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Robert De Niro, accusato di discriminazione di genere, si scalda in aula contro l’ex assistente: «Sciocchezze»

Robert De Niro deve difendersi in tribunale: è iniziato il processo nel quale la giuria dovrà esprimersi in merito alle accuse mosse contro l’attore dalla sua ex assistente personale.

Proprio nel periodo in cui è uscito il nuovo thriller di Martin Scorsese che lo vede protagonista insieme a Leonardo DiCaprio, la star hollywoodiana si ritrova al centro di una vicenda molto spiacevole. Robert De Niro, che ha recitato in passato in film cult come Taxi Driver, Toro Scatenato, C’era una volta in America e Quei Bravi Ragazzi, ha regalato al pubblico un’altra ottima interpretazione in Killers of the Flower Moon. Negli ultimi giorni però le sue qualità attoriali sono passate in secondo piano, dal momento che i tabloid non parlano d’altro che della battaglia legale che sta affrontando con la sua ex assistente personale. Graham Chase Robinson ha lavorato per undici anni per la Canal Productions, prima di lasciare la carica di vicepresidente della produzione e delle finanze dell’attore nel 2019. Secondo alcune fonti non confermate, a spingere la donna ad andare via sarebbero state le continue liti con la compagna della star, Tiffany Chen.

Ora Graham Chase Robinson ha trascinato in tribunale Robert De Niro, accusandolo di discriminazione di genere e di averle arrecato problemi emotivi e danni alla sua reputazione.

Secondo quanto è riportato da The Independent, lo scorso lunedì 30 ottobre l’attore ha testimoniato e si è difeso dalle accuse della donna. Graham Chase Robinson ha chiesto al suo ex datore di lavoro di pagarle un risarcimento di 12 milioni di dollari per averle rovinato la carriera, dal momento che rifiutandosi di scriverle una lettera di referenze le avrebbe impedito di trovare un nuovo impiego. Inoltre lo ha accusato di aver avuto nei suoi riguardi un atteggiamento dispotico e irrispettoso, costringendola ad essere reperibile ad ogni ora del giorno e a svolgere qualsiasi tipo di attività (dalla cura dei preparativi per la casa di Manhattan al grattargli la schiena). Secondo la testimonianza dell’ex assistente, Robert De Niro in più di un’occasione le avrebbe anche rivolto degli epiteti orribili e delle osservazioni sessiste. Graham Chase Robinson ha raccontato:

Mi sottopagava, faceva commenti sessisti e mi assegnava compiti stereotipicamente femminili.”

Quando Robert De Niro ha avuto modo di raccontare la sua versione dei fatti e di difendersi davanti al giudice, la situazione si è scaldata in aula. L’attore, incalzato dagli avvocati, ha più volte sbottato contro le accuse, arrivando ad urlare indignato. La star hollywoodiana ha assicurato di non aver mai tenuto un comportamento inappropriato nei confronti della sua ex assistente e di non averla disturbata in orari poco consoni. Solo in un’occasione le avrebbe telefonato alle quattro del mattino, perché lo accompagnasse in ospedale dopo una caduta dalle scale che gli aveva provocato una frattura alla schiena. Anche in questo caso Robert De Niro, pur essendo caduto all’una del mattino, ha deciso di aspettare fino alle quattro, prima di farle una telefonata, per non importunarla ad un orario troppo scomodo. Ha aggiunto nella sua difesa:

Sono tutte sciocchezze. Le ho chiesto di fare qualsiasi cosa nei limiti del possibile, nei limiti del suo lavoro.”

Vedremo come si concluderà questa battaglia legale, che andrà avanti nelle prossime settimane.