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Netflix ha speso la bellezza di 100 milioni di dollari per promuovere i suoi film agli Oscar

Questa 92esima edizione della premiazione degli Oscar ha visto Netflix come protagonista parziale, visto che ha ricevuto 24 nomination per i suoi film di punta. Ma la notizia più clamorosa è che pare abbia speso più di 100 milioni di dollari per la loro promozione, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal in questo articolo.

Si stima che Netflix abbia speso più di 100 milioni di dollari. La maggior parte di questi fondi sono stati utilizzati nelle campagne per The Irishman di Martin Scorsese e Storia di un matrimonio di Noah Baumbach. Questo è molto più rispetto agli studi tradizionali, i quali tipicamente spendono tra i 5 e i 20 milioni di dollari per film nelle campagne relative ai premi

Wall Street Journal

A quanto pare il colosso dello streaming digitale per convincere i votanti dell’Academy ha speso una cifra spropositata, anche se Scott Stuber di Netflix ha affermato che questi milioni non siano troppo distanti da quello che spendono gli altri studios, considerando che i film in gara prodotti da loro erano ben quattro.

Netflix, Martin Scorsese

Questi soldi sono stati spesi, infatti, per The Irishman, Storia di un matrimonio, il biopic Due Papi e il film di animazione natalizio Klaus. Sembra che però questa spesa non sia stato un buon affare, visto che a fronte dei 100 milioni di promozione e 24 nomination ha vinto solo due statuette.

Infatti questa edizione ha visto attribuire a Storia di un matrimonio il titolo di miglior attrice non protagonista a Laura Dern e ad American Factory il premio per il miglior documentario. Mentre The Irishman non è riuscita ad accaparrarsi nessuna statuetta: un vero peccato vista la qualità e gli sforzi del colosso.

Nel frattempo si vocifera che nel prossimo anno Netflix spenderà in contenuti originali circa 17,3 miliardi. Una bella cifra con la quale speriamo potrà aggiudicarsi ancora una volta il cuore dei suoi utenti e, chissà, forse anche qualche Oscar.

Il lavoro che si nasconde dietro la vittoria di un premio li ha spronati a diventare una vera e propria casa di talenti, come ha anche affermato il CEO dell’azienda Reed Hastings.

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