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Prison Break 5, le 8 cose che abbiamo capito dal trailer

E’ già da un po’ di anni che Prison Break manca sui nostri schermi. La quarta stagione, con The Final Break finale ha lasciato dentro di noi un vuoto che non è mai stato possibile riempire.

Fino ad ora. Già, perchè Prison Break è pronto a tornare.

E’ proprio così. Michael Scofield e Lincoln Burrows sono pronti. Dopo mesi di indiscrezioni, notizie rubate, dichiarazioni avventate e ipotesi sulla trama è uscito il primo trailer ufficiale di Prison Break!

Cerchiamo di capire quali informazioni possiamo iniziare ad elaborare.

1) Michael è vivo 

Nessuno aveva dubbi a riguardo, lo so, ma è sempre meglio avere una conferma visiva. In The Final Break Michael sembrava essersi sacrificato per permettere la fuga a Sara, tenendo conto del fatto che la sua vita sarebbe stata molto breve a causa del tumore.

Ovviamente le cose devono essere andate diversamente, perché in realtà Michael non è morto né per l’incredibile scossa elettrica, né per il tumore.

2) Michael è in una prigione mai vista

Se Michael è vivo e non è con suo fratello, con Sara o con suo figlio, allora è in prigione. L’ambientazione è molto diversa da Fox River o dal penitenziario di Miami-Dade e ricorda di più, nel suo essere lugubre e buia, il carcere di Sona. Vediamo più sole, più caldo, i detenuti più sporchi, più sabbia, stanze più grandi e gruppi di prigionieri più ampi. Insomma..non siamo in un luogo conosciuto.

Copertina Prison Break

3) I giocatori sono gli stessi, ma i compiti cambiano

Questa volta sembra che i ruoli dei fratelli siano invertiti. Michael è in prigione da chissà quanto tempo, probabilmente rassegnato al fatto di dover rimanere lì per il resto della sua vita perché le persone che lo amano lo ritengono morto. Un po’ come Lincoln nella prima stagione: se suo fratello non fosse arrivato a farsi incarcerare per salvarlo, le sue speranze di uscire non si sarebbero mai accese. E’ solo quando si sa che dall’altra parte del muro c’è qualcuno che è disposto a lottare per te che ritrovi la forza di combattere e di reagire. Aspettiamoci quindi..una grande evasione (qui un approfondimento).

4) Sara ha una storia con un altro uomo?

Michael, il bambino di Sara e, appunto, di Michael, sembra avere le idee ben chiare su quale sia il suo vero padre. Non lo ha mai conosciuto, ma probabilmente sa che quello attuale (?) non è quello reale. Lui parla a Sara con la vera innocenza della sua giovane età, con occhi sognanti pieni di speranza riguardo a quella tempesta che può tornare. Sara è adulta, più razionale e in difficoltà davanti alle domande di suo figlio. Non ha scordato Michael, questo è certo, ma il suo ricordo probabilmente non le ha impedito di ricominciare una nuova vita con una nuova famiglia.

5) T-Bag è a piede libero

Lo avevamo lasciato condannato a vita nello stesso carcere dove il Generale Kranz aspettava la sedia elettrica ed eccolo nuovamente libero, senza apparenti problemi. Come avrà fatto a liberarsi questa volta è un altro mistero, ma di sicuro ci sarà una spiegazione.

theodore bagwell

6) Michael non evaderà da solo

E’ un’altra regola del mondo di Prison Break. Evadere è (quasi) impossibile, ma se puoi contare su una “squadra” il lavoro si alleggerisce. Nel trailer sentiamo chiaramente Michael parlare al “plurale” riguardo la sua fuga; lo vediamo spiegare il piano ad altre persone rinchiuse come lui e aspettare un black out con trepidazione per dare inizio alle danze. Ovviamente questi sono tutti piccoli segni che ci spingono a pensare che, anche questa volta, per uscire dal carcere bisognerà formare un team molto solido.

7)  Problemi dentro e fuori

Una novità di questa nuova stagione di Prison Break sembrano essere tutti i problemi esterni al carcere in cui è rinchiuso Michael. L’evasione, per un po’ di tempo, potrebbe essere l’ultimo dei problemi dei nostri protagonisti. Cosa succederebbe infatti se per fuggire da un Purgatorio si finisse dritti tra le fiamme dell’Inferno? Uno dei personaggi, nel trailer, dice chiaramente  a Lincoln che “la città non ha 24 ore”. Che si tratti di una rivolta? Di sicuro i problemi non mancheranno.

E poi c’è un ultima cosa che abbiamo capito. Quella che alla fine del trailer ci ha fatto commuovere. Quella scena a cui sappiamo di non poter rinunciare. Quella che aspettavamo dalle prime voci sul ritorno di Prison Break.

L’abbraccio tra i fratelli.

E’ uno dei motivi per cui amiamo Prison Break. E’ un qualcosa per cui vale la pena combattere, come dice il promo alla fine.

Per la famiglia, per l’amore, per la giustizia, per la libertà.

Michael Lincoln prison break

Un saluto alla pagina Prison Break Italia: Prigionieri della propria identità !