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Kidding 1×03 – “Every Pain Needs a Name” è sofferenza e sollievo

Il terzo episodio di Kidding si incentra sulle conseguenze delle azioni, che siano proprie o compiute da altri.

Le conseguenze delle parole di Mr. Pickles per la sua fan Shaina sono così positive e d’ispirazione che decide di smettere di fare uso di droghe, di frequentare spacciatori e inizia una nuova vita. Le conseguenze del comportamento strano di Jeff portano Seb a trovare un’alternativa. Svela infatti alla figlia di avere già un piano per sostituire Jeff senza eliminare Mr. Pickles, attraverso la creazione di un pupazzo con le sue sembianze e trasformandolo in cartone animato.

Maddy, la figlia di Deirdre, inizia a mostrare segni di instabilità emotiva dovuti alla preoccupazione che i genitori divorzino a causa della “stretta di mano segreta” che ha visto tra il padre e il vicino di casa. È ironico come Seb, alle urla fuori controllo della nipote Maddy, consigli a Deirdre di abbracciare sua figlia, mentre lui non ha lo stesso riguardo per Jeff che, come Maddy prova un dolore che non riesce a gestire.

Come dice il titolo di questo episodio di Kidding, ogni dolore ha bisogno di un nome, per essere identificato, spiegato e capito.

Il dolore di Jeff ha più nomi: Phil, Jill, Will. Il dolore della ragazza in ospedale è il cancro, il dolore di Deirdre è il tradimento. E se non c’è una cura per certi mali, si può però almeno alleviare la sofferenza. E Seb spinge Jeff a cercare qualcuno che allievi il suo. Ci sono infatti diverse donne che uscirebbero con lui, ma lui insiste nel non voler vedere nessuno. È l’apparenza che preoccupa Jeff, il fatto che la gente possa vederlo senza la moglie e capire la sua situazione complicata. Forse il fatto che la gente lo sappia renderebbe il tutto più reale, e lui non è ancora pronto ad accettarlo.

Decide comunque di provare a uscire con una delle spasimanti, ed è proprio Shaina la fortunata. A fine serata però, Jeff cambia umore e va via frettolosamente dopo che la ragazza gli confessa che lui le ha salvato la vita. Ma la verità è che è stato Mr. Pickles a salvarla, non l’uomo con cui è andata a cena. Il fatto che non ci sia distinzione per le persone tra i due mette a disagio Jeff, che in una lettera a Shaina spiega perché non vuole rivederla.

È un’enorme responsabilità salvare le persone. Forse imparare cosa non voglio è il primo passo della scalata per imparare cosa voglio.

Eppure, non riesce proprio a smettere di aiutare le persone. Jeff infatti “salva” anche la ragazza del pianerottolo, la quale non perde tempo nel provare a baciare Jeff, che prontamente rifiuta.

“Non sei stanco di fare sempre la cosa giusta?”

Alla fine, Jeff va a letto con la ragazza che ha conosciuto in ospedale. Anche in una cosa frivola come il sesso occasionale, Jeff vuole trovare un senso. Avrebbe potuto scegliere di stare con Shaina, o di avere un’avventura con la giovane donna del pianerottolo, ma ha scelto la donna con una malattia terminale. Non per compassione o per qualche voglia perversa, ma probabilmente per farle capire che è ancora viva, e deve sentirsi viva.

Ma il motivo principale probabilmente è che questa donna non è stata salvata da Mr. Pickles. È stata l’unica a non voler assecondare le azioni di Mr. Pickles in ospedale. Lei ha parlato con Jeff, e lui non vuole stare con qualcuno che lo consideri un eroe. Il suo personaggio lo è, ma non lui. Jeff è triste, ma nonostante questo è chiaro che vuole risalire dal fondo. La speranza è ancora viva in lui. Vuole scalare la montagna per arrivare in cima. Senza salvare nessuno, tranne se stesso. Le prossime puntate di Kidding ci diranno se ce l’avrà fatta.

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