ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Mandalorian 3×05 e sul resto degli episodi della serie di Disney Plus
Come immaginavamo, giunti alla seconda metà di questa terza stagione della serie di Disney Plus le trame dipanate iniziano a definirsi e il disegno completo del racconto comincia ad apparire molto più limpido. In tal senso, The Mandalorian 3×05 è una puntata cruciale, perché risolve delle questioni aperte all’inizio della stagione e indirizza la serie verso il gran finale di questo suo terzo atto, lasciando spazio a tematiche molto più significative. Il nodo centrale dell’episodio è la guerra ai pirati, che fa da trait d’union alla risoluzione di diverse questioni, per prima quella dei corsari stessi, e che ne apre altre, che si ricollegano direttamente alle due stagioni precedenti di The Mandalorian.
La serie di Disney Plus continua ad avere un respiro molto ampio, sacrificando parzialmente Din Djarin e Grogu in nome di questioni più vaste, come il destino di Moff Gideon e l’ascesa di Bo-Katan. Tutto ciò che nella prima parte di stagione risultava confusionario ora inizia ad assumere una forma più definita, anche se mancano ancora dei tasselli, e il vorticoso cammino verso il finale di stagione è ufficialmente iniziato. A giudicare da questa puntata, nelle prossime settimane ne vedremo davvero delle belle e tramite il racconto di ciò che abbiamo visto consideriamo quello che dovrà avvenire negli ultimi episodi della terza stagione di The Mandalorian.
The Mandalorian 3×05 – La guerra ai pirati
Cominciamo col grande tema di questa The Mandalorian 3×05: la guerra ai pirati. Dopo diverse puntate ritroviamo il capitano Gorian Shard, che volge la sua ira verso Nevarro, decidendo di vendicarsi dell’uccisione di alcuni uomini del suo equipaggio bombardando il pianeta. L’Alto Magistrato Grief Karga chiede, quindi, aiuto al Capitano Teva, che trovando un muro dalla Nuova Repubblica (e qui ci torneremo più avanti) si affida ai mandaloriani, facendo valere i suoi trascorsi con Din Djarin. Mando, accolta la richiesta, a sua volta domanda ausilio ai suoi fratelli, offrendogli le terre che gli aveva promesso Karga in caso di vittoria, e con un discorso in stile Aragorn ne Il Ritorno del Re, Paz Vizsla convince gli altri mandaloriani a seguire il personaggio interpretato da Pedro Pascal in battaglia. Così ha inizio la guerra.
Il combattimento contro i pirati è un trionfo di adrenalina e azione, anche se l’esito del conflitto in realtà non è mai in discussione, con i corsari apparsi decisamente impreparati contro i mandaloriani. Come prevedibile, dunque, Din Djarin e compagni vincono e così ottengono da Grief Karga le terre promesse. La questione dei pirati, che si era aperta nel primo episodio della terza stagione della serie di Disney Plus, si chiude. La minaccia è stata abbastanza contenuta e ci dimenticheremo presto di Shard e compagni, ma questo passaggio è servito, come anticipato, più che altro a chiudere diverse questioni e introdurne altre, spianando la strada all’epilogo che verrà nelle prossime settimane.
Le crepe della Nuova Repubblica e il trionfo della nuova Mandalore
Grazie al trionfo sui pirati, i mandaloriani hanno, dunque, trovato una nuova casa e, almeno parzialmente, si chiude pure la questione di Mandalore. Il gruppo di Din Djarin ha finalmente un pianeta che pronto ad accoglierli, un luogo dove tra l’altro i mandaloriani tornano da eroi dopo avervi vissuto da reietti e ciò riporta a un altro grande tema della terza stagione della serie di Disney Plus, ovvero la redenzione. I mandaloriani non hanno più bisogno di Mandalore, hanno una nuova casa e il passaggio sul pianeta natale del popolo di Din Djarin, con tutta probabilità, è servito solo per la redenzione del personaggio di Pedro Pascal e per l’elezione di Bo-Katan, pronta ora a vivere una via, anzi diverse vie, tutte sue, per una nuova alba del popolo mandaloriano.
È stata proprio Bo-Katan a guidare l’azione contro i pirati, come aveva fatto per ritrovare il trovatello Ragnar nella scorsa puntata, e dopo la guerra è stata invitata dall’Armaiola a togliere l’elmo, così da essere libera di percorrere entrambe le vie e di riunire tutto il popolo mandaloriano. Questa fiducia in Bo-Katan viene dall’avvistamento del mitosauro e il successo delle operazioni militari, oltre all’adozione del credo da quando è stata accolta nella tribù, hanno convinto l’Armaiola ad affidare all’ex principessa di Mandalore il compito di vagare per la galassia e riunire tutte le tribù in quella che ormai è la nuova Mandalore su Nevarro.
Mentre i mandaloriani ritrovano una terra tutta per loro, dall’altra parte della galassia la Nuova Repubblica mostra i suoi enormi limiti strutturali, evidenziati da una burocrazia a dir poco farraginosa. In The Mandalorian 3×05 ritroviamo il personaggio di Elia Kane, che subdolamente suggerisce di non aiutare Nevarro dopo la richiesta del Capitano Teva a causa della sua mancata affiliazione alla Nuova Repubblica. È ormai palese che Elia sia un personaggio importante, destinato a ricoprire un qualche ruolo nello svelamento della minaccia che, inevitabilmente, presto verrà resa nota. Ci manca ancora di sapere cosa sia successo al dottor Pershing, ma la minaccia imperiale è ormai tornata ed è destinata a prendersi la scena, come possiamo vedere dalla sconvolgente scena finale di The Mandalorian 3×05, di cui tra poco parleremo.
The Mandalorian 3×05 – Questa è la via… di Bo-Katan e di Moff Gideon
Arriviamo, dunque, al complesso finale di puntata, con due scene che spalancano un abisso sul futuro della serie di Disney Plus. Iniziamo dalla prima. Come detto, dopo la fine della guerra l’Armaiola fa togliere l’elmo a Bo-Katan e la invita a riunire tutti i mandaloriani sparsi per la galassia. Si compie, dunque, quell’ascesa che era stata ampiamente delineata nelle scorse puntate, con la donna che si ritrova a capo del suo popolo, nel posto a cui era destinata per diritto di nascita. Il passaggio di Mandalore e del mitosauro sostanzialmente è servito ad arrivare a questo punto, perché è stato l’avvistamento della creatura, di fatti, a garantire a Bo-Katan questo ruolo da leader. Questa elezione rappresenta una svolta non solo per la principessa, ma per l’intero popolo dei mandaloriani, perché per la prima volta la rigidità del credo viene smorzata, anche altre vie sono considerate possibili e questo è un cambiamento davvero epocale per il popolo di Din Djarin, che può sicuramente provocare turbamenti in futuro, ma che ben si concilia con la nascita di una nuova Mandalore, accompagnata da una nuova interpretazione del credo.
La seconda scena in questione è invece relativa all’altro grande tema della stagione, che ha sempre aleggiato e che ora, finalmente, entra nel vivo. Che Moff Gideon fosse vivo e scampato alla Nuova Repubblica era un po’ un segreto di Pulcinella, per cui quando abbiamo visto il relitto trovato dal Capitano Teva non c’è stata alcuna sorpresa nel l’apprendere che si trattava della nave che trasportava il personaggio interpretato da Giancarlo Esposito. La shock, però, è sopraggiunto quando all’interno della nave è stato trovato un frammento di beskar, indicatore che nella liberazione di Moff Gideon c’entrano, in qualche modo, i mandaloriani.
Ora, le ipotesi sono diverse. I mandaloriani potrebbero essere stati incastrati per questo atto, col posizionamento di quel frammento in maniera volontaria. Oppure a liberare Moff Gideon possono essere stati dei mandaloriani rimasti al servizio dell’Impero, che a questo punto, dovranno essere rintracciati da Bo-Katan, oppure può essere coinvolta in qualche modo addirittura la principessa nella questione, con la rivelazione di un plot twist incredibile. Al momento fare previsioni è complesso, e anche inutile considerando che entro tre settimane scopriremo la verità. The Mandalorian 3×05, però, fa compiere alla serie di Disney Plus un significativo passo in avanti, puntando il mirino su due personaggi in particolare: Bo-Katan e Moff Gideon. Pedro Pascal e il suo Din Djarin sono sempre più relegati a un ruolo secondario in questa terza stagione della serie di Disney Plus, il focus si sta sviluppando altrove e delinea sicuramente scenari sorprendenti. La via, a questo punto, è quanto mai incerta, ma in ballo rispetto a inizio stagione ci sono sicuramente meno questioni dopo questa puntata. Quelle che rimangono, però, hanno una portata enorme.