One Piece, a distanza di 22 anni dalla sua prima pubblicazione, continua a emozionare milioni di fan. Nonostante la tipologia del manga, appartenente al genere shōnen, sia destinata a un giovane pubblico maschile, la diversità del pubblico di One Piece lo ha reso un vero e proprio fenomeno di massa, rendendo così Eiichirō Oda l’autore di manga più venduto nella storia, con 450 milioni di copie in tutto il mondo.
I fan duri e puri sanno bene che, in un manga shōnen come One Piece, la tematica della morte viene ridotta al minimo indispensabile ai fini della trama. Ma non ne è totalmente esclusa, come abbiamo amaramente scoperto durante l’arco narrativo di Marineford.
I fan si sono dunque domandati per quale motivo Rufy, nonostante i numerosi scontri in cui è stato coinvolto, non uccide mai i suoi nemici.
Durante un’intervista rilasciata all’evento idol Yuzu, e grazie alla traduzione di sandman_ap, abbiamo potuto far chiarezza sul motivo per cui Rufy si dimostra sempre clemente con i suoi avversari.
Eiichirō Oda ha dichiarato:
Il motivo per cui Rufy non uccide è il seguente.
In quest’era, gli uomini vivono seguendo e difendendo i loro ideali. Per questi uomini, perdere i loro ideali equivale a morire.
Rufy li distrugge, sconfigge i suoi nemici e li annienta senza bisogno di ucciderli perchè loro soffrono di una sconfitta ben peggiore della morte.
Ucciderli sarebbe come andare oltre questa sconfitta.
Sia Rufy che i suoi avversari danno più importanza alla vittoria e alla sconfitta che alla morte stessa.
Inoltre Oda ha affermato di aver già programmato tutti gli eventi futuri da narrare in One Piece, così come la conclusione. Ma l’attuale arco narrativo di Wanokuni ha avuto alcuni risvolti inaspettati anche per lui e, pertanto, non si sbilancia troppo su cosa accadrà d’ora in avanti.
