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Il PAGELLONE di fine anno delle 97 principali Serie Tv del 2023, da The Bear a The Idol

Bene, ci siamo: visto che l’anno volge ormai al termine, è arrivato il momento di dare i voti alle serie tv del 2023. Parte del pagellone era già stato pubblicato nel mese di giugno, quindi troverete in quel pezzo tutte le produzioni uscite fino a quel momento (incluse Succession e The Last of Us, per esempio). Oggi, invece, ci concentreremo sulla seconda parte dell’anno, prendendo in esame un numero altissimo di titoli: novantasette, per l’esattezza. Tantissimi – oseremmo dire pure troppi, ma l’andazzo cambierà nei prossimi anni – e a dir poco variegati. Meritevoli di un bel regalo di Natale speciale oppure di una vagonata di carbone. Da guardare e riguardare nei prossimi giorni di festa oppure da evitare come la peste – o alcuni parenti, se preferite – e consigliare solo alle persone a cui non volete granché bene.

Detto questo, non perdiamoci in ulteriori chiacchiere perché stavolta abbiamo parecchio da dire. Iniziamo, allora. E ricordatevi di parlare benissimo di The Idol solo allo zio controverso e fuori luogo che ognuno di noi si ritroverà ai prossimi pranzi di famiglia.

Il Pagellone di fine anno delle serie tv del 2023 – II parte

And Jsut Like That

THE WITCHER – Il problema è l’addio di Henry Cavill, dicevano. Ma i problemi, a quanto pare, sono iniziati molto prima del suo saluto finale. VOTO: 5.

THE CROWDED ROOM – Una serie che ha osato parecchio, senza riuscire davvero a centrare gli obiettivi prepostesi. Anche Apple Tv+, ogni tanto, sbaglia qualcosa. VOTO: 6.

MANIFEST – Ok, il finale non è terribile come qualcuno ha scritto. Ma siamo d’accordo sul fatto che questa serie avrebbe avuto le potenzialità per essere qualcosa di meglio, no? VOTO: 6.5.

YOUNG SHELDON – A un certo punto hanno capito che sarebbe stato meglio mettere il protagonista in secondo piano, e hanno fatto benissimo. VOTO: 7.5.

JACK RYAN – Sì, è una serie nata vecchia. Eppure una domanda sorge spontanea: è necessariamente un male? Forse no. VOTO: 7.5.

AND JUST LIKE THAT – La prima parte di stagione è da 4.5, la seconda da 7.5: allargheremo il voto medio, ma forse And Just Like That ha finalmente come poter riproporre Sex and the City ai giorni nostri in modo credibile. VOTO: 6.5.

THE FLASH – Mancherà a più di qualcuno. Anche a chi l’ha criticata a prescindere per anni senza grande obiettività. VOTO: 7.

SCHOOL SPIRITS – Un’altra di quelle produzioni che hanno tentato di rinnovare i teen drama. Ci sono riusciti, a metà. Ma complimenti per il coraggio. VOTO: 7.

AFTERPARTY – Apple Tv+ ha deciso di cancellarla e gli autori sono alla ricerca di una nuova casa: le auguriamo di trovarla. VOTO: 7.

FUTURAMA – Futurama è arrivata dal futuro vent’anni fa, e ha finalmente incontrato il suo presente dopo una lunghissima pausa. Ci regala il peggior episodio di tutta la serie, ma anche una stagione piuttosto soddisfacente. VOTO: 7.5.

FULL MONTY – “Oh no: l’ennesimo sequel di cui non avevamo minimamente bisogno”: si parlava più o meno così a proposito della serie sequel tratta dal popolarissimo film degli anni Novanta. Aspettative bassissime, resa molto interessante: questa serie è più di un’operazione nostalgia. VOTO: 7.

GOOD OMENS – Una seconda stagione di Good Omens? Che senso ha? Beh, il senso gliel’hanno dato eccome. Se poi si hanno a disposizione dei talenti del calibro di Michael Sheen, David Tennant e Jon Hamm, tutto diventa molto più semplice. VOTO: 8.

NON HO MAI… – Teen comedy a chi? La definizione, in realtà, ci sta tutta, ma questa è una di quelle produzioni brillanti che vanno bene per chiunque. Poi la voce narrante è di John McEnroe, uno dei più grandi personaggi sportivi di tutti i tempi, quindi attediamo impazientemente un remake italiano con Zlatan Ibrahimovic. VOTO: 7.5.

AVVOCATO DI DIFESA – Non è un capolavoro e non gliene frega assolutamente niente di esserlo. Nonostante ciò, sa incollare il pubblico allo schermo come poche altre. VOTO: 7.5.

HOW I MET YOUR FATHER – “Datele tempo: il potenziale per fare bene c’è tutto”, scrivevamo. Ma quel tempo non l’ha avuto, e la cancellazione dopo due stagioni continua a fare male anche a distanza di mesi. Che peccato: How I Met Your Father è stata chiusa nel suo momento migliore, quando sembrava aver trovato un’identità e una strada per diventare una delle comedy di riferimento dei prossimi anni. VOTO: 7.5.

PESCI PICCOLI – I The Jackal ci hanno provato, pure con una discreta dose di coraggio. Ma per tirar fuori la The Office italiana serve di più. VOTO: 6.5.

HIGH SCHOOL MUSICAL: THE MUSICAL – LA SERIE – Bei tempi quelli dei film, eh? Beh, sono finiti. VOTO: 6.5.

OUTLANDER – Non se ne parla mai tantissimo, ma è da anni una produzione solida che convince pubblico e critica con apparente semplicità. Anche attraverso la settima stagione, persino più bella delle precedenti nella prima metà. VOTO: 7.5.

BLACK MIRROR – Sarebbe stato almeno da 7.5, se fosse stato uno spin-off di Black Mirror. Invece è davvero Black Mirror, anche se di Black Mirror è ormai rimasto molto poco. VOTO: 6.5.

WHITE HOUSE PLUMBERS – Del Watergate s’è parlato in ogni modo possibile, ma White House Plumbers ha comunque trovato un canale narrativo per farlo con grandissima originalità. Una vera serie HBO che avrebbe meritato uno spazio mediatico differente. VOTO: 8.

GLAMOUROUS – Voleva essere una roba completamente nuova, invece è una storia trita e ritrita con Kim Cattrall che interpreta sempre il solito personaggio. Netflix l’ha cancellata dopo una sola stagione, e non mancherà a nessuno. VOTO: 5.

THE BEAR – Qua non si parla solo di una migliori serie tv del 2023: The Bear è una delle migliori serie tv degli ultimi dieci anni. La seconda stagione è una gemma dai rarissimi eguali. VOTO: 9.5.

One Piece

AHSOKA – Qualche difetto c’è, ma inserirsi in modo credibile nell’universo narrativo di Star Wars è sempre complesso per tutti. E Ahsoka, pur tra alti e bassi, c’è riuscita benissimo. VOTO: 7.5.

MASK GIRL – Sognava di essere la nuova Squid Game, ma il sogno è rimasto tale. E ci ha restituito una serie al massimo buona. VOTO: 7.

THE IDOL – “Non sappiamo che fine farà, ma a dicembre sarà quasi sicuramente tra le cinque peggiori o le cinque migliori serie tv del 2023”, scrivevamo dopo la prima puntata. Ora lo sappiamo, fin troppo bene. VOTO: 2.

BILLIONS – Uno dei piccoli cult degli ultimi anni .È andato avanti un po’ troppo lungo e questo ha pesato sulla qualità complessiva delle ultime due stagioni – peraltro orfane in gran parte del carisma di Damien Lewis – ma ha sempre avuto dei finali pazzeschi, capaci di nascondere la polvere sotto il tappeto. Pure stavolta, nel momento del suo atto finale, è stato così. VOTO: 7.5.

PAINKILLER – Un po’ troppo didascalica, a dirla tutta. Però racconta in modo credibile una storia che fa riflettere parecchio. VOTO. 7.5.

MARIA CORLEONE – Sì, Mediaset sta ancora ferma qua. Indietro di almeno vent’anni. VOTO: 4.

WINNING TIME – Una delle cancellazioni seriali più pesanti degli ultimi anni: grande qualità, grande eclettismo espressivo, grande potenziale, numeri bassi per entrambe le stagioni. E purtroppo, al giorno d’oggi, l’ultima variabile fa tutta la differenza del mondo. VOTO: 8.5.

HEELS – Ma come si può cancellare una seriona del genere? VOTO: WINNIN… 8.

HEARTSTOPPER – “Alla fine tutto sarà perfetto”, dicevano nel trailer. Quasi. VOTO: 7.5.

INVASION – È davvero una serie Apple? VOTO: 5.

ONE PIECE – Quanti pregiudizi, quanta diffidenza. Quanto valore, nel live action di One Piece: ha spazzato via tutti i critici della primissima ora con una stagione semplicemente perfetta. Una delle migliori serie tv del 2023. VOTO: 9.

serie tv del 2023

JURY DUTY – Una docuserie? Un reality? Una serie tv? Boh, poco conta: è sicuramente una genialata. VOTO: 8.5.

GEN V – Il rischio di fare un buco nell’acqua era più che concreto, ma Gen V si è rivelato essere un degnissimo spin-off di The Boys. VOTO: 8.

LOVE AND DEATH – Elizabeth Olsen è una grande attrice, e lo dimostra ogni volta che le si mette a disposizione un ruolo all’altezza del suo talento. VOTO: 8.

STILL UP – Loro non hanno dormito per un minuto, noi neppure. VOTO: 7.5.

SEX EDUCATION – Il finale non è piaciuto a tanti, ma è del tutto coerente con quello che la serie ha sempre voluto raccontarci. E ha chiuso degnissimamente un’operazione seriale che ha saputo dare tanto senza mai piegarsi al fan service. VOTO: 7.5.

VITA DA CARLO – Non il miglior Verdone della sua gloriosa carriera, ma è pur sempre Carlo Verdone. VOTO: 6.5.

ONLY MURDERS IN THE BUILDING – Visto che il tasso d’omicidi è ormai più alto di quello registrato per anni a Cabot Cove, si sconsiglia di affittare o comprare un appartamento da quelle parti, ma le prestazioni attoriali di gente come Steve Martin, Meryl Streep, Martin Short e Paul Rudd danno un senso al rischio da correre. VOTO: 8.

DI4ARI – Un prodotto teen che più teen non si può. In Italia non è poi così scontato. VOTO: 7.

THE MORNING SHOW – Terza stagione non all’altezza della prima, ma decisamente meglio della seconda. VOTO: 8.

DOMINA – Una prospettiva originale sulla storia romana, necessaria dopo anni di sostanziale staticità. VOTO: 7.

ELITE – Dite quello che volete, ma la massacratissima Elite ha saputo resistere ancora una volta alla prova del tempo regalando un’interessante settima stagione. Per carità: avrebbero potuto evitare gli ennesimi intrecci incestuosi, ma c’è di peggio in circolazione. VOTO: 7.

serie tv del 2023

LA RUOTA DEL TEMPO – Meglio della prima stagione, ma gli ingranaggi non sono ancora oliati al meglio. VOTO: 7.

DISINCANTO – Tutto sommato, ci avevano avvisato fin dal titolo. E la disillusione si è concretizzata definitivamente con un finale di serie che ha fatto scivolare la creatura di Matt Groening tra i meandri del sostanziale anonimato. VOTO: 6.5.

THE GILDED AGE – Le notevoli ambizioni si confermano nella seconda stagione con un’importante sforzo produttivo: non è ancora, tuttavia, il capolavoro che sperava di essere. VOTO: 7.5.

I LEONI DI SICILIA – Più che leoni, gattini. A malapena. Peccato. VOTO. 5.5.

PER ELISA – IL CASO CLAPS – Una serie davvero necessaria. VOTO: 8.

UPLOAD – Una piacevole conferma, ma non fate l’errore di portarla avanti ancora a lungo. VOTO: 7.5.

BIG MOUTH – Una delle serie animate più intriganti degli ultimi anni, con la rara capacità di apportare qualcosa di nuovo sul piano espressivo. Dopo sette stagioni, sembra non sentire il peso dell’età. VOTO: 7.5.

BODIES – Omicidi con annessi viaggi nel tempo e intricati alberi genealogici. Nonostante ciò, ti farà sentire un po’ meno stupido rispetto a quella meraviglia di Dark. VOTO: 7.5.

THE BURNING GIRLS – Suggestiva e particolare, tra le migliori produzioni horror dell’anno. VOTO. 7.5.

1670 – Lo spirito dei Monty Python resiste e rivive dentro una strampalata serie polacca. VOTO: 7.5.

EVERYBODY LOVES DIAMONDS – Una serie italiana molto poco italiana, a dir poco bizzarra. Una serie che con ogni probabilità non abbiamo capito fino in fondo. Nel dubbio… VOTO: 6.

VIRGIN RIVER – Non ne parla mai nessuno, ma ogni volta che torna è un successone. VOTO. 7.5.

serie tv del 2023

FRASIER – Frasier stava avanti di trent’anni trent’anni fa. Quindi non stupisce che il revival di quest’anno sia stato capace di resistere alla durissima prova del tempo, e di rinverdire i fasti di una delle più grandi sit-com di sempre. VOTO: 7.5.

PICCOLI BRIVIDI – Brividi di paura? Abbiamo qualche dubbio. VOTO: 5.5.

LEZIONI DI CHIMICA – Esageriamo? Esageriamo. Senza esagerare. Lezioni di chimica è la miglior miniserie dell’anno e una delle migliori serie tv del 2023. Se non è un capolavoro, poco ci manca. E ci auguriamo che il mondo la scopra presto, visto che finora sembra non esser stata presa abbastanza in considerazione dalle grandi platee. VOTO: 9.

LA CADUTA DELLA CASA DEGLI USHER – Cascano sempre un po’ tutti su Poe, ma Flanagan è fatto di un’altra pasta. VOTO: 8.

UN’ESTATE FA – Sky continua a rappresentare il vero motore innovatore della serialità italiana. VOTO: 7.5.

LOKI – Due stagioni, e basta. Sapersi fermare al momento giusto, quando tutto va bene, è una grandissima qualità. VOTO: 8.

EPPURE CADIAMO FELICI – Almeno loro sono felici. VOTO: 5.

BLANCA – No, non è “solo” una fiction. VOTO: 7.5.

BARGAIN L’abbiamo segnalata di recente tra le gemme nascoste di Paramount+, e lo ribadiamo ora: questa miniserie coreana è un piccolo gioiellino. VOTO. 7.5.

LUPIN – Lupin, non quel Lupin. E pure un po’ quel Lupin. VOTO: 8.

BECKHAM – Avevamo paura di ritrovarci con una narrazione stucchevole, filtrata dall’esigenza di portare avanti un brand incentrato su un personaggio dallo straordinario fascino. Invece, no: la docuserie racconta sul serio Beckham. E lo fa molto bene. VOTO: 8.

CUORI A spiattellare la trama ci ha pensato direttamente una Rai travestita da spoileratrice seriale, ma il pubblico ha comunque risposto presente. VOTO: 6.5.

OBLITERATED – Anche meno, ma sai che spasso. VOTO: 7.

migliori serie tv del 2023

SLOW HORSES – I cavalli di razza si vedono al traguardo, giusto? Ecco, appunto. VOTO: 8.

RESERVATION DOGS – Un’altra di quelle serie che dovreste smettere immediatamente di ignorare. Anche ora che è finita, alla grande. VOTO: 8.5.

AMERICAN HORROR STORY – Bisogna ammetterlo: Ryan Murphy sta facendo di tutto per dare nuova linfa a una serie che soffre per un fisiologico calo dopo dodici stagioni. Ma è ancora presto per esprimersi davvero. VOTO: NON CLASSIFICATO.

DOCTOR WHO – Tutti la danno per morta da decenni, ma ogni volta trova un modo per rigenerarsi. Grazie, Russell T. Davies. Grazie, David Tennant: avete salvato un patrimonio dell’umanità. VOTO: 8.5.

UNA FAMIGLIA QUASI NORMALE – Una miniserie che conferma l’ottimo percorso affrontato dalla scuola svedese negli ultimi anni. VOTO: 7.

ONE TRILLION DOLLARS – Un po’ italiana e un po’ tedesca, con tanto ritmo e Alessandra Mastronardi. Purtroppo, però, non appassiona fino in fondo. VOTO: 7.

SQUID GAME: LA SFIDA – Un esperimento televisivo interessante, riuscito solo fino a un certo punto. VOTO: 7.

FARGO – L’avevamo smarrita nel corso della quarta stagione, ma nella quinta sembra esser tornata ai fasti delle prime due. Una storia verissima. VOTO: 9 (per ora).

ODIO IL NATALE – E rieccola, la Fleabag all’italiana. Una di quelle serie da cui non aspettarsi niente per poi ritrovarsi a ridere tantissimo. Nella seconda stagione ancora più che nella prima. VOTO: 7.5.

MONARCH: LEGACY OF MONSTERS – Uno dei trend più sorprendenti delle ultime settimane: un successo meritato e per niente scontato. VOTO: 7.5.

SUBURRAETERNA – Le hanno dato un senso. Contro ogni aspettativa, le hanno dato un senso. VOTO: 7.

A MURDER AT THE END OF THE WORLD – Una cena col delitto, ma scritta dall’autrice di The OA. Traete voi le conclusioni. VOTO: 8.

FOR ALL MANKIND – L’abbiamo capito: tutti pensano che le serie distribuite da Apple Tv+ siano bellissime, ma pochi le guardano. Qua, francamente, si esagera. VOTO: 8.5.

serie tv del 2023

GIGOLÒ PER CASO – “Ma che è ‘sta cafonata?” Qualcuno se l’era domandato ancora prima di averlo visto, poi si è ricreduto. Il primo “telepandoro” di De Sica non ha niente di natalizio e funziona discretamente bene. VOTO: 7.

MONTEROSSI – LA SERIE – La prima stagione aveva incantato il pubblico italiano, la seconda solo in parte. VOTO. 7.

ROBBIE WILLIAMS – Nessun filtro. Nessunissimo filtro. Robbie Williams, nudo. Da non guardare a cuor leggero. VOTO: 8.

UN PROFESSORE – Tirar fuori una fiction ben fatta è semplice solo per chi non ne ha mai scritto una. VOTO: 7.

NOI SIAMO LEGGENDA – Loro hanno tentato di tirarsela fin dal titolo. Ma hanno convinto solo loro stessi, forse. VOTO: 4.

THE BUCCANEERS – La “nuova Bridgerton”, secondo tanti. Non secondo noi. VOTO. 7.

THE LOVERS – La solita storiella romantica da guardare verso Natale? Finché non si decide di guardarla. VOTO: 8.

UNWANTED – Intenti nobilissimi, resa con più di un problema. VOTO: 6.5.

TUTTA LA LUCE CHE NON VEDIAMO – L’abbiamo vista, l’abbiamo vista. Per fortuna, l’abbiamo vista. VOTO: 7.

SOLAR OPPOSITES – Finitela di pensare che sia “solo” la sorellina minore di Rick and Morty: Solar Opposites è molto di più. VOTO: 7.5.

I BASTARDI DI PIZZOFALCONE – Abbiamo ormai perso il conto di quante volte sia presente Alessandro Gassman in questo listone, ma il pubblico non si stanca mai. VOTO: 6.5.

NON CI RESTA CHE IL CRIMINE – LA SERIE – Dal cinema alla televisione il risultato non cambia. VOTO: 7.5.

MAYANS M.C.– Arrivare dopo Sons of Anarchy sarebbe stato complicato un po’ per tutti, ma il suo spin-off non è mai stato all’altezza della situazione. Nonostante ciò, è arrivato dignitosamente fino alla fine. VOTO: 6.5.

PROGETTO LAZARUS – Un altro bel titolo da aggiungere alla categoria “serie indegnamente snobbate”. VOTO: 7.5.

THE CROWN – Avevamo quasi perso le speranze dopo aver assistito al momento più basso di una delle migliori serie tv dell’ultimo decennio: la comparsa del fantasma. Per fortuna, però, la conclusione dell’arco narrativo di Diana ha risolto tanti dei problemi che ha avuto The Crown nelle ultime due stagioni e ci ha regalato un finale semplicemente memorabile. VOTO: 8.