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Obi-Wan Kenobi 1×04 – Nella tana del lupo

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Obi-Wan Kenobi 1×04

Ridendo e scherzando siamo già arrivati a Obi-Wan Kenobi 1×04, e questa nuova miniserie ambientata nell’universo di Star Wars, con le settimane si è fatta parecchio notare. Dopo un esordio molto buono, la serie è infatti riuscita a calamitare l’attenzione del pubblico, divenendo in poco tempo la serie originale più vista di sempre su Disney+. Arrivati ora al quarto episodio, a separarci dal finale, ci attendono solo due episodi prima che tutti i nodi vengano al pettine e, sebbene siamo ben consci di quel che il futuro prospetta per i due protagonisti dello show, sarà interessante scoprire cosa ne sarà degli altri personaggi e le modalità che porteranno al ripristino dello status quo.

Ecco a voi la nostra recensione della quarta parte della miniserie: buona lettura!

Obi-Wan Kenobi 1x04

Premettiamo una cosa: Obi-Wan Kenobi 1×04 è costituito da un episodio davvero, davvero breve: 36 minuti (30 se si escludono i titoli di coda e il riassunto iniziale), una durata ibrida, già sperimentata con The Mandalorian, che personalmente ci lascia sempre un filo insoddisfatti e che non permette allo spettatore sufficiente tempo per entrare nel vivo della storia. Dopotutto, i primi due episodi della serie ci avevano convinti anche per la loro capacità di costruire a dovere la narrazione, prendendo tempo per approfondire le caratterizzazioni dei personaggi e gli scenari presentati. Con questo quarto episodio, invece, Obi-Wan Kenobi porta a una successione di eventi che in fin dei conti potevano essere raccontati con maggiore cura e attenzione, ma che d’altra parte introducono aspetti davvero interessanti e che potrebbero portare a spunti utili a tutta l’economia della saga.

Se da un lato infatti, tutta la parte riguardante l’interrogatorio della piccola Leia è strutturata come un palese tentativo di prendere tempo in attesa che Obi-Wan si presenti a salvare la situazione, l’amo lanciato che ci introduce a un parallelismo tra la ragazzina e l’Inquisitrice pare parecchio intrigante. Le teorie riguardo al passato del personaggio molto probabilmente si riveleranno corrette, comprovando il fatto che la donna sia stata un tempo una degli Youngling visti nell’incipit del primo episodio durante l’attacco al Tempio, ma mai dire mai.

Obi-Wan Kenobi 1x04

A essere interessanti e accattivanti sono anche le scoperte che Obi-Wan fa all’interno della “tana del lupo“, la famosa fortezza dell’Inquisitorius su Nur (che i videogiocatori avevano potuto già ammirare in Jedi: Fallen Order). Negli altri della struttura infatti l’uomo trova i corpi dei Jedi e dei padawan uccisi a partire dall‘Ordine 66 in avanti: semplice trofeo di guerra? È molto più probabile che invece questi corpi siano custoditi affinché l’Impero conduca esperimenti sulla Forza. Clonazioni? Estrazione dei midichlorian come accennato anche in The Mandalorian? Tutti dettagli utili a comprendere in futuro una parte parecchio discutibile della trilogia sequel.

Ma quindi, quale giudizio possiamo dare sulla quarta parte?

L’idea che questa puntata ci dà è la classica frase che spesso i professori rifilano durante i colloqui con i genitori: “Suo figlio ha buone capacità, ma spesso non si applica“. Questo è Obi-Wan Kenobi 1×04: un episodio che avrebbe tutte le potenzialità per “spaccare” davvero, ma che talvolta si perde in ingenuità di sceneggiatura che potevano essere evitate, sulla scia di quanto visto nella terza puntata, rimanendo comunque godibile. Un vero peccato, perché scene come quella in cui Leia viene nascosta in maniera del tutto palese sotto il cappotto di Ben, senza che nessuno la noti, portano a un inevitabile calo della soglia di incredulità del pubblico. Anche il fatto che, come nello scorso episodio, gli imperiali sembrino del tutto inefficienti e impreparati non fa altro che spingerci a non temere mai davvero per la sorte dei protagonisti, al di là dell’ovvia conoscenza del loro destino. Sta alla sensibilità di ciascuno spettatore scegliere se sorvolare su simili difetti per godersi un intrattenimento senza troppo impegno oppure non riuscire a ignorarli e provare per essi grande fastidio.

La breve durata inoltre non permette di approfondire a sufficienza i vari personaggi di contorno: una superficialità che emerge soprattutto sul finale dell’episodio, quando la morte del pilota Wade non colpisce nel vivo lo spettatore, che non ha avuto nemmeno il tempo di potersi affezionare a questo gruppo di “proto-ribelli”.

Apprezzabile invece è il percorso che il nostro protagonista svolge durante Obi-Wan Kenobi 1×04: l’uomo infatti, quasi inconsciamente, l’uomo inizia a guarire, non solo dalle gravi ferite subite nella puntata precedente, ma anche nel suo rapporto con la forza. Per la prima volta dall’inizio della serie lo spettatore è infatti in grado di vedere in Ben le scintille di quella sua potenza che avevamo conosciuto nella trilogia prequel: finalmente assistiamo all’uso della Forza in maniera convincente, così come della spada laser.

A vincere però il titolo di migliore scena dell’intero episodio è il concitato montaggio, accompagnato da una martellante colonna sonora, che vede il parallelismo tra la condizione di Obi-Wan e quella di Vader: un raccordo emozionante che ci mostra l’ambivalenza delle due personalità e che ci spinge a empatizzare ancora di più con il Jedi, soprattutto grazie al talento di Ewan McGregor, che anche sul finale dell’episodio, nelle piccole premure che riserva a Leia, regala momenti di commozione.

“Il tuo corpo non è l’unica cosa che deve guarire, Ben. Il passato è difficile da dimenticare. Hai solo bisogno di tempo”.

Tala, 1×04

L’introspezione cede poi però il posto all’azione, che presa in quanto tale riesce a intrattenere a dovere, anche se forse si sente la mancanza di una scena topica che ci lasci esterrefatti come capitato in altri episodi delle serie Star Wars.

Obi-Wan Kenobi 1×04 si conferma essere una puntata senza infamia e senza lode, un episodio di transito in vista dell’ultimo atto della storia, che da un lato intrattiene, ma che d’altra parte costituisce la parte più debole tra quelle fino ad ora presentate. Le ingenuità nella narrazione e il palese tentativo di ritardare avvenimenti previsti dallo script solo sul gran finale iniziano infatti a farsi sentire: speriamo che le ultime due puntate ingranino subito la marcia giusta e partano a razzo per creare un series finale degno di questo nome, con uno scontro epico e tante, tante emozioni.

L’appuntamento va alla prossima settimana per il quinto episodio. Vi aspettiamo!

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