La terza stagione di The Boys è già in fase di lavorazione e le anticipazioni non mancano. Vedremo presto un nuovo super arrivare per cambiare le carte in tavola e avrà il volto di Jensen Ackles, attore di Supernatural.
Jensen Ackles è stato chiamato a interpretare Soldier Boy, una sorta di zimbello e parodia di Capitan America. Nella versione fumettistica l’eroe viene continuamente maltrattato da Patriota e Bily Butcher. Ma Eric Kripke ci tiene a informare il pubblico che nella serie televisiva non sarà così.
Penso che chiunque si aspetti che Jensen si presenti come un bravo ragazzo, ma rimarranno tutti delusi. Nei fumetti è per lo più un tipo un po’ maldestro e sottomesso a Patriota ma, le cose saranno totalmente diverse. Questo personaggio è ancora in fase di scrittura ma con lui tratteremo la storia di Vought. É una sorta di John Wayne. Lui era Patriota prima dello stesso Patriota ma appartiene ad un’epoca diversa, ha l’ego e l’ambizione ma, si presenta in un modo diverso proprio perché viene da un’epoca diversa. Soldier Boy è stato un pilastro per decenni, conosce Stormfront sin da quando era Liberty. Saprete presto come tutti questi personaggi sono intrecciati.
Un vecchio amico di Stormfront
Il nuovo super avrà sicuramente un ruolo di rilievo essendo parte della storia della Vought. Da quanto affermato dallo stesso Kripke, Stormfront sopravviverà ma non sarà più la stessa. Forse sarà proprio questo che spingerà Soldier Boy a tornare.
Confermo che Stormfront non è morta. Non è nient’altro che questa specie di torso vivente. Non può rigenerarsi. La forza dei laser di Ryan supera persino quella di Patriota quando si arrabbia abbastanza. L’idea che la donna che voleva la purezza di una razza superiore si ritrovi a vivere per secoli potenzialmente come un personaggio del tutto mutilato ci è sembrata dolcemente poetica e appropriata per quella piccola nazista.
Sembra quindi che la terza stagione si preannunci piena di colpi di scena. Al momento però non è chiaro quando inizieranno le riprese che potrebbero subire ritardi a causa dell’emergenza da Covid-19.
