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What If…? 1×03 – Un mondo senza Avengers

Siamo già al terzo giro: dopo due episodi incentrati su varianti di Capitan America e di Star-Lord ecco che What If 1×03 ci propone una storia di proporzioni clamorose, che diverge completamente da qualsiasi scenario a noi finora conosciuto, concentrandosi su questa domanda: “E se…. Il mondo avesse perso i suoi eroi più potenti?“.

La sinossi di What…If 1×03 presente su IMDb ci aveva in parte ingannato, perché la prospettiva seguita in quest’episodio non è stata quella di Loki, come preventivato inizialmente, ma quella di Nick Fury, il machiavellico direttore dello S.H.I.E.L.D interpretato da Samuel L. Jackson. L’uomo, impegnato nella fase di reclutamento degli eroi che avrebbero composto il fantomatico “progetto Avengers”, si troverà infatti a confrontarsi con una minaccia sfuggente, un terribile assassino determinato a distruggere tutte le sue speranze.

Dopo queste premesse vi lasciamo alla nostra recensione di What If 1×03. Buona lettura!

What If? 1x03

Gli incredibili fatti narrati nell’episodio si verificano durante i giorni che nell’universo primario del Marvel Cinematic Universe sono conosciuti dai fan come “La grande settimana di Nick Fury”, timeline in cui si ambientano, quasi in contemporanea, gli eventi dei film Iron Man 2, L’incredibile Hulk e Thor. Insomma, un bel daffare per il direttore Fury, costretto a tenere sotto controllo situazioni parecchio problematiche e ad accelerare i suoi piani di reclutamento. Ma in questo universo qualcosa va storto e, progressivamente, tutti gli eroi da lui selezionati vengono sopraffatti e uccisi: gli Avengers muoiono ancor prima di essere sorti, in un’anticlimax a prima vista sconcertante.

E forse sta proprio in questo il punto di forza della storia raccontataci: un completo ribaltamento delle prospettive, una storia che perde il suo focus sui supereroi in sé e spinge lo spettatore a interrogarsi sul perché di questa tragedia.

What If 1×03 sperimenta e porta il genere mistery nel MCU: una catena di terribili omicidi, ipotesi e sospettati in un crescendo di colpi di scena e di inevitabili conseguenze.

Quest’episodio è un dichiarato omaggio allo stile di Agatha Christie: gialli in cui lo spettatore prova decifrare gli indizi seminati dagli autori e cerca in tutti i modi di dare un senso alle morti viste sullo schermo, morti che hanno pesanti conseguenze e che portano a un inevitabile complicarsi di eventi. Gli esiti sono molteplici e consequenziali: basti vedere come Loki giunga a Midgard con un esercito per vendicare la morte del fratello!

What If? 1×03 sorprende anche per quanto riguarda il lato umoristico, molto marcato in alcuni frangenti (con alche alcune piccole derive nella dark comedy) fino a una sua totale assenza nei momenti più drammatici, perché il dramma c’è, e si fa sentire. è strano e a tratti frustrante vedere gli eroi che abbiamo imparato ad amare nel corso di una decina di anni perire ancor prima di poter mostrare le loro potenzialità, di dare il loro contributo alla causa.

Mi raccomando, non fate vedere questa puntata a dei bambini se non volete traumatizzare la loro esistenza con la morte di tutti i loro supereroi preferiti.

What If? 1x03

Attraverso gli occhi di Fury e della Vedova Nera, ultima eroina a perire, arriviamo dunque a dipanare la matassa e a venire a capo del mistero: il terribile assassino non è altri che Hank Pym (Michael Douglas), determinato a distruggere le speranze del direttore dello S.H.I.E.L.D. dopo la perdita della figlia Hope van Dyne, morta durante una missione per conto dell’organizzazione. È questa dunque la variante che ha portato agli eventi di questo universo.

Una rivelazione che sbalordisce, ma che permette di risalire al peculiare modus operandi degli omicidi, soluzioni suggerite dai fan in tempi non sospetti e viste anche in alcune testate fumettistiche. Vediamo quindi le disastrose derive profetizzate dallo stesso Pym nel primo film di Ant-man riguardo al potere della tuta del Calabrone se in mani sbagliate.

Accattivanti scelte stilistiche, ma forse non altrettanto dal punto di vista narrativo: il movente del colpevole, seppur dichiarato, non sembra sufficiente a spiegare una così radicale presa di posizione da parte dell’uomo che sembra punire Fury, ma soprattutto anche tanti innocenti, per qualcosa di cui in realtà nessuno è responsabile.

Il comparto tecnico di What If 1×03 è come sempre ben fatto: il character design dei personaggi è più calzante che mai e riesce ancora una volta a restituire con credibilità le apparenze degli attori visti nei prodotti live action. Purtroppo come negli episodi precedenti però non tutti gli attori originali si sono prestati a doppiare le loro controparti animate, problema del tutto superato con la resa italiana, che può infatti confermare tutte le voci che abbiamo imparato ad amare negli anni.

What If 1×03 quindi rielabora completamente non un solo film, ma l’intera fase 1 del MCU e ci pone davanti alle catastrofiche derive di una Terra senza Avengers, un mondo senza protezione destinato a crollare in mani nemiche senza nemmeno combattere (salvo la speranza costituita dai due “capitani” sul finale).

Un buon episodio (anche se non all’altezza del secondo) che spinge lo spettatore a porsi continue domande e a teorizzare in cerca di un colpevole. Una puntata che spinge a rimanere col fiato sospeso per tutta la narrazione ma che, come le precedenti, rimane un prodotto destinato a piacere per lo più a coloro che più masticano le storie Marvel e agli amanti di easter egg e di variazioni sul tema.

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