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La Classifica delle 6 più angoscianti Serie Tv di genere catastrofico

Il genere catastrofico è un filone cinematografico definito trasversale poiché strettamente legato a più ampi generi come il thriller, il drammatico, l’avventuroso e il fantascientifico. Per la sua capacità di suscitare emozioni intense, il genere catastrofico prevale soprattutto nelle grandi produzioni cinematografiche; tuttavia, non mancano prodotti della serialità televisiva che abbracciano questo filone, portando anche sul piccolo schermo la rappresentazione delle più grandi catastrofi umane o naturali dei nostri tempi, come gli incidenti nucleari di Chernobyl e Three Mile Island o le devastanti conseguenze dell’uragano Katrina. Se siete dunque amanti delle emozioni forti, queste 6 serie tv catastrofiche (non sovrannaturali o fantascientifiche) elencate di seguito non possono proprio sfuggire alla vostra visione.

Dalla serie tv di finzione 8 giorni alla fine alla cruda rappresentazione della realtà proposta dalla miniserie HBO Chernobyl, quella che segue è la classifica delle 6 serie tv di genere catastrofico più angoscianti di sempre, attualmente disponibili sulle principali piattaforme streaming.

6) 8 giorni alla fine

Chernobyl
8 giorni alla fine (640×360)

Distribuita in Italia su Sky Atlantic, la serie tv tedesca 8 giorni alla fine mostra in otto episodi gli otto giorni che precedono il devastante schianto dell’asteroide Horus sull’Europa, e come questo evento abbia spinto la popolazione alle più terribili azioni pur di assicurarsi la sopravvivenza in un nuovo posto nel mondo.

La salvezza è infatti riservata solo ai pochi privilegiati a cui è concesso un posto nei bunker costruiti per l’occasione o un pass per fuggire in America o in Russia; per tutti gli altri vige il divieto di immigrazione, alimentando un clima di forte tensione tra la popolazione. Il mondo è dunque dominato dal caos, dall’illegalità e dalla più totale dissolutezza, facendo emergere il volto peggiore del genere umano. La narrazione è arricchita inoltre dalla presenza di drammi personali e di complesse relazioni familiari tra i personaggi, che offrono un diverso punto di vista sugli eventi. I protagonisti hanno a disposizione solo otto giorni per sfuggire alla catastrofe, accrescendo episodio dopo episodio il livello di tensione nei telespettatori.

5) L’Alluvione

l'alluvione
L’Alluvione (640×360)

Disponibile dal 5 ottobre 2022 su Netflix, la miniserie polacca L’Alluvione rievoca l’angosciante catastrofe naturale che ha colpito la città di Breslavia nel luglio 1997, raccontando tra cronaca e finzione gli eventi che hanno preceduto e seguito la cosiddetta alluvione millenaria che ha colpito la Polonia, parte della Germania e della Repubblica Ceca.

Il fiume Oder è in piena e il livello raggiunto dai corsi d’acqua circostanti è sempre più allarmante; l’idrologa Jaśmina Tremer (Agnieszka Żulewska) viene dunque convocata in città per trovare una soluzione all’imminente catastrofe. La protagonista, chiamata a prendere decisioni difficili che cambieranno le sorti della collettività intera, è costretta inoltre a combattere la diffidenza dei politici e dei residenti ribelli. La miniserie catastrofica affianca dunque alla tragedia collettiva i drammi dei singoli protagonisti, mostrando la dimensione più intima delle persone coinvolte nella tragedia in un crescendo di tensione e suspense.

L’Alluvione, definita dalla sua produttrice Anna Kepinska“un racconto universale che parla di decisioni difficili, conflitti generazionali e tensioni tra l’individuo e la collettività” richiama lo stile documentaristico pur seguendo lo schema classico dei distaster-movie, entrando nella Top Ten italiana dopo un solo giorno dal suo rilascio sulla piattaforma streaming.

4) Meltdown: Three Mile Island

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Meltdown: Three Mile Island (640×360)

È il 28 marzo 1979 quando il susseguirsi a catena di sfortunati eventi provoca il peggiore incidente nucleare nella storia degli Usa.

Prima di Fukushima nel 2011 e di Chernobyl nel 1986 c’è stata Three Mile Island in Pennsylvania, i cui eventi tuttora avvolti nell’oscurità sono mostrati dalla docu-serie Netflix Meltdown: Three Mile Island.

I 4 episodi che compongono la docu-serie catastrofica combinano filmati storici e ricostruzioni attuali portando alla luce i lati oscuri della vicenda, insabbiati per oltre 40 anni dall’amministrazione politica che ha anteposto gli interessi economici alla sicurezza pubblica, o tralasciati per imperdonabile negligenza. Alla prima parte prettamente cronachistica segue poi un interessante approfondimento sull’impatto emotivo e psicologico che l’evento ha avuto sulla popolazione locale, aspetto troppo spesso trascurato in questo tipo di catastrofi, e su come questo abbia rafforzato il sentimento di sfiducia nelle dichiarazioni del governo e, ancor di più, sulla sicurezza dell’energia nucleare.

3) To The Lake

to the lake
To The Lake (640×360)

L’angosciante serie russa To The Lake porta su Netflix gli effetti che una terribile epidemia ha avuto sul genere umano, adattando al piccolo schermo una narrazione che ricorda il noto film del 2011 Contagion.

Un virus sconosciuto comincia a diffondersi a Mosca, uccidendo chiunque lo contragga in soli tre giorni dopo atroci sofferenze. Isolato il perimetro della città, tra i cittadini comincia a diffondersi il panico più totale, causato tanto dalla paura della malattia quanto dalla disumanizzazione della popolazione non infetta e dalla totale scomparsa della società civile così come la conosciamo: mancano infatti l’elettricità, i viveri e persino il denaro non ha più alcun valore. Protagonista della vicenda è Sergey (Kirill Käro), un uomo diviso tra due famiglie che vive con la seconda moglie fuori città. Entrato illegalmente a Mosca per mettere in salvo l’ex moglie e il loro figlio, intraprende con la famiglia allargata un lungo viaggio per le desolate e gelide terre russe alla ricerca di un luogo sicuro.

2) Cinque giorni al Memorial

5 giorni al memorial
Cinque giorni al Memorial (640×360)

La miniserie di Apple TV 5 giorni al Memorial ripercorre i terribili e tragici giorni dell’uragano Katrina che nel 2005 ha messo in ginocchio gli Stati Uniti.

Dopo il catastrofico uragano, i pazienti e il personale sanitario dell’ospedale Memorial di New Orleans rimangono per 5 giorni in attesa di soccorsi senza elettricità e possibilità di fuga a causa dell’acqua alta che circonda l’edificio. Le terribili condizioni in cui versano e l’esaurimento di scorte di farmaci costringono i medici a prendere decisioni drastiche, tra cui quella di scegliere deliberatamente quali pazienti lasciar morire e quali far sopravvivere. Diretta dal regista premio Oscar John Ridley, la serie è basata sul libro Five Days at Memorial della giornalista Sheri Fink, a sua volta adattamento dell’articolo investigativo vincitore del premio Pulitzer. L’angosciante racconto pone dunque l’accento sia sul dramma vissuto dai medici che sulla ricerca di giustizia da parte delle famiglie delle vittime, estendendo poi la critica verso le autorità politiche e sulla mancanza di un piano per le emergenze.

1) Chernobyl

Chernobyl
Chernobyl (640×360)

La miniserie HBO Chernobyl propone un’indagine approfondita sul più grave incidente nucleare della storia, avvenuto il 26 aprile del 1986. La crudezza della vicenda raccontata senza filtri la rende senza alcun dubbio la più angosciante serie tv di genere catastrofico di sempre.

Composta da 5 intensissimi episodi, Chernobyl ricostruisce la storia del gravissimo incidente avvenuto in Ucraina partendo dalla sottostima dell’allarme all’errata gestione dell’emergenza, mettendo in luce il coraggio di tutti quegli uomini e quelle donne che hanno sacrificato le proprie vite per arginare l’epocale catastrofe, i cui effetti devastanti hanno continuato a protrarsi per anni. La miniserie vincitrice di numerosi premi è stata distribuita in Italia su Sky e in chiaro su La7, conquistando ogni volta il suo pubblico e stabilendo nuovi record di ascolti. Le cupe atmosfere ansiogene contribuiscono ad accrescere la tensione e il dramma della tragedia mostrati dalla miniserie, la cui visione potrebbe risultare difficile per i telespettatori più sensibili ma imperdibile per tutti gli appassionati del genere.