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Antonio Capuano, regista e scenografo napoletano, è conosciuto per aver diretto film come Polvere di Napoli (1998), La guerra di Mario (2005) e Il buco in testa (2020), anche se recentemente è stato più volte nominato grazie al film di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio. Durante un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, il titolare della cattedra di Scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli ha voluto dire la sua sulla fiction di Rai 2 Mare Fuori.
Durante una recente intervista, Antonio Capuano ha voluto dire la sua su Mare Fuori
Il regista e scenografo ha affermato a proposito della celebre serie che abbiamo avuto modo di vedere sia in televisione su Rai 2 che in streaming grazie a RaiPlay: “Mare fuori l’ho vista. È bella in un certo senso, i ragazzi soprattutto sono belli, bellissimi, forse anche troppo. C’è più di un inchino alla moda… Voglio dire, avete mai visto i guaglioni carcerati? Mica stanno vestiti e pettinati così! Detto ciò, mi piace com’è scritta, anche il napoletano che parlano gli attori è credibile. Però la direzione verso cui si va è quella dell’esteriorità, della superficie“. Antonio Capuano ha quindi lodato la serie “in un certo senso”, citando in modo particolare il modo in cui Mare Fuori è scritta e il napoletano usato dagli attori, ma allo stesso tempo ha criticato alcuni dettagli che non dovrebbero essere trascurati. Ha infatti affermato che i ragazzi sono “belli, bellissimi, forse anche troppo”, sostenendo che proprio per questo si rischia di andare troppo in direzione dell’esteriorità nonostante i temi trattati e toccati siano molto più profondi.
Antonio Capuano ha apprezzato Mare Fuori, anche se ne ha criticato alcuni aspetti
Il successo di Mare Fuori, grazie soprattutto alla sua terza stagione, è stato a dir poco strabiliante. Ricordiamo, a tal proposito, che già dopo la pubblicazione in streaming dei primi sei episodi è diventata il contenuto più visto di sempre su RaiPlay. Nell’arco di sole ventiquattro ore la terza stagione ha ottenuto 8 milioni di visualizzazioni, 3,5 milioni di ore di visione e 300mila iscrizioni alla piattaforma. Il traguardo, sicuramente meritato, è stato così commentato dall’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes: “Un successo diventato inarrestabile. L’ennesimo boom di visualizzazioni di Mare Fuori su RaiPlay è la dimostrazione evidente che la Rai è servizio pubblico anche per la platea più giovane.È così perché la serie propone storie nelle quali i ragazzi si riconoscono, utilizza nuovi linguaggi nella fiction, sfrutta al meglio le potenzialità delle diverse piattaforme e sviluppa una comunicazione in grado di valorizzare al meglio quanto Rai produce“
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