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Il nuovo film di Mads Mikkelsen accusato di “poca diversità nel cast”: il regista risponde a tono (VIDEO)

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Bastarden è un film che vede Mads Mikkelsen come protagonista e Nikolaj Arcel alla regia. La pellicola, un dramma storico, è ambientata nella Danimarca del XVIII secolo. Durante la conferenza stampa, uno dei temi a essere stati toccati è stato quello della diversità a Hollywood, e di come tentare di essere sempre più inclusivi rischi molto spesso di influenzare le scelte creative degli sceneggiatori. A tal proposito, un giornalista ha “accusato” Bastarden di non essere abbastanza inclusivo.

Bastarden con Mads Mikkelsen non è stato considerato abbastanza “inclusivo”

Così come riportato da lascimmiapensa.com, durante la conferenza stampa a Venezia un giornalista ha affermato: “Si tratta di un cast e di una produzione danese interamente nordici e, quindi, mancano di diversità, si direbbe. Ci sono anche nuove regole implicite a Hollywood…. A tal proposito, ricordiamo che i nuovi standard di inclusione entreranno in vigore nel 2024, in occasione dei 96° Oscar, e che per poter rientrare nella categoria Miglior film una pellicola dovrà soddisfare almeno due criteri su quattro. Il giornalista ha poi continuato: “Ci sono alcune regole di diversità attraverso l’Atlantico per competere nella [categoria] Miglior Film, l’equivalente di questa competizione. A quanto vedo, non siete all’altezza di questi standard con questo cast. Sono solo curioso: non è per ragioni artistiche, è a causa della mancanza di diversità, che questo non può competere in quella competizione. Ne sei preoccupato?“. A questo punto è stato lo stesso regista Nikolaj Arcel a rispondere, ribattendo: “Bene, prima di tutto, il film è ambientato in Danimarca nel 1750. Abbiamo una grande trama su una ragazza di colore che è vittima di razzismo, cosa molto rara, c’erano poche persone di colore in Danimarca… quasi nessuno. Probabilmente all’epoca era l’unica in tutta la Danimarca. Sarebbe stato un strano averne di più. È semplicemente un film storico: così era nel 1750

Il regista del film con Mads Mikkelsen ha prontamente risposto alle accuse

Mads Mikkelsen ha recentemente espresso la propria opinione anche sul doppiaggio, dando ragione a Pierfrancesco Favino che ha sostenuto che gli americani hanno molto più spazio nei film italiani che non il contrario. A tal proposito ha infatti affermato: Farei una premessa: se in Francia, in Germania, in Italia e in Spagna smettessero di doppiare i film in tutte le lingue, questo potrebbe essere un elemento importante per affrontare il problema. Ma finché continuano col doppiaggio, a chi interessa quale sia la lingua, la cultura, d’origine? Non ho mai capito perché fate questa cosa, per me folle. Abbiamo visto Tom Cruise interpretare un ufficiale nazista con un leggero accento tedesco e poi diventare americano in piena regola da lì in poi. Puoi farlo in questo tipo di film, in altri invece li rende meno credibili”