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Robbie Thompson spiega la connessione temporale tra The Winchesters e Supernatural

Supernatural si è ormai conclusa da un po’, lasciandoci con un finale non amato da tutti, ma soprattutto con quel vuoto al cuore che solo una serie così longeva e amata può creare. La conclusione dello show ha lasciato alcuni punti irrisolti e qualche elemento inesplorato, a cui ormai potranno porre rimedio solo eventuali spin-off. E, subito dopo la conclusione della serie madre, un primo spin-off e prequel di Supernatural è stato sviluppato da Robbie Thompson.

La serie si chiama The Winchesters e racconta le vicende di John e Mary Winchester, i futuri genitori di Dean e Sam. Attualmente lo show conta una sola stagione di 13 episodi, mentre non è ancora certo se una seconda stagione verrà effettivamente prodotta.

A seguito della messa in onda della puntata finale della prima stagione di The Winchesters, Robbie Thompson ha spiegato nel dettaglio la connessione temporale tra lo show e Supernatural.

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Attenzione: continuando nella lettura potreste incontrare spoiler sull’episodio 1×13 di The Winchesters.

Il folle finale di The Winchesters, ha visto la comparsa in scena di Dean, presentatosi alla versione giovane dei suoi genitori sotto il falso nome del cacciatore James Hetfield. Dean rivela che mentre guidava verso il paradiso a seguito della sua morte, ha fatto una deviazione per il multiverso, alla ricerca di un mondo in cui la sua famiglia avesse un lieto fine.

Finito in uno di questi universi paralleli, il giovane decide di intromettersi nelle vicende di quel mondo, incontrando i suoi genitori e offrendogli il suo diario da cacciatore, mettendoli in guardia da alcuni degli eventi che abbiamo visto nel primo episodio di Supernatural.

In un’intervista con TVLine, Robbie Thompson ha parlato di come Dean abbia incontrato una versione diversa di John e Mary e ha spiegato le origini dell’idea di portare una narrazione più dettagliata del multiverso in Supernatural. Lo showrunner si è poi soffermato a discutere di alcuni problemi della sequenza temporale che ha dovuto affrontare.

Quando è stata proposta per la prima volta l’idea di uno spin-off sulla storia d’amore di John e Mary, abbiamo tutti adorato questa premessa per una storia e abbiamo amato l’idea di ascoltarla attraverso il punto di vista di Dean. Abbiamo spesso parlato, in Supernatural, dei modi in cui la famiglia Winchester, che Dio li benedica, abbia molti traumi, problemi e imbrogli intergenerazionali. Così è iniziata una conversazione su come questa cosa funzionasse e ci siamo iniziati a porre il problema di un eventuale nuovo show. Non avevo interesse a stravolgere nulla, del passato, presente o futuro di Supernatural. Siamo solo a pochi anni da quello che, per ora, chiamerò finale, perché, si spera, ci saranno altre storie lungo la strada. Ovviamente, l’idea del multiverso era un’acquisto unico, ma c’era ancora quella domanda: “Sarà una storia emozionante per Dean?”. Sembrava proprio che avessimo un’opportunità davvero interessante per raccontare una storia con il personaggio di Dean, anche se lui non sarebbe stato necessariamente presente in ogni singolo episodio. C’erano dozzine di modi per farlo funzionare, ma questo sembrava quello che avrebbe funzionato meglio, il più emozionante, che non ribaltasse nulla. Sembrava una storia che potevamo raccontare su Dean, su dove si trova quando lo incontriamo tecnicamente nel pilot, attraverso tutto il finale della nostra prima stagione. Abbiamo pensato a un paio di opportunità mentre esaminavamo i possibili problemi nella sequenza temporale per capire dove potevamo collocare la nostra storia senza ribaltare nulla, e c’erano realmente solo due opzioni possibili. C’era lo spot che si svolge tra gli episodi 19 e 20, dove c’era l’opportunità di raccontare storie, ma non ha funzionato per me perché non avremmo avuto accesso a Sam in quel modo, non in un modo che avremmo potuto facilmente spiegare o almeno spiegare emotivamente, e semplicemente non mi sembrava fosse una storia che volevo raccontare. E poi c’era l’altra opzione che si legava a quando Dean era in paradiso. Perché lo vediamo arrivare lì e c’è una scena con Bobby, ma poi lo vediamo andare a fare un giro. Quella scena è stata immediatamente molto eccitante per tutti noi in termini di uno spazio in cui vivere e raccontare la nostra storia.

Proprio dalle battute finali di Supernatural, dunque, prende le mosse la serie prequel The Winchesters, che sfruttando la piccola apertura del finale, con la misteriosa partenza di Dean dopo il suo arrivo nell’aldilà, è riuscita a costruire una storia che permettesse il ritorno in scena del personaggio, senza sconvolgere nessuno degli eventi della serie madre.

Una serie, dunque, che funge da prequel ma anche da conclusione di Supernatural, mostrandoci da un lato le origini della storia dei genitori di Dean, e dall’altro portando a definitiva conclusione il viaggio del ragazzo, di cui ci è adesso svelata la tappa finale dopo la puntata conclusione della longeva serie madre.

Se, però, le vicende di Supernatural si possono dire adesso ufficialmente concluse, lo stesso non può affermarsi per The Winchesters, il cui racconto ancora ai primi passi rischia di essere subito arrestato, per via di un rinnovo che diventa ogni giorno sempre più atteso e incerto.