le canzoni si nasconde molto di più.

Gradualmente scopriamo che c’è qualcosa di profondo nello spettacolo.

Rebecca non è pazza, né è cattiva o una vittima. È una donna complessa, intelligente e di successo, che, come tutti noi, combatte con i suoi problemi. Non sono semplici, non si risolvono con una pillola e non possono essere riassunti da una canzone, un episodio o una stagione. Durante il corso della serie lotta contro la sua ansia. È costantemente con lei, nella sua testa e nel suo corpo. È un ritratto molto accurato di questo disturbo, amplificato dalla diagnosi che le daranno nella terza stagione. Ciò mostra l’importanza di sapere che cosa uno ha, ma che quello non risolve il problema: è solo il punto d’inizio per guarire.

5) One Day at a Time

Anche se il tema percorre tutta la serie tv, c’è un episodio in particolare che ritrae realisticamente il disturbo d’ansia. Nella terza stagione Penelope, durante le sessioni di terapia, parla degli attacchi d’ansia che ha avuto a lavoro, a casa e col suo ragazzo. In ogni attacco il colore scompare, lasciando Penelope in bianco e nero mentre lo scenario peggiore si svolge davanti ai suoi occhi.

Questo fa l’ansia. Elimina ogni sfumatura, ogni colore e lascia il cervello immerso in una cruda realtà. Non c’è spazio per le sfumature del grigio. C’è solo il panico paralizzante, la totale convinzione di aver fatto tutto in maniera sbagliata e di perdere ogni cosa, dall’amore alla famiglia passando per il lavoro. Anche se niente nel mondo reale conferma quelle terribili fantasie.

Ecco perché è innovativo: si vede cosa succede nella mente di una persona durante un attacco di panico. E non si limita a questo. Dà agli spettatori gli strumenti per combattere l’ansia, come distrarsi con immagini di cani con la parrucca. Si focalizza anche sul fatto che potrebbe essere ereditaria. Questo dà la forza a Penelope di parlarne con i suoi figli.

6) BoJack Horseman

Euphoria

BoJack Horseman (qui le 5 puntate più struggenti) è stata in grado nel corso delle stagioni di fornire uno dei più realistici ritratti mai visti in tv sui disturbi mentali. In particolare, ci vengono mostrati gli effetti che un disturbo d’ansia può provocare nelle persone, soprattutto legati al fatto che non riescono a esternare i loro problemi, come quando BoJack, nel monologo del sesto episodio della quarta stagione, rimprovera pesantemente se stesso.

C’è anche un momento nell’ultima stagione dove Hollyhock viene colta da un attacco d’ansia nel corso di una festa. Un ragazzo, Peter, lo nota e cerca di aiutarla dicendole: “guarda intorno e dimmi che cosa vedi”. Lei lo ascolta e inizia a elencare gli oggetti che osserva, partendo da ciò che gli sta provocando l’ansia per poi passare a quelli più insignificanti, riuscendo a riprendersi. Peter le rivela che è un trucco che il suo psichiatra gli ha insegnato.

Infatti quello è un vero metodo che i terapeuti consigliano in situazioni del genere. Riprendere il contatto visivo con il mondo esterno è un modo per calmarsi e impedire che il male si diffonda ulteriormente.

7) I Soprano

Quando si tratta di ritrarre nel miglior modo possibile la salute mentale maschile, pochi lo fanno come I Soprano. A partire dal modo in cui Tony descrive i suoi attacchi d’ansia: “una lattina di Ginger Ale che mi scoppia in testa”.

I Soprano analizza il disturbo d’ansia soprattutto dal punto di vista della terapia. Attraverso la dottoressa Melfi, Tony capisce la paura e la rabbia repressa che hanno contribuito alle sue condizioni. Non si placheranno mai quegli attacchi, neanche con tutto questo parlare. Se l’ansia fosse una persona la potrebbe uccidere. Ma è un qualcosa che nemmeno il grande Tony Soprano può controllare: ecco perché ne è spaventato.

Sa benissimo che, nonostante incolpi la dottoressa per la non-guarigione, la situazione è ben più complicata. Suo padre ne soffriva e, purtroppo, persino suo figlio. Sarà la maledizione della famiglia, lui pensa. Ma a un certo punto nella serie dovrà affrontare il suo ruolo nella creazione di questa maledizione. Una cosa che vorrebbe che suo padre avesse fatto per lui.

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