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9 personaggi delle Serie Tv che mi hanno fatto venire una voglia matta di viaggiare

Personaggi curiosi, inquieti, nervosi, infaticabili: è a loro che avrei fatto una telefonata prima di imbarcarmi in un viaggio assurdo, senza meta e senza scalette. Le serie tv sono un altro grande mezzo con cui viaggiare, nel terzo millennio. Esattamente come un treno, un aereo, un macchina lanciata in autostrada. Il moto è meno percepibile, perché ci si muove stando fermi, si esplora senza fare un passo, ma il senso di leggerezza è lo stesso. Ogni esperienza vissuta attraverso il filtro della televisione lascia un ricordo agganciato al nostro bagaglio di esperienze. Un piccolo souvenir da legare stretto al manico, a ricordarci dove eravamo e cosa provavamo. Il lungo viaggio di Arya Stark da Approdo del Re alla Terra dei Fiumi, da Bravoos a Grande Inverno, attraverso vallate sterminate e foreste insidiose, lo abbiamo fatto anche noi, con la stessa trepidante smania con cui la ragazza ribelle di Game of Thrones ci si è buttata a capofitto.

Arya Stark è uno di quei personaggi che mi hanno fatto venire sempre una voglia matta di viaggiare.

Una delle immagini più suggestive con cui si è chiusa l’ottava stagione di Game of Thrones è proprio quella che la ritrae a bordo di un vascello, lanciata in una nuova misteriosa avventura. Sono i personaggi così, quelli un po’ sconsiderati e irrequieti, che accendono all’improvviso il nostro bisogno di spostarci, di camminare, di andare. In questa lista sono finiti personaggi estremamente diversi tra loro: avventurieri, ladri, fuorilegge, guerrieri. Tutti accomunati da un certo disagio causato dallo star fermi, dal restare ancorati in un solo posto. Sono personaggi che hanno invece bisogno del contatto col mondo, della terra che scorre veloce sotto i piedi, di una meta da raggiungere, sempre. Sono i personaggi che mi hanno fatto venire una gran voglia di spegnere la tv, allacciare le scarpe, preparare lo zainetto e mettermi in marcia.

Eccoli.

1) Uhtred di Bebbanburg

Il guerriero mezzo sassone e mezzo danese protagonista di The Last Kingdom non è rimasto fermo in un posto per più di due puntate. La sua era necessità di muoversi, sia per inseguire i nemici lungo tutto la Britannia, sia per un insopprimibile desiderio di vagare da una parte all’altra, a volte con una destinazione già fissata, altre volte per il semplice gusto di spostarsi, di cambiare aria. Quello che Uhtred dice sempre, dal primissimo episodio della serie, è di voler tornare a casa, spodestare suo zio l’usurpatore e stabilirsi definitivamente nel luogo in cui è nato. In realtà, il suo personaggio una casa non ce l’ha. La sua casa è la Northumbria, tanto quanto il Wessex o le terre dei danesi. Uhtred appartiene alla terra, al mare, al vento, alle strade defilate che attraversa giorno dopo giorno, in cerca di se stesso più che degli altri. La vita alle calcagna del guerriero sassone sarebbe sfiancante, ma Uhtred è uno di quei personaggi che sembrano darti la spinta necessaria a sfilarti dal divano e a imbarcarti in qualcosa di speciale, fosse pure il traffico del Raccordo.

2) Il capitano Flint

Il capitano Flint andrebbe seguito dappertutto, pure in capo al mondo. E siamo certi che, se pure avesse già solcato in lungo e in largo l’Oceano esplorandone ogni lembo di terra, troverebbe comunque la forza di rifarlo daccapo, ancora una volta. Flint ha fatto dell’irrequietezza la propria fonte di energia, il proprio vento in poppa. Si muove, si agita, si angustia, sballottato continuamente da una parte all’altra, incapace di star fermo. Impossibile guardare Black Sails senza sentire all’improvviso il bruciante desiderio di imbarcarsi e navigare senza meta. Col capitano Flint potremmo solcare i mari di mezzo mondo, sospinti solo dalla voglia matta di imbattersi in qualcosa. La vita assurda e colorata di Nassau, il mistero del mare, il sole sulla pelle, gli isolotti sperduti nell’Oceano. Qualsiasi amante dell’avventura sentirà come una strana frenesia sotto le dita dei piedi dopo essersi imbarcato sulla Walrus insieme al capitano Flint. Destinazione: ovunque.

3) Leonardo

arya stark e personaggi viaggiatori

Il protagonista di Da Vinci’s Demons somiglia ai due precedenti non tanto per carisma – che pure non gli manca – o per la smania di combattere, quanto piuttosto per quell’inquietudine di fondo che lo spinge a vagare e a cercare fuori quello che non riesce a trovare dentro. Leonardo è il grande genio del Rinascimento che ha peregrinato in continuazione per le corti d’Italia. Per lui il viaggio è fonte di scoperta, foraggio per la sua genialità.

Come Arya Stark, anche Leonardo sembra essere veramente libero solo quando è in cammino.

Le mura alte della propria corte lo limitano, lo tengono imprigionato. Invece lui ha bisogno di viaggiare, camminare, osservare. Ed è quello che fa per tutta la durata di Da Vinci’s Demons, fino al punto da non distinguere più quando a muoversi è solo la mente o anche il corpo. Un po’ come succede a noi.

4) Marco Polo

arya stark e personaggi viaggiatori

E non si poteva prescindere da questo nome nello stilare una lista di personaggi che ci trasmettono l’amore per il viaggio. Marco Polo è il viaggiatore, sul suo Milione ci hanno fantasticato centinaia di migliaia di sognatori in cerca d’avventura. Nella serie a lui dedicata, che si è arenata alla seconda stagione senza darci più notizie, è impossibile non lasciarsi suggestionare dalla curiosità di esplorare terre nuove, culture diverse. Marco Polo ti mette addosso la voglia di viaggiare perché ti trasporta in un mondo lontano, apparentemente inaccessibile, e ti lascia scoprire poco alla volta tutti i suoi segreti. Il desiderio di conoscere posti inesplorati, di mischiarsi con culture diverse, è il primo istinto che spinge un amante del viaggio a buttarsi a capofitto in una nuova avventura. Anche se non sapremo mai come sarebbe andata a finire per Marco Polo nella serie, ci piacerebbe comunque riguardare alcuni episodi per il solo gusto di mettersi metaforicamente in viaggio insieme a lui.

5) Berlino

arya stark e personaggi viaggiatori

E veniamo a un personaggio totalmente diverso dai precedenti. Berlino non è Uhtred, non è Leonardo, non è Arya Stark. Non combatte con la spada e non è spuntato da un’epoca lontana. Berlino è il personaggio di una serie tv in cui la maggior parte degli episodi sono girati in un’unica location, quindi probabilmente la meno adatta a suscitare il desiderio di viaggiare. Eppure – sarà forse che la prima cosa alla quale si pensa quando si hanno tra le mani le riserve auree di uno Stato è di scappare e girare il mondo – il personaggio di Berlino è uno che ripudia l’immobilità e che ti invoglia a vivere stando in costante movimento. Un esteta come lui non può non amare il viaggio e non può non trasmetterti l’adrenalina della strada, il brivido dell’avventura. Berlino riesce a farti venire la voglia di uscire di casa, di buttarti a capofitto nella vita, drinking life to the less. Sarebbe il compagno di viaggio ideale, soprattutto per chi volesse provare l’esperienza del gettonatissimo tour dei monasteri del centro Italia. Uno spasso.

6) Arya Stark

arya stark

E dicevamo di Arya Stark, che in Game of Thrones ha viaggiato in lungo e in largo per tutto il Continente occidentale, senza tregua. I suoi non erano certo viaggi di piacere e neppure sarebbe opportuno chiamarli viaggi. Erano più che altro una fuga, la ricerca di qualcosa. Eppure, il sospetto che in lei coesistessero due desideri opposti – quello di tornare a casa e quello di rimettersi in viaggio – lo abbiamo sempre avuto dall’inizio.

Arya Stark non è una lady che si possa rinchiudere in un castello.

Il suo spirito è quello di un avventuriero: libero, curioso, ostinato, instancabile. Difficile chiuderla tra le quattro mura di una fortezza, il suo elemento è l’arya. Si tratta di uno dei personaggi che ha viaggiato di più in Game of Thrones e le sue avventure ci hanno fatto desiderare più di una volta di partire per esplorare i confini del mondo, per vedere quello che c’è dall’altra parte.

7) Matthew de Clairmont

Viaggiatore del tempo e dello spazio, Matthew de Clairmont è invece un personaggio all’apparenza più moderato, non fosse altro per la lunga, lunghissima esperienza in fatto di vagabondaggio. Il protagonista di A Discovery of Witches è un vampiro, creatura pressoché immortale, che riesce ad attraversare i secoli e che teoricamente avrebbe tutto il tempo di girarsi il mondo, anche più di una volta. Gli ambienti suggestivi della serie, il passaggio brusco da un’epoca all’altra, da un set all’altro, risvegliano i nostri appetiti di viaggiatori in cerca di meta. Matthew de Clairmont sarebbe la guida turistica perfetta per un itinerario attraverso luoghi spettrali e misteriosi, luoghi da cui apprendere e assorbire e in cui lasciare qualcosa di noi stessi. Matthew fa venir voglia di viaggiare perché è il prodotto di tutto ciò che si è caricato sulle spalle nei suoi viaggi, del bello e del brutto. Solo che lui, rispetto a noi, aveva qualche briciolo di tempo in più a disposizione: l’eternità.

8) Geralt di Rivia

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Un po’ come Arya Stark, un po’ come Uhtred di Bebbanburg, anche Geralt di Rivia, il protagonista di The Witcher, vaga da un posto all’altro ogni volta con un obiettivo diverso. Le sue sono peregrinazioni più che altro, il mestiere di cacciatore di mostri non è esattamente un modo per godersi i panorami, fare escursioni, assaporare il piacere del viaggio. Però il suo vagabondare per scenari così affascinanti, liberi dal caos della vita reale, dallo smog e dal traffico del Duemila, è un’occasione di evasione di cui ogni amante del viaggio, di tanto in tanto, sente la necessità. Certo, se i suoi viaggi fossero pure un pochetto più tranquilli, la voglia di metterci in moto con lo zaino in spalla sarebbe anche maggiore.

9) Ash Ketchum

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Ma chi è in assoluto il viaggiatore per eccellenza, il personaggio che dello zaino in spalla ha fatto una moda, l’amico dell’infanzia che non ha mai dormito nel letto di casa propria, sempre in giro, sempre in esplorazione, sempre in cammino? Naturalmente lui, l’allenatore di pokémon più famoso della storia: il buon vecchio Ash Ketchum! Credo che nessuno più di lui sia stato capace di trasmettermi la voglia di viaggiare. Girovagando per il mondo, cantava la canzone. E in effetti non c’è stata una sola volta in cui abbiamo visto Ash e i suoi amici chiusi dentro le mura delle proprie case. Crescere guardando I Pokémon può convincerti del fatto che la vita sia viaggio, cammino, avventura. Non sarebbe assolutamente straordinario? Ash Ketchum is a lifestyle!

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