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«L’errore più grave della mia carriera? Lo spero»: Tina Fey e la controversa scelta per il finale di The Four Seasons

The Four Seasons

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla prima stagione di The Four Seasons.

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È uno dei successi televisivi più importanti dell’ultimo periodo, e non era per niente scontato. The Four Seasons, già rinnovata per la seconda stagione da Netflix, ha riportato al centro dell’attenzione l’autorialità di una delle scrittrici televisive più influenti in circolazione, Tina Fey. E ci ha regalato una delle migliori comedy (dramedy, meglio) del 2025. Comunque, c’è una questione da affrontare. Una morte. Quella morte che ha caratterizzato fortemente le ultime due puntate della prima stagione.

Come sa chi ha visto The Four Seasons, infatti, al termine della penultima puntata muore in un incidente stradale Nick, il personaggio interpretato da Steve Carell. Una scelta controversa che ha portato a un cambiamento rispetto all’opera originaria – il film di Alan Alda – e a valutazioni che ora potrebbero cambiare.

Se da un lato l’eliminazione del personaggio era stata vista nell’ottica dello sviluppo di una miniserie, il discorso cambia con una seconda stagione in arrivo, inizialmente imprevista.

Ne ha parlato la stessa Tina Fey in un’intervista rilasciata a Deadline. Con un’idea che potrebbe rimanere solo un’idea: riportare in scena Nick, uno dei personaggi più interessanti di The Four Seasons, attraverso alcune scene speciali. Alla domanda C’è un mondo in cui potresti fare dei flashback con lui? Così potrà vivere un po’ più a lungo nella serie?“, Tina Fey risponde così: “Non saprei proprio dirlo. Abbiamo il nostro format”. E scherza: “Voglio dire, tra i tanti errori che ho commesso nella mia carriera, ucciderlo spero che rimanga nella memoria come il più grave”.

L’autrice di The Four Seasons sembra essersi pentita, e non è la prima volta che succede qualcosa del genere nella storia delle serie tv. Lo sanno bene gli sceneggiatori de La Casa di Carta, protagonisti di una scelta molto simile. Il personaggio coinvolto in quella situazione tornò poi in ogni modo possibile, finendo per essere presente quasi quanto i protagonisti sopravvissuti. In ogni caso, chi vivrà vedrà. Chi non lo farà, chissà.

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