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MasterChef – Le Pagelle della penultima puntata: CarpA Diem, c’è la maledizione dello stellato

La penultima puntata di MasterChef Italia 12 è giunta a conclusione. A caldo posso dire che questo episodio mi ha fatto venire voglia di due cose: carciofi e un viaggio alla scoperta dei monasteri nel mondo. Considerando la mia attitudine al viaggio mi tocca un attimo tranquillizzare parenti e amici, non parto davvero per un monastero coreano, aspetto almeno la finale di MasterChef perché se i monaci sono restii ad affumicare penso che non abbiano neanche accesso a NOW.

Detto questo, è giunto il tempo dell’esterna stellata. L’evento che tutti i concorrenti aspettano come al liceo si aspetta la gita all’estero, sperando che si tratti di Praga o Barcellona. Anche perché l’esterna stellata di MasterChef è quell’esperienza mistica che gli aspiranti chef sognano, ma allo stesso tempo ha un’aura tetra a causa della maledizione dell’esterna stellata.

Le maledizioni di MasterChef sono il dark side of the moon, come il reparto proibito della biblioteca di Hogwarts o il politicamente scorretto in una serie tv Netflix. Noi lo sappiamo che tra le mura della MasterClass si aggirano dei fantasmi, i quali sono più divertenti delle gag su Vico *inchino* Equense, ma anche più cattivelli di Sara quando non trova spezie in dispensa. Tutto questo per dire che molto spesso chi vince l’esterna stellata poi non vince MasterChef. Ora non chiamatemi gufo perché a me Bubu sta pure simpatico.

Come al solito quando Dio distribuiva il dono della sintesi io ero in fila per il tour del monastero in Corea, quindi non perdiamo altro tempo e passiamo subito ai voti con le (folli) Pagelle di MasterChef Italia 12

Roberto – Voto 7

MasterChef 12 (640x640)
MasterChef 12 (640×640)

Ogni anno a MasterChef c’è l’eliminato degli eliminati: quello che non arriva all’esterna stellata per un soffio. Quest’anno si è trattato proprio di Roberto.

Lo zen vegano dei templi in Corea non è nelle corde di Roberto, il quale quando si parla di funghetti, soia e fiori di loto diventa più agitato di Blanco a Sanremo se le cuffiette non funzionano.

Nella cucina di MasterChef un giorno sei In e l’altro sei Out, tanto per restare in tema di moda, modelle, Project Runway e Fashion Week. È quello che succede a Roberto dopo esser finito tra i migliori della Mistery Box a suon di raviolo del caos, per poi uscire nella prova successiva.

Proprio i ravioli del caos, infatti, mettono in risalto le sue qualità, nonostante durante la prova nella sua postazione regnasse la stessa pace e tranquillità che, a quanto pare, regna in casa Ferragnez da una settimana a questa parte.

Inoltre, dopo anni di MaterChef Italia abbiamo capito che il raviolo è il vero comfort dish (quanto mi sento LocaLoca Magic English) dei concorrenti medi quando non sanno cosa fare. Il raviolo sta ai concorrenti di MasterChef come la pasta con il tonno sta agli studenti fuori sede. Con la differenza che i concorrenti di MasterChef in 30 minuti cucinano qualcosa di commestibile, mentre io impiego 30 minuti solo per trovare i tempi di cottura sulla confezione di pasta (ringraziamo la mia laurea magistrale).

In tutto questo Roberto esce con le lacrime e l’affetto dei suoi compagni di avventura, ed è una cosa bellissima da vedere dopo puntate in cui a confronto la Battaglia di Grande Inverno era un gioco da ragazzi.

Sara – Voto 4

masterchef 12
MasterChef 12 (640×640)

Parlando delle lacrime all’uscita di Roberto non abbiamo potuto fare a meno di notare la commozione anche sul volto della Strega Saramandra. Abbiamo capito che anche lei ha un cuore, anche se la sua attitudine allo zen è la stessa di Sauron che va a fare un percorso spa tra i fumi di Mordor.

Durante l’esterna stellata fa palesemente innamorare il Sous Chef Morgan. Insomma deve ringraziare che non sia lo stesso Morgan di Bugo, altrimenti non sono così sicura che gli avrebbe tolto il piatto dal forno. Pensare che voleva dargli anche la colpa per il pesce stracotto. La tua ingratitudine la tua arroganza.

Scherziamo Sara, vogliamo bene anche a te. Vieni a speziarci l’anima come solo tu sai fare. La regina delle spezie indossa la sua corona e toglie il grembiule. Spero almeno che sia al corrente del fatto che a dividere il Trono di Spezie con lei c’è il buon Capitan Italo Screpanti: il re del Curry, Padre dei Sette Aerei, khaleesi del Grande Mare di occhiali polarizzati.

Mattia – Voto 8

MasterChef 12 (640x640)
MasterChef 12 (640×640)

Prima di analizzare la questione Mattia vorrei sottolineare un particolare che penso sia fuggito a molti: Mattia da piccolo andava nei ristoranti stellati.

I coreani ritengono che il destino di una persona si possa intuire dal primo oggetto che prendono da piccoli, penso che i familiari di Mattia possano confermare che il pischelletto abbia afferrato una Guida Michelin.

La prova con la monaca-chef Jeong Kwan lo ha stregato e messo in contatto con il suo chef interiore. La mano invisibile lo ha aiutato, e praticamente si è trasformato in un Mercoledì Addams pronto a far fuori la concorrenza con Mano. Tutto bellissimo se non fosse che la magica bromance con Roberto è giunta al termine proprio a un passo dall’estera stellata.

Il buon Mattia se la cava piuttosto bene nel ristorante stellato, l’amico di tutti è anche chiamato a fare delle scelte in merito ai piatti da assegnare. Il più difficile lo assegna a Edoardo, ma per qualche assurdo motivo i giudici ci teneveno a farlo litigare con Hue che, almeno questa volta, non ha pianto (dai raga fatela arrabbiare più spesso ve prego).

P.S. facciamo finta di non aver visto l’impiattamento alla Fred Flintstone della Mistery Box.

Hue – Voto 7

MasterChef Sky (640x640)
MasterChef Sky (640×640)

Ciao amici, sono Hue Mucciaccia e questo giovedì vi faccio vedere come costruire un piatto con dei fiori di loto, spacciarlo per insalata e far dire a tutti che è un bellissimo piatto.

Scherzo, Hue è molto brava e ormai lo ha dimostrato, ce lo hanno ripetuto anche una trentina di volte quindi non penso sia il caso di ripeterlo oltre. Si è anche arrabbiata perché Mattia non gli ha fatto fare i fiorellini anche in esterna, ma neanche il dolce ha potuto fermare la potenza della piccola vitnamita che con tutta la sua dolcezza ha fatto promettere ai giudici di non prendere mai più una vietnamita dopo di lei. Un pensiero dolcissimo, frasi così profonde al giorno d’oggi non si trovano neanche nei Baci Perugina. Possiamo anche proporre un’edizione di MasterChef Italia in cui sono ammessi solo concorrenti di Vico *inchino* Equense, con Cannavacciuolo unico giudice supremo, dittatore del limone e Imperatore dei vegetali ‘mbuttunati.

Bubu – Voto 9

MasterChef

L’eletto di questa stagione, l’enfant prodige che si è ribellato ai genitori e ha seguito la sua passione per la cucina, approda finalmente al ristorante stellato e vedere il suo sorrisone felice è una cosa meravigliosa.

Come conseguenza del suo entusiasmo il buon Bubu si aggiudica anche la vittoria dell’esterna stellata, un onere importante per il diciannovenne di Vico *inchino* Equense che ora è chiamato a dimostrare al pubblico di MasterChef di essere più forte delle credenze popolari.

Io comunque gli consiglio un bel po’ di curncielli e qualche rito scaramantico giusto per mettersi al sicuro. Il giovincello è sembrato a suo agio anche quando il sous chef del Mirazur lo ha lasciato solo a tagliare ananas.

Edoardo – Voto 6

masterchef
MasterChef Italia 12 (640×640)

Il capo ultras della MasterClass torna in formissima dopo il melanzana gate che lo ha portato a un passo dall’eliminazione. Riesce a evitare l’eliminazione ma il buon Edo sembra ancora in fila per espiare i suoi peccati e si trasforma improvvisamente in un emo (la capigliatura c’è) d’altri tempi che si taglia con i Tokio Hotel in sottofondo.

I Tokio Hotel qui non ci sono, ma ci sono un sacco di carciofi che Mattia gli ha portato in dono come la befana con i bambini che fanno i cattivi. Tra Edoardo Franco e i carciofi non è nato lo stesso amore che è nato tra Ornella Vannoni e i carciofi, ma va bene lo stesso.

Mi chiedo solo se tornato a casa Edo si sia tatuato una carpa come il buon Roberto. D’altronde nella Mistery Box Edo stava solo cercando di ricreare l’atmosfera tipica del carnevale, sostituendo i coriaaaaandolœ con le squame di carpa che ha disseminato per tutta la MasterClass.

Carpe Diem, ma non troppo.