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Space Jam 2 è la versione aggiornata di un sogno in backup

Era il 1996 quando un ragazzino in un campetto sotto le stelle sognava di essere il giocatore di pallacanestro più forte di tutti i tempi. Quel bambino era Michael Jordan e la storia che approdava per la prima volta nelle sale cinematografiche era destinata a diventare il film di genere sportivo più remunerativo di sempre dopo Rocky IV e The Blind Side. Space Jam è stato un enorme scatolone dei sogni, colorato e multiforme, ironico e appassionante. E Michael Jordan la guest star che lo ha reso un fenomeno mondiale. Quasi trent’anni dopo, la Warner Bros. ha voluto riprovarci. I tempi sono cambiati e i gusti pure. Gli appetiti del pubblico moderno sono lontani un’era da quelli del 1996, che pure non è così distante nel tempo. Ma il fascino irresistibile del sequel può sfondare anche le porte più resistenti e trovare la sua strada per farsi realtà. E allora Malcolm D. Lee, cugino del più famoso Spike, si è reso disponibile a dirigere questa nuova avventura cinematografica.

Space Jam: New Legends è arrivato nelle sale italiane il 23 settembre 2021.

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A prendere il testimone di Michael Jordan – e designato in un certo senso come il suo naturale successore – è LeBron James, “Il Prescelto”, star della NBA ancora in piena attività (il primo Space Jam fu girato invece ai tempi del primo ritiro di Jordan) e protagonista di questo sequel dalle grandi aspettative. La partita di LeBron non è poi così diversa da quella del suo predecessore: c’è una squadra di personaggi mostruosi da battere, su un parquet diverso da quello che i campioni della pallacanestro sono abituati a calcare. Le controversie si risolvono col basket, sul campo, in un match nel quale i divi della NBA partono notevolmente svantaggiati. I compagni di squadra, oggi come allora, sono sempre loro: gli immortali Looney Tunes capitanati da Bugs Bunny. L’effetto nostalgia all’inizio è notevole. Il mondo dei Tunes non è più lo stesso, il moderno ServerVerso ha indirizzato i gusti del pubblico in un’altra direzione e sembra aver corrotto gli stessi personaggi del Looneymondo. Bugs Bunny incarna l’ultimo dei romantici di un’epoca ormai al tramonto, soppiantata dalla realtà virtuale e dalle innumerevoli potenzialità della moderna tecnologia.

LeBron finisce intrappolato nel ServerVerso insieme a suo figlio Dom, piccolo genio della programmazione che a soli 12 anni è stato in grado di creare un suo videogioco. Il topos del rapporto padre-figlio torna anche in questa seconda versione di Space Jam: LeBron, che da ragazzino si è dovuto concentrare esclusivamente sullo sport per diventare “The King”, cerca di spronare suo figlio ad impegnarsi nel basket tralasciando tutte le altre distrazioni. Sono le classiche dinamiche che intaccano il rapporto tra un padre famoso e il figlio costretto a seguirne suo malgrado le orme. “Non mi lasci essere quello che sono” dice a suo padre Dom, che, sul campo come nella vita, non può esprimere il proprio gioco ma deve imparare i suoi fondamentali.

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Ognuno dovrebbe essere libero di esprimere appieno il proprio modo di essere: sembra essere questa la traccia che Space Jam: The New Legends vuole farci seguire.

E il discorso non vale solo per Dom, ma per tutti i compagni di viaggio di LeBron, che per vincere la partita che decreterà la loro sopravvivenza, dovranno sfruttare al meglio le peculiarità e persino le stravaganze dei singoli, che infatti si riveleranno i veri punti di forza del team Tunes. Come trent’anni fa, non saranno solo i Looney ad imparare qualcosa dal loro campione, ma sarà anche e soprattutto l’inverso. A LeBron servirà scontrarsi con la possibilità della sconfitta per capire come essere davvero un vincente fuori dal campo. C’è tanta Warner Bros. in questa filosofia e nessuna intenzione di nasconderlo. Space Jam: New Legends si rifugia spesso nell’autocitazionismo, non solo nei riferimenti all’originale, ma anche in tutta una serie di citazioni al brand che vanno da Harry Potter, a Il Trono di Spade, Matrix, Il Signore degli Anelli, al MonsterVerse, The Mask e tanti altri.

Se le premesse sembravano essere le stesse del primo Space Jam, lo sviluppo è però decisamente diverso.

A partire dall’antagonista (Don Cheadle), che è Al-G Rhythmo, un algoritmo. Nel 1996 non esistevano i social e non c’erano i follower e termini come “algoritmo” non facevano parte del linguaggio comune degli spettatori. Da allora, da questo punto di vista tutto è cambiato, il mondo è stato stravolto. I ragazzini che guarderanno Space Jam: New Legends non si sentiranno a disagio con la terminologia e i riferimenti del film. Anche sul piano visivo, il sequel fa degli straordinari passi in avanti: è tutto molto colorato, tutto molto appariscente. Ma dietro gli effetti speciali, cosa rimane? Forse il grande problema di Space Jam: New Legends è proprio questo, tanto fumo ma poca carne. Elemento che avrà disturbato senz’altro i fan della prima ora. Se sul piano grafico tutto è perfettamente godibile (pure troppo), si ha la sensazione che invece a livello di scrittura manchi qualcosa. La storia è avvincente, ma un po’ povera. L’ironia dei Looney Tunes è solo accennata, fa da sfondo ad un qualcosa che però non riesce a prendersi la scena. Almeno non del tutto.

Quando un atleta recita, non finisce mai bene.

C’è dell’autoironia in Space Jam: New Legends, ma non è sufficiente a oscurare un dato di fatto: il protagonista LeBron è effettivamente più debole rispetto al predecessore Michael. Misurarsi con un precedente di quella portata non era semplice e il risultato finale infatti non ci arriva nemmeno vicino. Space Jam: New Legends, al di là del ruolo del personaggio principale, presenta una serie di punti deboli, dei “bug” del sistema, e difficilmente potrà convincere del tutto quelli che sono cresciuti invece con la versione originale del film. L’opera diretta da Malcom D. Lee, al momento dell’uscita nelle sale, è stata stroncata dalla critica e ha fatto storcere il naso a tanti. Ma è un film che sta piacendo tanto ai ragazzini e che, tutto sommato, ci fa rivivere una versione aggiornata di un sogno ormai in backup. Dopo cinque mesi dal suo approdo sul grande schermo, Space Jam: New Legends è finalmente disponibile anche su Sky Cinema.

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