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Quando i creatori di South Park si presentarono vestiti da donna agli Oscar

Una Serie Tv che ha stravolto completamente gli anni novanta e duemila senza essersene resa conto, così incredibile da affascinare ancora oggi, attraverso la satira e l’eccessivo black humor: South Park è diventato un vero e proprio fenomeno globale dell’animazione statunitense.

Quasi 21 anni fa andava in onda il primo episodio di South Park: “Cartman si becca una sonda anale”. Nessuno avrebbe scommesso mai un dollaro sui creatori di quella serie, eppure, pochi mesi dopo, la stessa inizia ad incalzare. Un decollo che li porta sulla cresta dell’onda, il politically uncorrect si fa spazio in una Tv sempre più innovativa, fino a rendere South Park Un successo mondiale.

Da quel giorno le cose cambiarono letteralmente, e per i creatori Matt Stone e Trey Parker, fu tutta una strada in discesa. Anche se non potrebbe sembrare a prima vista, la serie è colma di tratti autobiografici. Pensiamo solo che è ambientata in Colorado,  proprio dove i creatori hanno trascorso infanzia e parte dell’ adolescenza. Randy Parker, padre di Trey, ha ispirato pesantemente le fattezze di Randy Marsh, padre di Stan nel cartone (già questa la dice lunga).

Le origini di South Park, intese come la sua creazione, però, hanno una data più vecchiotta. Parliamo del lontano 1992, quando a Trey e Matt, all’epoca studenti dell’Università del Colorado, seguendo un corso di cinema, fu chiesto loro di realizzare un cortometraggio di 5 minuti con una camera da 16 mm.

Tutto tranquillo, un lavoretto da fare in pochi giorni per passare l’esame, ma per loro no, la normalità non è mai stata il loro forte, al punto che Trey ebbe una brillante idea: propose a Matt di fare un corto sulle scorregge. E così fu. La loro prima collaborazione porta la creazione di “Jesus vs. Frosty”, dove Gesù e un pupazzo di neve combattono per vincere lo spirito del Natale. Un materiale grezzo e poco scenico, ma che, dopo una serie di modifiche, fu presentato a Brian Graden, dirigente della FOX, il quale lo apprezzò al punto tale che decise di dargli una chance… per fortuna! Quest’occasione però arriva solo nel 1995, dopo tanti anni di sudato lavoro e di qualche porta chiusa in faccia.

Da questo corto, nascerà la serie che abbiamo iniziato ad amare e seguire in tutti questi anni. Hollywood comincia ad acclamare i due creatori, diventano degli idoli, ma come sappiamo il successo non salva nessuno dagli eccessi e loro, di eccessi, ne hanno fatti.

Come raccontarono durante un’intervista, la loro vita è stata colma di stravaganze e ciò inizia a scatenarsi ancora di più quando ai due fu proposto di realizzare un film. Arrivati i finanziamenti, il 30 giugno 1999, il loro sogno si realizza. La critica inneggia questo film, diventa un successo formidabile, si contano incassi esorbitanti,  circa 84 milioni di dollari e, come se non bastasse, guadagna una nomination agli Oscar del 2000 per la canzone “Blame Canada”. Parker, sarà l’unico che del film firmerà la regia, per tale viene invitato agli Academy Awards. Come solito fare, vi è la possibilità di portare con se un’accompagnatrice/ore, e non essendo fidanzato, decise di chiamare il suo socio, Matt Stone. Sono due ragazzi lontani dal mondo patinato di Hollywood, né capiscono di moda, né hanno grande interesse del glamour e delle apparenze, e confessano, sorridenti, durante un’intervista che Stone fece una proposta indecente a Parker: <Non sarebbe buffo se mi presentassi come la tua ragazza, magari vestendomi da modella dell’est-europea?>. Una battuta buffa che culminò con una risposta di Parler che, oggi, è consegnata alla storia:  <Beh se ti vesti da donna, allora voglio farlo anch’io!>,

E così fu: i due si presentarono vestiti da donne, come potrete osservare nella foto qui pubblicata. Uno spettacolo osceno ed esilarante.

Ma possiamo ridere e scherzare quanto vogliamo, Hollywood non perdona certe pochezze, hanno un senso dell’umorismo alquanto contorto e,  proprio per evitare problemi, i due non si presentarono semplicemente vestiti da donna, ma con grande stile e fascino. I vestiti scelti non sono inediti, ma fanno parte del guardaroba di Gwyneth Paltrow e Jennifer Lopez . La security non poteva assolutamente allontanarli, e, semmai si fossero lamentati, afferma Parker, gli avrebbe dato la risposta che meritavano: <A loro non avete mica fatto problemi, perché a noi sì? Tutto ciò è sessista e omofobo!>.

Ma gli eccessi e le stravaganze della serata continuano inesorabili. I due, che dovevano presentarsi alla serata solamente vestiti da donne, furono convinti da un loro amico, il quale ebbe una brillante idea, di far assumere loro dell’ LSD con un paio di cubetti di zucchero. Detto – Fatto, poche ore prima della serata sono, celebramene parlando, su un altro pianeta. <A pensarci adesso è una roba da pazzi. Oggi se mi dicessero di farlo risponderei: “No assolutamente. Non ho idea di cosa dovrò fare in una serata del genere. Sarebbe troppo spaventoso”>, ora dichiarano ciò, con qualche vena di rimorso, e come non crederli. . . la serata stava per cominciare, si presentano strafatti sul red carpet, e come se non bastasse, vestiti da donna. Senza dimenticare che la serata era stracolma di giornalisti che li avrebbero tartassati di domande, per tale Parker, sorridendo oggi, ma tanto sicuro di sé al tempo, disse a Stone che qualsiasi domanda gli avessero fatto sui vestiti loro avrebbero dovuto divagare.

Ed anche questa andò, una serata pazzesca che culminò nel migliore dei modi. Una grandissima notte, con tanto di dedica di Robin Williams che presenta “Blame Canada” nel bel mezzo della cerimonia. Qui il video di Robin Williams durante gli Academy Awards :

Si, loro resteranno nella storia per sempre.

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