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Don Matteo – La recensione della 3° puntata della 13° stagione: non è ancora giunta la fine

Don Matteo 13 continua a dominare gli ascolti: dopo un esordio strabiliante con il 29,9% di share, la seconda puntata è arrivata a quota 5.680.000 di persone sintonizzate, per uno share del 26,39%. Insomma, il giovedì è tutto uno scalpitio di telecomandi per non perderci l’uscita di scena del parroco investigatore più temuto di Jessica Fletcher. Quindi anche noi il 14 aprile 2022 ci siamo sintonizzati su Rai 1, ma il momento tanto atteso quanto temuto non è arrivato nemmeno questa volta. La terza puntata, trasmessa anche in streaming su RaiPlay, oltre a celare un velatissimo riferimento a La regina degli scacchi, è un vuoto a perdere. Comunque l’effetto Beth Harmon dura poco: alla primissima battuta del maresciallo Cecchini ritorniamo con i piedi a Spoleto. Un episodio monotono, che ci fa rimpiangere i salti temporali della prima puntata. Dopo l’audacia dell’esordio, gli ultimi appuntamenti, infatti, sono stati un po’ sottotono, quasi soporiferi. È inutile girarci intorno: Terence Hill sta per appendere al chiodo la tonaca e la bicicletta. Eppure non capiamo proprio come potrà accadere il passaggio di testimone in una sola puntata, la quarta. In questo terzo appuntamento serale, Natalina Diotallevi (Nathalie Guetta) è al centro dell’attenzione mentre di Raoul Bova, neanche l’ombra. Nemmeno le new entry sono sufficienti a risollevare lo spirito. Federico Limoni e la figlia di Anceschi, almeno finora, non aggiungono molto alla narrazione, che anche in questa occasione è sorretta interamente dalla verve comica di Cecchini, le cui battute sono sempre una garanzia.

Il sacrificio della regina (13×03)

nino frassica

La terza puntata di Don Matteo, intitolata Il sacrificio della regina, sacrifica una nuova vittima: Olga Valon (Mihaela Dorlan). La ragazza è una campionessa di scacchi che scompare dopo essere stata presumibilmente aggredita nella sua stanza di hotel. Natalina Diotallevi è sconvolta. La perpetua di don Matteo, infatti, conosce Olga perché anni prima l’aveva adottata a distanza e per un periodo la bambina aveva perfino vissuto nella loro casa famiglia. Olga è di passaggio a Spoleto, insieme al suo manager, per un torneo di scacchi. Ma dopo aver battuto un avversario (Francesco Patanè), scompare nella sua stanza di hotel. Non prima di aver chiamato Natalina, la quale è riuscita a sentire Olga mentre invocava il nome del suo manager: Alfonso Caroli. Caroli e sua moglie sembrano essere i sospettati più papabili. Ma dopo 20 anni di gialli, che hanno sconvolto la campagna umbra, abbiamo imparato che il colpevole è sempre la persona più insospettabile. Intanto Valentina (Emma Valenti), la figlia di Anceschi, non essendo diventata magistrato, ha ripiegato sulla cucina e sogna di aprire una “pokéria”. Cioè un locale specializzato in poké: un piatto hawaiano a base di pesce crudo, riso e verdure, come le alghe marine. Eppure, per il momento, l’unica cosa buona che riesce a servire è un’altra occasione per Cecchini per sfoggiare il suo repertorio comico. Inutile sottolineare l’avversione del maresciallo per queste pietanze esotiche e alla moda, che fa scivolare nella borsa del capitano.

Intanto Federico Limoni (Mattia Teruzzi) si è stabilito da Don Matteo e ignora perfino le sorti di Leonardo Di Caprio nella vicenda del Titanic. L’altra new entry della stagione è Greta Alunni (Giorgia Agata), la figlia del primario dell’ospedale e della farmacista di Spoleto. Tra i due c’è incomprensione e astio, ma poi alla fine si baciano. In fondo Federico era solo preoccupato per il fratellino e, per la sua età, ha più grattacapi che tempo per risolverli. Don Matteo trova perfino una soluzione geniale per sedare l’irruenza giovanile del ragazzo: una clessidra. Come abbiamo fatto a non pensarci prima!? Ogni volta che Federico sentirà l’esigenza di esplodere in un impeto di rabbia, non dovrà fare altro che usare la clessidra per cronometrare il tempo da dedicare a pensare prima di agire. Ma non c’è tempo, c’è un mistero da risolvere. Così, dopo aver sbrigato i suoi doveri di pastore delle anime, Don Matteo può dedicarsi al suo vero lavoro. Altrimenti chi manderà avanti le indagini? Anna e Marco giocano a tennis mentre Cecchini fa quello che di solito fa Cecchini. Così Terence Hill si lancia all’inseguimento di Giuliano, insospettito dal suo grande appetito e da alcuni scontrini. Nel tunnel buio, qualcuno però colpisce il parroco: Olga è viva, ha inscenato la sua aggressione e ha incastrato il suo manager. Don Matteo viene fatto prigioniero e tra una mossa di scacchi e l’altra scopre le motivazioni di Olga e della pratica della maternità surrogata. Tutto si risolve, come sempre, nel lieto fine e un sermone sulla misericordia.

Marco Ferradini docet e la dichiarazione d’amore dal porchettaro

don matteo

L’occhio non mente, l’occhio è lo specchio

Maresciallo Cecchini

Marco è innamorato di Anna, lo dice Cecchini. Il maresciallo però non sarà l’unico a cercare delle scuse per farli riavvicinare, come giocare a tennis. Anche Valentina si dedica alla causa, utilizzando come strategia la canzone intitolata Teorema di Marco Ferradini. E così una ventenne si ritrova a proporre a un quarantenne tutte le “tattiche di riconquista” che, per fortuna, erano in voga vent’anni fa. Valentina farà di tutto per salvare Marco dalla friend zone, anche baciarlo davanti ad Anna senza nemmeno chiedergli il permesso. Eppure, contro ogni aspettativa, il famoso detto urbano contemporaneo che recita “vuoi farla ingelosirla?!” potrebbe funzionare. Anna è cotta a puntino. A questo punto solo un panino con la porchetta potrà confermare o ribaltare i suoi sentimenti. Ma la disfatta è cocente. La dichiarazione d’amore di Marco dal porchettaro verrà interrotta dalla richiesta di intervento per togliere la macchia d’umidità nella cucina della madre di Anna Olivieri, la quale afferma solenne: “ritornano sempre”.

Le gag di Cecchini sono state quasi tutte di carattere oculistico. Ma l’ossessione per gli occhi cela in realtà un mistero: il maresciallo deve operarsi alla cataratta, ma ha paura. Quindi se ne va in giro senza vedere nemmeno di che colore porta le scarpe, sostituendo documenti e facendo un’infinità di danni. Per fortuna però che c’è Cecchini perché anche in questa terza puntata non è successo granché. Se escludiamo un tentato omicidio, una regina degli scacchi con marcati intenti criminali, l’arresto di Natalina Diotallevi, Don Matteo che spiega al maresciallo che esistono le analisi del DNA e Valentina, la quale, alla fine inventerà lo spoké, la versione spoletina del poké con la salsiccia.

Tutto questo però è solo un pallido diversivo per allontanare il nostro dispiacere. Noi sappiamo che l’addio di Terence Hill è sempre più vicino. Non è chiaro come avverrà, ma avverrà. A questo punto, infatti, non siamo più nemmeno tanto sicuri che Raoul Bova arriverà. Ad ogni modo ci ritroviamo in prima serata su Rai 1 e in streaming su RaiPlay alle 21.25 giovedì 21 aprile per la quarta delle dieci puntate di Don Matteo 13, che ci accompagnerà fino al 2 giugno.

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